Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano     

  home  >   Laguna e città  > Adola home

 
Per capire le strategie d’intervento sull’area a ridosso della laguna il parlamentino di Mestre Centro chiede una conferenza con tutti gli enti interessati. Su via Torino auspicano il ponte che si colleghi con via Righi
Un tavolo comune per San Giuliano
Il presidente del Cdq Schiavon: 
«Temiano che i blocchi dei lavori compromettano il parco»
Sono preoccupati che l'area di San Giuliano non decolli. 

Che lì ci fossero rifiuti è cosa risaputa. Eppure temono la "mannaia" del blocco lavori. 

In pratica ad ogni avvio degli interventi potrebbe arrivare lo stop a causa delle "schifezze" per anni scaricate fronte laguna.
Per questo il Consiglio di quartiere di Mestre Centro lancia una conferenza. Obiettivo capire gli interventi strategici in quell'angolo di gronda destinato a diventare un grande parco cittadino. 

Un'iniziativa per coinvolgere tutti gli enti competenti. Quindi il Magistrato alle acque, la Regione e la Provicncia, oltre agli assessorati ai Lavori pubblici e alla Pianificazione strategica del Comune e il progettista Di Mambro.
Gianluca Schiavon, presidente del Cdq, assieme ai consiglieri della maggioranza, nell'illustrare ieri l'avvio dei lavori del parlamentino più popoloso della città (55mila abitanti), ha posto
San Giuliano tra le priorità

«Ci sta particolarmente a cuore la zona est del quartiere - introduce - qui ci sono due poli: il parco di San Giuliano, con annesso Forte Marghera ancora di proprietà del ministero della Difesa e il nuovo ponte sul Canal Salso con lo sviluppo della zona di via Torino». 
E proprio su via Torino insiste sulla necessità del ponte che da qui giunga fino a via Righi. «Bisogna pensare ad uno sfogo per il traffico - continua il presidente - perchè in via Torino le attività prolificano, dalle nuove poste all'università. Mentre al di là, su via Righi, c'è il Parco scientifico tecnologico». Indispensabili quindi, a detta loro, il ponte che scavalchi la linea ferroviaria.

Sul versante San Giuliano vogliono invece capire come si concilierà la legge 426 sulle aree inquinate con la realizzazione del Parco. 
«Si stanno avviando interventi che modificano il piano originario - spiega Gian Pietro Francescon, ex- presidente del Cdq e attuale coordinatore della commissione urbanistica - ad esempio si parla di un parcheggio scambiatore in area San Giuliano. 
Inoltre il Magistrato alle acque sta avviando il barrieramento della gronda creando delle sponde alte che sembrano incompatibili con le attività remiere previste nella zona». 

A questo si aggiunge il problema del traffico di imbarcazioni nelle acque di San Giuliano. In questo il quartiere affiancherà l'attività dell'associazione nata ad hoc per sorvegliare l'area. Con l'impegno di tutelare le acque è infatti nato il "Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti a San Giuliano".

Raffaella Ianuale