CIRCOLO VELICO CASANOVA

P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

Acquisiti i fascicoli relativi all'affidamento dei cantieri. Vertice in Soprintendenza, gli ambientalisti delusi
La Procura indaga sui lavori a Torcello
Il pm Casson apre un fascicolo dopo l'esposto di Italia Nostra
Primi accertamenti in seguito allo stop imposto da Setaro


VENEZIA. Il pm Felice Casson sta indagando sui lavori di rifacimento delle rive a Torcello. L'inchiesta è stata aperta dopo la presentazione del primo esposto, firmato da Italia Nostra. 

Al pm saranno assegnate anche le nuove denunce presentate negli giorni scorsi. 

Sinora, l'inchiesta aveva puntato i riflettori sul progetto e sull'iter di approvazione da parte della Commissione di salvaguardia. E' stata disposta una consulenza, affidata a due architetti, per verificare se ci siano state violazioni normative e amministrative nell'elaborazione del progetto su Torcello. La polizia giudiziaria ha già raccolto tutta la documentazione presso gli uffici del Magistrato alle Acque, del Consorzio Venezia Nuova e della Commissione di Salvaguardia.

Il pubblico ministero ha aperto il fascicolo quando giunse sul suo tavolo il primo esposto presentato da Italia Nostra: quello contro il progetto d'intervento, fermato (dopo le polemiche) dall'allora presidente Felice Setaro.

Ora il procuratore Renato Gavagnin ha affidato a Casson - per ricongiungerlo all'indagine in corso - anche il secondo esposto presentato da Italia Nostra nei giorni scorsi, che denuncia non solo la qualità del progetto, ma anche l'intervento vero e proprio, con l'utilizzo di pali in acciaio e cemento armato nel rifacimento delle rive dell'isola storica. 

Per continuità, sempre allo stesso pm dovrebbero essere assegnati anche gli esposti presentati dall'Associazione per la Difesa della laguna e dall'Associazione Verdi, Ambiente e Società, che hanno puntato l'indice contro i criteri di rifacimento delle rive adottati dal Magistrato alle Acque (per motivi di «durabilità», ha spiegato il presidente Cuccioletta), lontani dalle sponde naturali o da quelle artificiali e storiche (in legno e pietra) che costituivano il cuore delle fondamenta di Torcello, prima dell'arrivo di cemento e acciaio.

Sinora, l'inchiesta aveva puntato il riflettore sul progetto e sull'iter di approvazione da parte della Commissione di salvaguardia. Agli architetti Verderi e Turin, di Belluno e Padova, nominati come consulenti, il sostituto procuratore Felice Casson ha chiesto di verificare se vi siano state violazioni normative e amministrative nell'elaborazione del progetto su Torcello. 

Nei mesi scorsi, la polizia giudiziaria ha acquisito tutta la documentazione presso gli uffici del Magistrato alle Acque, del Consorzio venezia Nuova e della Commissione di Salvaguardia. A breve, i due consulenti dovrebbero presentare al magistrato le proprie conclusioni.

Nel frattempo, però, l'alt ai lavori disposto da Setaro è stato superato dal via libera al cantiere deciso dal suo successore alla guida dell'ufficio del ministero dei Lavori pubblici, Patrizio Cuccioletta. Le opere prima solo sulla carta stanno diventando realtà e - a questo punto - il pubblico ministero Felice Casson dovrà disporre una nuova consulenza, per verificare l'esistenza di eventuali abusi nell'uso dei materiali o nella qualità della realizzazione.

Il sostituto procuratore ha, perciò, aperte tre inchieste sugli interventi di salvaguardia in laguna: quella sul «caso Torcello», quella sulla fornitura delle palancole nel banchinamento del canale industriale di Porto Marghera (eseguito dal Consorzio per conto del Magistrato), quella sulla legittimità degli appalti e delle consulenze in regime di monopolio da parte del Consorzio Venezia Nuova.