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14 GENNAIO 2002:
Lettera di WWF Venezia sul Parco Acqueo
di ADOLA
Mestre 14.1.2002 Alle Redazioni degli organi
d'informazione Alla RAI Venezia Al Sindaco di Venezia Al Presidente del Magistrato alle
Acque di Venezia Al Presidente della Provincia di
Venezia Al Presidente Movimento ADOLA Al Presidente di Pax in Aqua LETTERA APERTA: Un Parco Acqueo o un Parco Motori per la
laguna davanti S. Giuliano ? Dal marzo del 2000 un
consistente numero di società nautiche, di associazioni sportive,
culturali ed ambientaliste propongono di estendere il perimetro del
futuro Parco di San Giuliano allo specchio di Laguna che si stende fra
Mestre, Ponte della Libertà, Campalto e Venezia, con l'intento di
dare a Mestre una nuova e stimolante dimensione acquea il cui più
immediato scopo sarebbe lo svago e l'attività sportiva (voga,
canottaggio, vela ecc.). Il progetto incontra l'interesse di molti, tanto che a febbraio 2001 il progetto viene presentato al pubblico con il sostegno di 2 Assessorati della Provincia, 2 Assessorati del Comune, del Prosindaco di Mestre e di 3 Consigli di Quartiere tra Venezia e Mestre: l'iniziativa prende il nome di ADOLA, che significa Movimento per l'Adozione Ambientale della Laguna davanti San Giuliano. Noi del WWF di VENEZIA lo
sosteniamo sin dall'inizio perché ci sembra importante questo
approccio alla Laguna finalmente dal lato della Terraferma, dalla
parte della città che non sembra considerare la Laguna come parte
integrante della propria geografia, che l'ha nascosta con le
fabbriche, il porto, le discariche, i rifiuti: per sporgersi ad essa
solo in occasione degli spostamenti verso Venezia (con un senso di
fastidio perché comporta un tempo di percorrenza, tot minuti di
autobus o di treno....). Intuiamo che la Laguna è l'Atlantide
dei mestrini: un continente sconosciuto… su cui posare però lo
sguardo stupefatto e a cui approcciare con rispetto. Nei 30 anni di vita della
Sezione abbiamo sempre fatto del nostro meglio per difenderla (dal
degrado, dal traffico dei petroli, dall'inquinamento, dallo sfruttamento
esasperato, dalle estrazioni di gas in mare, ecc.) ma ora si tratta di
aiutare i mestrini a considerarla in modo diverso: è anche parte di
Mestre, non è solo parte del "Tesoro di Venezia”. Ma questo non
è ancora abbastanza, perché bisogna segnare un confine preciso tra
l'amore e lo sfruttamento: bisogna far sì che Mestre non si aggiunga al
tanti che l'hanno utilizzata e la utilizzano ancora, esclusivamente per
“far schei”. Sappiamo che Venezia e la
sua Laguna richiamano molti estimatori, che l'affollano praticamente
tutto l'anno e per i quali molte categorie economiche si sforzano di
offrire beni e servizi sempre più all'altezza dei bisogni, espressi e
potenziali. Tra le iniziative più
innovative dell'anno trascorso Mestre può vantare il primato di un
albergo che, pur saldamente inserito nella Terraferma, in Via Torino,
pure ha incorporata un'avveniristica darsena destinata ad ospitare, al
più presto, mezzi acquei a motore che a breve potranno far scorazzare i
turisti beatamente tra la propria camera, l'Aeroporto e Venezia. In questo quadro ci
aspettiamo che il Sindaco di Venezia (e di Mestre) appena nominato
Commissario per il moto ondoso con atto governativo (di cui ci
rallegriamo perché finalmente sembra avere il potere necessario per
frenare il degrado del Centro Storico di Venezia e dell'ambiente della
Laguna, e il suo sbriciolarsi sotto le onde) si preoccupi di cosa possa
succedere alla bella idea di ADOLA, popolata di tante barche a remi e a
vela e di molta gente che sosta sulle riconquistate rive mestrine della
Laguna, nel momento in cui tante belle imbarcazioni turistiche a motore
si metteranno a correre per mostrare al turisti il nostro bel
territorio. Confidando che queste non
rimangano vuote parole, aspettiamo una pronta risposta dalle Autorità
competenti. WWF sezione di Venezia Paolo Perlasca |
a cura della Segreteria della Presidenza del Consiglio |
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