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VIABILITA’
Il vicesindaco Michele Mognato è preoccupato perchè anche
quest’anno il Comune non è riuscito a
"governare" il turismo |
Un
terminal soft per punta San Giuliano |
Non
un mega centro, ma un punto di interscambio soprattutto per
mestrini e veneziani, senza dimenticare i turisti |
(m.d.)
Terminal turistici. "Voglio capire meglio perchè non
si riesce ad andare avanti e credo che a settembre sia
necessario mettere all'ordine del giorno questa storia dei
terminal. Se vogliamo governare i flussi di entrata a
Venezia, non basta affidarsi alla card, è necessario che
sia messo a punto un pacchetto che preveda
park+vaporetto+biglietti per un paio di musei". Così
Michele Mognato, assessore alla Viabilità e vicesindaco di
Venezia, preoccupato perchè anche quest'anno ci si trova in
pieno assalto turistico e per l'ennesima volta siamo senza
punti di trasbordo dei turisti. E così tutti i pullman
finiscono ad intasare il ponte della Libertà e siccome ogni
anno Venezia accoglie 12 milioni di turisti, tolti quelli
che arrivano in motoscafo da Tessera - pochi - tutti gli
altri danno il loro contributo con auto, camper e bus, al
caos del ponte translagunare e all'inquinamento dell'intera
zona.
"Per
San Giuliano - spiega Mognato - è vero che non
abbiamo fatto tutto per quella strada, ma almeno abbiamo
asfaltato. Mi rendo conto che in una zona del genere ci
vuole ben altro e, dunque, come minimo cartelli e strisce di
mezzeria, ma un segnale lo abbiamo dato asfaltando. Certo, a
San Giuliano è impossibile non pensare ad un
terminal almeno di tipo cittadino, che sia usato cioè da
mestrini e veneziani come cerniera tra la città d'acqua e
la terraferma. So che ci sono resistenze al terminal
turistico a San Giuliano e posso capirle, ma è un
peccato non trovare un modo, certo "leggero", non
invadente, di utilizzare quel fronte sull'acqua che ha
Mestre". E, dunque varrebbe la pena di progettare un
terminal che sia una struttura abbastanza elastica da
permettere un uso a fisarmonica. Una volta stabilito che non
si va oltre un certo numero di posti macchina - tipo 4-500 -
ecco che è facile gestire il flusso. In questo modo San Giuliano
potrebbe sostenersi economicamente come terminal grazie ai
turisti e consentire a chi gestisce il park e anche a chi
organizza il trasporto acqueo di tenere aperto tutto l'anno.
Insomma un terminal ibrido, di seconda categoria rispetto a
Fusina e Tessera, non per migliaia di auto ma per qualche
centinaio.
C'è da
dire che il terminal di Fusina si è arenato in Tribunale
con il ricorso presentato dai privati: "Bisogna capire
anche lì che cosa si può fare perchè è inutile mettere
in cantiere un mega progetto come quello, bellissimo,
fantastico e poi scoprire che non si riesce a farlo" -
dice Mognato. E dunque da settembre si deve discutere in
modo organico di flussi turistici di terminal come Fusina e
Tessera e di mini-terminal come San Giuliano . Perchè
non c'è altro modo per disciplinare le entrate a Venezia ed
evitare che Mestre muoia di inquinamento da macchine.
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Il
Consiglio di quartiere: " Lì i turisti non devono
andarci" |
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Leggo oggi, ma la
cosa si ripete da un po' di tempo, che il Gazzettino ripropone la
realizzazione del terminal di S.Giuliano , per la soluzione
dei problemi dei flussi turistici in città.Una sollecitazione che
contrasta nettamente con le scelte urbanistiche assunte per quel
tratto di gronda lagunare, scelte contenute nel Piano Guida per il
Parco, redatto dall'architetto Di Mambro.
In un articolo
apparso sul Suo giornale (cronaca mestrina di sabato 4 agosto), un
cronista si lancia in una filippica contro l'Amministrazione
Comunale rea di non aver destinato l'attuale parcheggio, gestito da
ASM, a grande parcheggio ad uso dei turisti diretti al centro
storico. Parrebbe inopportuno dover invitare chi scrive ad una più
attenta documentazione, tuttavia mi sento costretto a puntualizzare
che l'attuale progettazione urbanistica non prevede un terminal
turistico in località S.Giuliano , e fra le osservazioni
alla variante al PRG, oggi allo studio dei Quartieri e del Consiglio
Comunale, nulla, riferito all'area in questione, ipotizza
destinazioni diverse da quelle di progetto. Lo scorso mese,
l'Assessore D'Agostino ex Assessore all'urbanistica, e Assessore
alla progettazione strategica, scriveva che nulla era mutato in
riferimento alla progettazione dei terminals di gronda, che venivano
confermati, in terraferma, nelle zone di Tessera e di Fusina.
Pensarla in modo
diverso è legittimo, redarguire l'Amministrazione per non aver
compiuto un intervento non consentito pare di un'arroganza
incredibile. La destinazione a terminal turistico dell'area in
questione risulta, fra l'altro, contrastata decisamente da tutte le
forze presenti nel Consiglio di Quartiere di Mestre Centro, ma anche
questo è un dato che può essere superato, a patto che ognuno si
attenga, in ogni caso, alle regole e queste, oggi prevedono la
possibilità di realizzare nell'area in questione solo parcheggi ad
uso cittadino, al servizio del parco di S.Giuliano , così
come descritti nel Piano Guida dell'architetto Di Mambro.
Questo progetto, al
quale abbiamo tutti plaudito, meriterebbe un maggior impegno da
parte di tutti noi, un impegno finalizzato ad una sua rapida
realizzazione e i presenti sgradevoli diversivi non aiutano
certamente a ciò.
Francescon Gian
Pietro
Coordinatore Comm.
Urbanistica Q. Mestre Centro
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