Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano     

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ATTENZIONE: IL  SEGUENTE ARTICOLO NON CONSIDERA AFFATTO 
gli indirizzi che Comune, Provincia e Regione hanno dato per l'area !.
DISINFORMAZIONE O MALAFEDE ?

    
Domenica, 22 Aprile 2001
Ma per farne un vero terminal turistico serve ben altro
Da almeno vent'anni si tenta di trasformare Punta San Giuliano in un terminal turistico. 

Attualmente, a parte il parcheggio gestito dall'Asm, non c'è praticamente nulla. 

Sì, è vero che lì funziona un servizio di trasporto gestito dalla cooperativa San Marco, ma siamo al di sotto dei limiti della decenza, con motoscafi spesso stracarichi, di anni e di turisti. 

Come biglietto da visita punta San Giuliano fa semplicemente schifo e certo si capisce che i turisti, anche quelli che arrivano fino al parcheggio, spesso preferiscano fare dietrofront. 

Anche se, loro non lo sanno, evitare le grinfie degli intromettitori abusivi a San Giuliano, non li salverà dagli intromettitori abusivi del Tronchetto. 

Per fare di San Giuliano un terminal serve ben altro - una bella asfaltata alla strada, ad esempio - lo spostamento del campo profughi, un centro di informazioni decente gestito dal Comune, un bar, un paio di Volanti in grado di tenere sotto controllo una zona che è lasciata a se stessa, come continuano a dire gli operatori della zona, senza che poi il Comune faccia nulla. 

Insomma per l'Actv e l'Asm sarà dura.

 


 

 

Domenica, 22 Aprile 2001
ACTV Pronto il progetto per la "navetta" che collegherà la terraferma a Venezia. E’ stata chiesta dall’Ulss
Torna il vaporetto 
a S. Giuliano
Il presidente Walter Vanni punta a trasformarla in una linea turistica entro l’estate
(m.d.) L'Actv ci riprova. 

Nei prossimi giorni si metteranno a punto i dettagli per la nuova linea Actv da San Giuliano a Venezia. 

Non è la prima volta che si tenta di far funzionare un vaporetto da Mestre al centro storico. Non più tardi di un paio d'anni fa, su sollecitazione dell'Ulss, era stato fatto un accordo proprio per portare i parenti dei pazienti da Mestre all'ospedale civile. 

Era un tentativo di costruire "fisicamente" l'unione tra l'ospedale di terraferma e il San Giovanni e Paolo. L'esperimento durò qualche mese e poi si chiusero i battenti. Troppo pochi passeggeri. Tre per la precisione. 
Si trattava di tre dipendenti dell'Ulss che ovviamente avevano trovato comodissima la soluzione. Quel che è certo è che il servizio non era mai stato utilizzato dai parenti dei degenti ricoverati a Venezia. 

E così il servizio, aperto il 21 settembre del '98, ad aprile '99 aveva già chiuso i battenti. la nuova linea tra punta San Giuliano-Venezia-Lido era stata sponsorizzata dal Comune che aveva chiesto all'Ulss uno sforzo per cercare di convincere dipendenti e familiari dei pazienti ad usare questo nuovo servizio. Risultato? Zero.

Adesso il presidente dell'Actv, Walter Vanni, ha deciso di riprovarci. E' stata l'Ulss questa volta, nella persona del direttore generale Antonio Padoan, a chiedergli di istituire la "navetta" tra San Giuliano e l'ospedale di Venezia. 

Anche in questo caso la spinta è quella dell'integrazione fra le strutture ospedaliere, ma Vanni, che sa fare i conti non ha affatto intenzione di svenarsi aspettando che l'Ulss gli riempia la navetta e così, ottenuta l'autorizzazione per rifare il pontile, ha deciso di tentare la carta di una linea turistica

Se tutto va bene, entro un paio di mesi, ci sarà un vaporetto che collega punta San Giuliano alle Fondamenta nove. 

E gli intromettitori abusivi? E la coop. che gestisce attualmente il servizio di trasporto dei turisti? Ad occhio e croce è meglio se l'Actv fa progettare un pontile ignifugo