CIRCOLO VELICO CASANOVA

P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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Venezia, venerdì 20 aprile 2001, S. Adalgisa
Aperte le buste per la riassegnazione dei lavori, a due anni dal blocco del cantiere. Corsini: «A maggio le ruspe tornano in attività»
Parco San Giuliano,
pronti a ripartire

Appalto-bis, l'offerta migliore è del raggruppamento Mantovani-Fincosit
Ca' Farsetti affiderà l'intervento tra quindici giorni, dopo la verifica dei ribassi proposti


MESTRE. L'offerta migliore è stata quella del raggruppamento delle imprese Mantovani e Fincosit: sono pronte a realizzare il parco di San Giuliano con un ribasso del 38,11 per cento. La proposta della cordata Intercantieri, Vittadello e Ccc non è molto lontana: 37,40 per cento di ribasso. Servono quindici giorni di tempo per la verifica sulla congruità dell'offerta. Ma quello che conta è che il parco di San Giuliano riparte, dopo quasi due anni di blocco totale dei lavori e in soli cinque mesi dalla rottura del contratto con la spagnola Ferrovial. La scommessa dell'assessore ai lavori pubblici Marco Corsini è di vedere le ruspe di nuovo in movimento in gronda lagunare a maggio. Ieri l'amministrazione ha aperto le buste con le offerte dell'appalto-bis.
Quattro offerte, su una basa d'asta di 35 miliardi e 800 milioni, con 24 mesi di tempo. L'offerta migliore è stata quella della Mantovani (con la Fincosit), che al parco di San Giuliano sta già lavorando per la realizzazione della «porta», con il collegamento ciclo-pedonale (cantiere fermo in attesa del piano di bonifica); subito dopo c'è il gruppo Intercantieri, Vittadello e Ccc; la terza offerta è quella della Coop costruttori che ha offerto un ribasso del 30,15 per cento, la quarta quella del Consorzio Ravennate, che a Mestre ha già realizzato la riqualificazione di piazza Ferretto e che ha proposto un ribasso del 22,24 per cento. Serviranno quindici giorni all'amministrazione per verificare la congruità delle offerte della prima e della seconda impresa, una valutazione sulla sostenibilità del ribasso da parte delle imprese, obbligatoria prima dell'aggiudicazione. Quindici giorni per veder riprendere i lavori dopo due anni: un blocco imposto prima dal sequestro del cantiere da parte della magistratura per una inchiesta ancora aperta sulla bonifica e poi dalle procedure per la ripresa dei lavori da parte della Ferrovial. Una ripresa che non c'è mai stata: per l'impresa spagnola i costi dell'appalto, dopo uno stop così lungo, non erano più sostenibili, per il Comune le richieste dell'azienda erano troppo alte.
Non si riparte da zero e questa è l'unica consolazione. L'appalto ha messo insieme tre lotti: la bonifica e la messa in sicurezza dell'area (il lavoro della Ferrovial), la piantumazione di nuovi alberi, la realizzazione delle prime strutture per le attività sportive. «Questo accorpamento ci permette un lavoro più ragionevole sull'intera area», dice Corsini, «e insieme di recuperare anche i tempi complessivi. In cinque mesi gli uffici comunali sono riusciti a fare il nuovo appalto, il lavoro riparte ma ampliato».
Resta aperto il problema dei finanziamenti concessi dall'Unione europea. I tempi della Ue sono perentori, a causa del blocco imposto dalla magistratura e delle conseguenze burocratiche, il Comune non riuscirà a rispettarli e ha già chiesto la proroga. «Non abbiamo aspettato che l'Unione europea abbia il quadro generale dei vari Paesi a fine anno», dice Corsini, «abbiamo già formulato la nostra richiesta e con argomentazioni io credo convincenti».

Chi è l'azienda favorita per l'aggiudicazione
Terza corsia e metro
Un'impresa tutta veneta

c.f.

MESTRE. 250 dipendenti diretti, un fatturato di 150 miliardi l'anno, la Mantovani, che ha fatto l'offerta migliore per l'appalto del parco di San Giuliano, è la più importante impresa del Veneto e una delle imprese che formano il Consorzio Venezia Nuova. Ha sede legale a Venezia, sede operativa a Camin, in provincia di Padova e una specializzazione nei lavori portuali. A Venezia è un presenza consolidata negli appalti pubblici: lavora per il Comune, per Insula, per il Magistrato alle Acque. A San Giuliano è già di casa e non solo perchè a giugno si è aggiudicata l'appalto per il secondo lotto del parco, quello per la «porta» e il ponte ciclopedonale: sta realizzando il marginamento dei canali per conto del Magistrato alle Acque, sempre nella zona del parco e il risanamento ambientale dell'area di scarico dei fosfogessi, a Campalto. Per Insula ha realizzato il primo scavo dei rii nell'isola del ghetto e ora ha sottoscritto l'appalto per lo scavo dei rii a San Giacomo dell'Orio. Ma è sempre la Mantovani ad essersi aggiudicata altri due lavori importanti, nel Veneto, per conto della Regione e per conto della Società autostrade Serenissima: il primo è la realizzazione dei due lotti iniziali del Servizio ferroviario metropolitano regionale (Sfmr), il secondo è la trasformazione della corsia di emergenza della tangenziale di Mestre in terza corsia (dopo aver realizzato la tangenziale est di Padova e quella di Vicenza). L'offerta per il parco di San Giuliano è stata fatta in accordo con la Fincosit Grandi costruzioni, sede a Roma e Genova, azionariato veronese, una delle più importanti imprese italiane. Anche Fincosit è di casa a Venezia: sta lavorando alla bocca di porto del Lido e per la nuova aerostazione dello scalo di Tessera.
    
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