Moretta
alla regata del Nuti
Siamo
partiti male in barca giuria. colpa mia che ho calcolato
malissimo i tempi.
Vincenzo avrebbe preferito partire in boa. Abbiamo visto
sfilare davanti a noi le barche partite mura a sx.
Parlando
poi con Gasparon, mi ha detto che lui era partito in boa, ma
ha dovuto dare acqua ad uno che veniva mure a dritta (a detta
loro aveva fatto partenza anticipata) ed hanno toccato la boa
e
perso un sacco di tempo.
Abbiamo fatto una bolina penosa sul lato alla bona ed
una un po’ meno penosa sul lato a dardosso (questo è
il vero problema da risolvere ..., nonostante il
"sesto" non esaltante, non eravamo dietro il secondo
e terzo di miglia! Per quelli non sono pessimista. Alzavola
ahimè è un'altra storia, per lo meno con venti leggeri).
Siamo
stati a sinistra del campo di regata (avendo dovuto virare per
evitare la motta dietro a Campalto ) e ci siamo fatti trovare
fuori posizione quando il vento ha girato a dx.
Una
stupidaggine (che peraltro hanno fatto anche Vento di Venezia
e Marmotta, e
loro non se ne sono lamentati troppo, forse non se ne sono
neanche accorti. Come al solito quando hai
la barca più veloce, ci si può permettere anche
questo).
Poi
quando il vento si è allargato e la bolina era più agevole,
Moretta si è data un gran daffare ed abbiamo recuperato
posizioni. Passando
Scheggia, Aprile, Piron
Grando e Siora Marisa, per citare solo
quelli della nostra categoria.
Nel
traverso verso l’ultima boa nell’avvicinamento a Siora
Marisa avevamo una velocità di molto più alta di
loro.
Siamo
arrivati sesti. Avremmo dovuto suicidarci all’arrivo, ma
abbiamo decido di posporre la cosa e dedicarci a migliorare la
messa a punto, perché il potenziale c’è e di questo siamo
proprio convinti .
Note
tecniche
Dopo
la partenza ci siamo accorti che andavamo male: più lenti di
tutti e più larghi.
La randa con mure a dritta era sventata per un buon 1/3.
Cercando di cazzare scarrocciavamo.
Tenendo gli stessi gradi degli altri la barca rallentava fino
a fermarsi.
Sicuramente
andavamo peggio di quando abbiamo provato sabato.
Differenza tra sabato e domenica. A causa del vento forte
sabato avevamo preso 1 mano e armato il mante circa
20 cm
più avanti lungo l’antennella (con una mano il da terra ha
anche meno "spazio" per rifiutare). In questo modo
la randa era più arretrata e la barca sembrava orzare di più.
Sabato ci siamo confrontati con Berta (il vento era calato ed
avevamo tutta la tela a riva) ed eravamo più veloci e più
stretti al vento.
Ieri
Berta stringeva buoni 5-10 gradi in più ed era più veloce.
Idem per Scheggia di Mei almeno di bolina nel lato alla
bona.
Ne
posso dedurre che o armiamo il mante più avanti oppure
scaviamo la scassa di un altro cm verso avanti in modo da
inclinare l’albero verso indietro di altri 20cm.
Chiaro che la strada corretta è
modificare la scassa.
A
terra abbiamo issato la vela e discusso i problemi con Fanello
e Freschi.
Abbiamo ammainato e riissato varie volte provando nuove
regolazioni.
La migliore posizione della bolina ai fini di una corretta
forma della randa è sull’ombrinale oltre il mancolo di sx
con un nodo di arresto.
La bolina all’attacco sull’antennella interferiva con
l’anello del
da tera tirandolo verso avanti ed appiattendo la
vela. Ora è a posto.
Abbiamo ridotto la tensione della vela lungo l’antennella
per permettere al grasso di portare.
La vela è molto impennata e la tensione eccessiva del
caricabassso nuoce alla forma della vela.
Speriamo che
questo, che ha funzionato a terra, sia
sufficiente a risolvere i problemi "sul campo". Lo
sapremo solo al prossimo appuntamento in regata.
Come
scotte del fiocco abbiamo usato della mia scotte di rispetto.
Quelle in dotazione sono troppo corte e troppo dure.
Il
mante è troppo estensibile> sabato si è allungato prima
di
20 cm
e poi una volta riissato ancora di 15 cm.
Notare:
non è scivolato sull’antennella: si è proprio allungato in
totale di 35cm!
L’abbiamo
sostituito con cime in prestirato di Vincenzo.
Anche
per la drizza del fiocco abbiamo usato prestirato di Vincenzo.
Le
due drizze DEVONO essere di prestirato.
Per
la bolina abbiamo usato attrezzatura di Vincenzo, ma si può
usare altrettanto bene quella in dotazione.
La
scotta randa funziona bene a patto di usare lo stroppo che
abbiamo lasciato sull’anello.
Non
abbiamo mai cambiato la posizione della scotta al cambiare di
bordo.
Dovremmo
mettere un anello a prua per murare il fiocco. Vincenzo ha una
chiara opinione su dove è meglio mettere il golfare.
Giorgio
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