(m.d.) L'Actv
ci riprova.
Nei
prossimi giorni si metteranno a punto i dettagli per la
nuova linea Actv da San Giuliano a Venezia.
Non è la
prima volta che si tenta di far funzionare un vaporetto da
Mestre al centro storico. Non più tardi di un paio d'anni
fa, su sollecitazione dell'Ulss, era stato fatto un accordo
proprio per portare i parenti dei pazienti da Mestre
all'ospedale civile.
Era un
tentativo di costruire "fisicamente" l'unione tra
l'ospedale di terraferma e il San Giovanni e Paolo.
L'esperimento durò qualche mese e poi si chiusero i
battenti. Troppo pochi passeggeri. Tre per la
precisione.
Si trattava di tre dipendenti dell'Ulss che ovviamente
avevano trovato comodissima la soluzione. Quel che è certo
è che il servizio non era mai stato utilizzato dai parenti
dei degenti ricoverati a Venezia.
E così il
servizio, aperto il 21 settembre del '98, ad aprile '99
aveva già chiuso i battenti. la nuova linea tra punta San
Giuliano-Venezia-Lido era stata sponsorizzata dal Comune che
aveva chiesto all'Ulss uno sforzo per cercare di convincere
dipendenti e familiari dei pazienti ad usare questo nuovo
servizio. Risultato? Zero.
Adesso il
presidente dell'Actv, Walter Vanni, ha deciso di riprovarci.
E' stata l'Ulss questa volta, nella persona del direttore
generale Antonio Padoan, a chiedergli di istituire la
"navetta" tra San Giuliano e l'ospedale di
Venezia.
Anche in
questo caso la spinta è quella dell'integrazione fra le
strutture ospedaliere, ma Vanni, che sa fare i conti non ha
affatto intenzione di svenarsi aspettando che l'Ulss gli
riempia la navetta e così, ottenuta l'autorizzazione per
rifare il pontile, ha
deciso di tentare la carta di una linea turistica.
Se tutto va
bene, entro un paio di mesi, ci sarà un vaporetto che
collega punta San Giuliano alle Fondamenta nove.
E gli
intromettitori abusivi? E la coop. che gestisce attualmente
il servizio di trasporto dei turisti? Ad occhio e croce è
meglio se l'Actv fa progettare un pontile ignifugo
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