(Raffaele Rosa)
Salvare il
tratto di laguna davanti a San Giuliano per tutelarne le sue
caratteristiche naturali.
E' questo
l'obiettivo che si pongono i promotori del "Movimento per
l'adozione ambientale della laguna davanti a San Giuliano"
che ha richiesto formalmente a enti e istituzioni interessate la
destinazione dell'area in oggetto unicamente alle attività
nautiche sportive e ricreative di canoa, canottaggio, voga e
vela.
"La notizia
che ci è giunta nei giorni scorsi da fonti attendibilissime -
spiega il coordinatore del movimento Vittorio Resto - sulla
possibile concessione di questa area per attività di
molluschicoltura, ci ha spinto ad inoltrare la nostra proposta di
gestione.
Avvertiamo il
pericolo che questa parte della laguna che comprende i canali di
Campalto, Tortolo, Sacche e San Secondo possa essere invasa da
attività incompatibili con la sua naturale locazione.
Le società
sportive e culturali che costituiscono il nostro movimento sono
invece disponibili a studiare un progetto di gestione globale
dello specchio di laguna interessato incluse le isole di Campalto
e San Giuliano in armonia con il recente Atto d'Intesa (delibera
comunale del 10/02/2000) sottoscritto tra Comune e Magistrato alle
acque".
Alle motivazioni
di Resto si aggiunge che il tratto di laguna in questione
rappresenta l'unico possibile affaccio di Mestre sull'acqua,
l'unica area di accesso per la pratica di quelle discipline
nautiche che costituiscono una parte della cultura e della
tradizione veneziana che non va assolutamente perduta.
L'iniziativa del
Movimento andrebbe inoltre a favorire il completamento del parco
di San Giuliano che solamente con una adeguata area acquea
fruibile dai cittadini può avere motivo di essere costruito.
"E' giunto
il momento di fermare la deturpazione e il saccheggio di questa
parte della laguna - continua Resto - con la sistematica
trasgressione di leggi e normative vigenti. Noi siamo
l'alternativa più valida che si possa trovare in
giro"."Il Movimento per l'adozione ambientale della
laguna davanti a San Giuliano" è composto dalle nove società
nautiche operanti nell'area da oltre vent'anni ed è coadiuvato
dall'associazione "Pax in Aqua".
"Magistrato
alle acque, Regione Veneto, Provincia di Venezia e Comune di
Venezia adesso sono a conoscenza delle nostre intenzioni -
conclude Resto - Ora attendiamo una risposta e una soluzione per
San Giuliano".
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