CIRCOLO VELICO CASANOVA

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mercoledì 8 giugno 2000
  1500 controlli, 53 sanzioni
il bilancio di Mare d'amare

CAPITANERIA In agosto la seconda fase dell'iniziativa

di Sebastiano Giorgi

VENEZIA. Oltre 1500 controlli con 53 illeciti amministrativi e penali riscontrati e 8 sequestri. 

E' il bilancio dei primi sei giorni di vigilanza ed ispezioni realizzate dalle Capitanerie di porto del litorale veneto, tra le foci del Tagliamento e del Po, nell'ambito dell'iniziativa «Mare d'Amare», che anche quest'estate ha preso avvio con l'inizio della stagione estiva.

«Tra il Cavallino e la diga nord di Chioggia, sono le irregolarità nelle dotazioni di bordo e nella navigazione dei natanti le infrazioni più frequenti - ha spiegato il Comandante Serrano della Capitaneria di Porto di Venezia - ma sono molte anche le opere abusive realizzate su terreni demaniali e le infrazioni nella predisposizione dei servizi di soccorso da parte degli stabilimenti balneari».
Spiagge sicure, mare pulito e navigazione diportistica sotto controllo. 

E' questa la parola d'ordine della Capitaneria di Porto di Venezia che in «Mare d'Amare» sta impegnando circa il quaranta per cento delle proprie forze proprio per tutelare e rendere più sicure le «attività» in acqua.
Principali obiettivi dell'operazione - che si concluderà domani e sarà ripetuta dall'11 al 20 agosto - la sicurezza dei bagnanti, allontanando il più possibile dalle spiagge il traffico dei natanti, il rispetto delle normative sulla navigazione e sull'inquinamento delle acque, la sorveglianza delle navi in transito e alla fonda e, non ultimo, i controlli sulla commercializzazione di prodotti ittici.

«L'impegno maggiore all'interno della giurisdizione d'intervento della capitaneria veneziana è il controllo del traffico diportistico, soprattutto in zone come quella della bocca di porto di S. Nicolò.
«Un problema quello del mancato rispetto delle norme sulla navigazione che - ha spiegato l'ammiraglio Giuseppe Ciulli - si potrebbe drasticamente risolvere utilizzando la vigilanza satellitare tramite GPS, un deterrente efficace la cui imposizione è però una scelta che spetta alle forze politiche».

Un tema scottante quello della regolazione del traffico acqueo, anche per l'amministrazione comunale che in questi giorni, oltre ad impiegare un numero maggiore di vigili urbani nel controllo dei punti più critici, ha deciso con ordinanza di aumentare le sanzioni pecuniarie in caso di infrazioni.
«Ma "Mare d'Amare" - ha aggiunto l'ammiraglio Ciulli - oltre ai compiti operativi, assegna alle capitanerie anche numerosi adempimenti formali».

Nei giorni scorsi infatti la Capitaneria di Porto di Venezia ha provveduto a richiamare al rispetto delle normative tutti i soggetti interessati. Tra questi le autorità locali competenti ad assicurare i servizi costieri (come la raccolta dei rifiuti, il controllo della circolazione stradale nei pressi delle spiagge e la vigilanza delle attività marittime) e i proprietari di stabilimenti e circoli nautici, che dovranno garantire la capacità di soccorso in caso d'incidenti.

Le imprese che scaricano in mare, inoltre, sono state ammonite a non immettere sostanze vietate e all'osservanza delle norme per la raccolta degli olii esausti.



 
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