(m.d.)
C'era una volta la città bipolare. Mestre e
Venezia.
"Forse è giunto il momento di superare, o quanto
meno di definire meglio, anche il concetto di Venezia
come "città bipolare", la Venezia d'acqua e
la Venezia di terra, e di parlare di "città
multipolare" o di "città arcipelago",
fatta di tanti piccoli centri da salvaguardare e rendere
complementari l'uno all'altro.
"Così
monsignor Fausto
Bonini
detta la nuova agenda della città e mette al primo
punto all'ordine del giorno il tema della mobilità. Che
fa rima con società perchè la città che cambia è
fatta di mezzi di trasporto e cultura, di spazi fisici e
spirituali.
Ma
la trama è quella delle strade e delle ferrovie, dei
vaporetti e degli aerei, se si vuol prendere al volo
l'occasione di mettere Mestre al centro dei nuovi flussi
di merci e di persone.
Si parla sempre di Corridoio 5, quello che va dal
Portogallo fino all'Ucraina passando anche per
Mestre.
Vuol dire che merci e persone viaggeranno su treno, in
nave, in auto da una parte all'altra dell'Europa
passando di qua. Siamo pronti?
Il tema è stato affrontato a Santa Maria delle Grazie
dalla Fondazione del Duomo di Mestre.
Perchè il bicentenario è passato, ma don Bonini
resta una presenza incalzante per la città. Al
dibattito ha chiamato due assessori alla Mobilità,
Enrico Mingardi per il Comune e
Renato Chisso per la
Regione.
Chisso
è l'uomo del Passante e della metropolitana di
superficie, Mingardi è l'assessore che ha premuto il
pedale sull'acceleratore sia per il tram che per il
Piano della mobilità in bicicletta.
Vuol dire idee che diventano infrastrutture.
E Chisso ha spiegato come per il Passante sia stato
indispensabile mettere l'interesse della collettività
vasta davanti a quella dei campanili. "Quando siamo
partiti avevamo 20 Comuni contro su 18 Comuni
interessanti al Passante. E 800 espropri.
Ebbene,
fra un mese apriremo il primo tratto, da Mogliano a
Quarto e a dicembre 2008 l'intero Passante sarà finito.
Questo per dire che non si deve andare allo scontro
comunque con le comunità locali, dico però che si deve
decidere. Per il bene comune, altrimenti il Passante non
l'avremmo mai fatto."
E Chisso ricorda che, per quanto riguarda la
metropolitana di superficie, l'unico Comune che arriva
con un anno e mezzo di ritardo è quello di Venezia
forse perchè afflitto dalla mania di far parlare tutti
e non decidere mai.
Enrico Mingardi ha messo l'accento sul fatto che il tram
- che comporta anche un riassetto dei sottoservizi della
città, a cominciare dal rifacimento dell'acquedotto -
arriverà nel 2009 a Marghera e nel 2011 a Venezia e si
è tenuto aperta la strada sulla sublagunare.
"Per adesso andiamo avanti con gli studi. Poi
decideremo a ragione veduta".
Alla domanda di Sandro
Bergantin, che ha coordinato il
dialogo tra i due assessori, su come si arriverà al
nuovo ospedale di Zelarino, Mingardi ha risposto
"con la metropolitana di superficie".
Che è la risposta alla mobilità infracomunale con i
suoi treni ogni 15 minuti nelle ore di punta e ogni 30
minuti nelle ore di magra.
Ma Chisso ha anche avvertito che la vera novità è
quella dell'alta capacità e cioè la possibilità di
raddoppiare il numero di treni merci che corrono sulle
nostre linee ferroviarie.
Così la Padova-Mestre ha già raddoppiato le sue
possibilità passando da 230 treni al giorno alla
possibilità di ospitarne 500 al giorno.
E questo dovrebbe rispondere alla domanda di trasporto
che cresce ogni anno del 3 per cento almeno per quanto
riguarda l'Est europeo.
Dunque, treni veloci e frequenti, nuovo Passante per le
automobili, nuovo tram e le autostrade delle biciclette
in centro città "per convincere tutti i mestrini
che non ha senso prendere la macchina per fare qualche
chilometro in centro" - ha detto Mingardi.
Così, in centro e fra centri, Regione e Comune puntano
a risolvere una volta per tutte il problema delle
infrastrutture che costa milioni di euro ogni giorno
alla nostra economia.
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