«Istituire
un luogo autorizzato ed autorevole, dove pianificare la
tutela degli ecosistemi della laguna». Così il
deputato di Rifondazione, Paolo
Cacciari,
ha ieri mattina presentato la proposta di legge
sull'istituzione di un Parco nazionale della
laguna, che lo vede primo firmatario. Sede ideale è
stato il museo civico di Storia naturale, al fondaco dei
Turchi. Alla firma di Cacciari seguono quelle dei
deputati Prc Gino
Sperandio
e Maurizio
Acerbo,
unitamente a Luana
Zanella,
Grazia
Francescato
e Camillo
Piazza
(Verdi), ai quali si è aggiunto Marcello
De Angelis
per i Comunisti italiani.
«La
realizzazione di un parco nazionale - ha proseguito
Cacciari - si rende necessaria per superare gli intoppi
burocratici ed amministrativi che negli anni scorsi non
hanno fatto decollare il parco regionale della laguna.
Problemi che sono stati anche artefatti, poiché il
territorio è un ambiente fortemente abitato come
ecosistema naturale artificialmente conservato. Le
valenze e le emergenze della laguna sono infinite: un
ente parco potrebbe gestire meglio i vincoli già
esistenti, ma trattati in modo scellerato; inoltre
controbilancerebbe i poteri esistenti, ovvero i vari
interessi immobiliari e questo tipo di turismo di massa
che sta uccidendo Venezia. Insomma, l'ente parco
potrebbe indicare vie di conservazione e di sviluppo,
non di attuale stravolgimento dell'ambiente, anche a
fronte dei progressivi cambiamenti climatici. Il parco
è veicolo di uso corretto, identitario e relazionale
della laguna, dove avrebbero poco spazio le barche dei
pirati in plastica da affittare alle comitive
giapponesi. Certo, con un ente parco anche
l'attività venatoria troverebbe difficoltà».
«La
laguna - ha aggiunto Luana Zanella - racchiude in sè un
grande patrimonio ambientale, storico, architettonico,
testimoniale. Tutelarla non significa ingessarla, ma
anzi disporre di strumenti istituzionali capaci di
proporre sviluppi economici sostenibili, anche con
iniziative di innovazione, formazione e proiezione al
futuro». Tra il 1971 e il 1977 sono stati realizzati
nel Veneto solo 4 parchi e in aree montuose;
recentemente è stato adottato il parco del Sile,
ma che interessa solo marginalmente la nostra provincia.
Ciò dimostra quanto sia difficile instaurare una
cultura della tutela nella nostra regione.
«Annuncio
già da ora il parere positivo del Comune di Venezia
all'istituzione del parco - ha detto Antonio
Belcaro, assessore comunale all'Ambiente - anzi, spero
che questo disegno di legge possa detenere una corsia
preferenziale, perchè sono persuaso che la salvaguardia
ambientale sia uno dei principali temi che lo Stato deve
permanentemente trattare».
Infine,
Giannandrea Mancini, in rappresentanza di Verdi Ambiente
e Società, ha auspicato il coinvolgimento della società
civile veneziana a sostegno dell'iniziativa
parlamentare, ovvero tutto l'associazionismo e le
categorie economiche. Il disegno di legge ha avuto anche
l'appoggio di Federparchi, ieri rappresentata da Walter
Bonan.
Tullio
Cardona
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