Data:
Mon, 26 Aug 2013 15:38:22 +0200 (CEST)
Oggetto:
articolo ultima regata del piccolo campionato
Bella organizzazione, bel campo di regata..e regata molto divertente..
ecco la regata dal mio punto di vista :
Ai cinque minuti
controllo l' allineamento del cancello di partenza, facendo prima un
bordo a dritta e poi uno a
sinistra, controllo la posizione di Marco..buon per noi è
ben distante.
Decido di partire al
centro del cancello, faccio un pò di profondità,
passo sottovento la barca timonata da Marco D'alba, cazzo randa,
si parte.. azz..finsco dietro la poppa di Mazzorin...azz..orza come un
matto e non posso virare, aspetto un po’, mi punto un po’
sopravvento sulla sua poppa e aspetto che la barca dietro di me
mi permetta di virare.
Bene si vira, mure a
sinistra. La barca va via veloce, di
Soravento non me ne curo – penso tra me - era piuttosto distante alla
partenza e da un altro lato.
Mi dirigo verso il
ponte, controllo il picco, filetti tutto ok, buona sensazione, la barca
funziona.
Ecco che spunta
Marco, è sottovento, probabilmente si è avvantaggiato nel mio
indugiare dietro Mazzorin, fa una rotta parallela, le velocità si è
equivalgono, lui stringe un po’ di più ma io accelero prima sotto
raffica.
Lui vira, viro anche
io. Mi tengo tra la boa e Marco, non si sa mai. Lui rivira, lo seguo.
Siamo entrambi mure a sinistra, io davanti lui dietro. Calcolo di
arrivare in boa con il prossimo bordo. Lui prosegue, non capisco perchè,
buon per me.
Continuo a bolinare
mura a dritta, lui prosegue verso il ponte mure a sinistra.
Mi da un po’ di
scarso, faccio lascare trinchetta devo fare più prua e arrivare in boa,
calcolo che Marco ci arrivi senza bordi devo quindi concentrarmi e
arrivare più lento ma in boa.
Azz..scarsa ancora
non ci arriverò mai, stimo che Marco sia più sopravento oltre la lay
line. Lui può poggiare e arrivare in boa...mi sento un fesso, dovevo
coprirlo fino al ponte. Mi volto poche volte, sono indeciso. Viro e gli
passo sottovento, o aspetto che sveli le sue carte…infatti non sono
sicurissimo che ci arrivi, lo scarso è stato importante.
Nel dubbio decido che
la battaglia è persa, viro e gli passo sottovento. Vira anche lui, ma
indugia troppo, lasciando troppa separazione tra le barche.
Appena vira, io
riviro, approfitto della sua maggiore inerzia. Mi rivira sopra, ma per
Marco è troppo tardi, gli sfilo di un nulla sottovento e per miracolo
gli sono davanti alla prima boa. Il Traverso-Lasco è da panico.
Istruisco l’
equipaggio per riportarmi la
cronaca delle manovre di Marco, se orza o poggia, se mi si ingaggia a
poppa sottovento in prossimità della boa…possiamo andare a casa.
Orzo e poggio in
continuazione…è più veloce, la mia barca funziona ma la sua ha un
passo migliore in queste condizioni.
In prossimità della
boa N.2 strambo alla perfezione, un bravo al mio equipaggio, pesi e
manovre sono state perfette, decido, girata la boa, di puntare la prua
più al vento, devo tenermi la posizione di sopravento se non voglio
farmi passare.
Lo stillicidio al
traverso un po’ più stretto ha
reinizio. Marco è più veloce c è poco da fare. Facciamo un bel
traverso. Lui orza, poggia..e io rispondo. Per un istante prende il
sottovento ma non è più un problema io sono interno in boa. Nota.
Tanto era vicino :il mio zizzagare davanti al suo naso era dettato dallo
sciabordio dell’acqua sulla sua prua più che dalle puntuali
indicazioni del mio equipaggio.
Arrivati alla boa di
bolina punto decisamente il naso contro vento. Devo costringere Marco o
a passarmi sottovento o a virare.
Si susseguono una
serie di bordi, la bolina è meno avvincente della prima, la regia
seguita da Marco di avvicinarsi al ponte non funziona questa volta e io
acquisto lunghezze. Il resto della regata è stato solo di controllo.
Abbiamo venduto molto cara la pelle. Un grazie al mio fantastico
equipaggio, e agli organizzatori della regata. Per Marco…alla prossima
J.
Fabrizio
Mandich
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