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Confesso che ho VARATO (prima parte) LES MERVEILLES DU MONDE - 133 EDIZIONE STRAORDINARIA di Carlo Cappellari |
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Carlo Cappellari
[rif. Merav. 129 Venezia]
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«Flòma granda»
(sanp di 6,5 m lft, armata con vela al terzo) costruita in terraferma dal
giovane Matteo - ingegnere aerospaziale - viene varata all'indomani della
scomparsa di Angelo "Nino" Schiavon, che con il fratello Attilio
aveva 'inventato' le sanpierote d'oggi oltre settant'anni fa. byRevi Carissima Compagnia
Gongolante, si avvicina la Pasqua e
domani sarà venerdì Santo che, per i cattolici, è tempo di confessioni. Nel Dpcm (Decreto
presidente del consiglio dei ministri) del 4 marzo 2020 nell'allegato 1
"Misure igienico-sanitarie" al punto d) veniva disposto il
"mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di
almeno un metro".
Quando, venerdì 6 marzo,
Silvano, amico di legno di Lupo, mi ha detto che Lupo acconsentiva che
anch'io partecipassi al varo della sua barca nuova, io, che non resisto ad
andare a vedere, non ho avuto esitazioni e, riproponendomi di stare alla
distanza imposta, sono andato al varo in programma il giorno dopo. L'appuntamento con Silvano era alle 14,30 a Giare di Mira alle cavane dell'associazione cavanisti Mira disposte in 300 lungo l'argine ovest-est (143015) e in altre 130 lungo quello sud-nord (142353).
Mi sono piazzato sul
vertice dell'angolo dei due argini dove svetta (parole grosse) il cippo di
conterminazione n° 92 (142606)
di cui è diventato veramente difficile leggere il numero, la denominazione
e l'anno (1791) anche solo rispetto a due anni fa (122708)
e li mi è venuto a prendere Silvano. A fianco del cippo ci
sono i tre blocchi di marmo bianco su cui è inciso il ricordo di Romeo
Iseppeto e Giuseppe Fabbian morti qui, nel 1947, in un
"incidente" di pesca di frondo, cui la Compagnia Gongolante va in
pellegrinaggio ogni anno il 17 agosto (142516)
(Ne ho parlato nella mail 39). Con un pò di intuito avrei potuto capire che l'argine giusto era quello sud-nord dato che è l'unico con una gru, ma mi ero fatta l'idea di un varo molto meno tecnologico, a forza di braccia e in quattro gatti e, quindi, ero vestito da "poareto del sioba" (mendicante del giovedì), pronto a fare la mia parte di fotografo estremo. Inutile dire che la
trentina di convenuti era vestita da città e la metà erano armati di
dispositivi fotografici in grado di farti le radiografie, altro che le foto. Il sandolo sanpierota, in
attesa di essere varato, era, come da aspettativa, bellissimo, con
l'esterno dello scafo colorato di verde bottiglia, la falchetta color
mattone e l'interno celeste che è il colore tradizionale della
coperta di queste barche (144026). A metà falchetta c'è
scritto Flòma granda (144036)
per distinguerla dalla Flòma piccola che è sempre un sandolo ma più
filante e leggero varato tre anni fa. Lupo ha dotato la barca di soluzioni personali come l'attacco del motore fuori sagoma e l'incavo a poppa che serve per vogare a "bratto" (144253). Quando si è sui ghebi
(canali stretti e tortuosi che percorrono barene e velme) niente di meglio
che la voga a bratto (tecnica usata da Cinesi, Inglesi e Normanni) per far
avanzare il sandolo che altrimenti bisognerebbe "parare"
(spingere) usando il remo come una pertica come fanno a Comacchio con il
paradello. Ho strappato a Lupo anche
il segreto sul disegno della vela che è gialla con un sole con raggi rossi
al vertice, al centro due ali nere, e alla base onde verdi; al momento non
è ancora visibile perchè deve subire il primo lavaggio da farsi
ritualmente esponendola agli scrosci di pioggia durante un temporale. Ho interpellato Vittorio
Resto, che di vela al terzo se ne intende, in ordine alla legittimità di
tante licenze costruttive e decorative da parte di Lupo e lui mi ha detto
che:" nel tradizionale el paron decide lui da sempre". Come al solito mi sono
fatto lungo per cui mi fermo e vi do appuntamento per documentarvi il varo
vero e proprio alla prossima edizione straordinaria. Buona Pasqua e basi
grandi. Carletto da Camisan Nota1
Vittorio, che ringrazio, mi ha mandato un articolo del Gazzettino di oggi
(allegato) in cui si piange Angelo Schiavon, morto martedì a novant'anni,
definito "l'inventore" della sanpierota e mi ha confermato che a
"creare" la sanpierota, com'è conosciuta oggi, sono stati proprio
i fratelli Schiavon Attilio e Angelo detto "Nino" in quel di San
Pietro in Volta a metà del secolo scorso. Nota2 Sul significato degli "oci" vedi voce relativa pag. 186 glossario "Canali e burci" a cura di G.F. Turato, F. Sandon, A Romano. A. Asserto e R. Pergolis, Quaderni del Centro Sociale e Culturale "C. Marchesi" Battaglia terme - IV. Editrice La Galiverna
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fig. 1A - in rosso dove sono "le cavane delle Giare" di fig. 1B
Il sandolo sanpierota in attesa di essere varato (144026)
A metà falchetta c'è scritto Flòma granda (144036)
Flòma grande costruita da Matteo Berton (145318)
l'attacco del motore fuori sagoma e l'incavo a poppa che serve per vogare a "bratto" (144253)
gli occhi fenici "perchè la barca possa vedere meglio dove va" (145037)
le portelle di prua con il sole e la luna e fra i due la stella polare ed il carro con tutte le sue stelle (144054)
25.4.2015
La Nuova |
byrevi 16.4.2020 -
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