CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

home > Tutte le precedenti edizioniXI° Trofeo Nuti 2009                                                                                                                                            

XI° Trofeo 

FRANCO NUTI
 

IL RACCONTO DI GIORGIO PAVAN 
DA MORETTA, 311, Cat Verde, 


Moretta alla regata del Nuti

 

Siamo partiti male in barca giuria. colpa mia che ho calcolato malissimo i tempi. 
Vincenzo avrebbe preferito partire in boa. Abbiamo visto sfilare davanti a noi le barche partite mura a sx.

Parlando poi con Gasparon, mi ha detto che lui era partito in boa, ma ha dovuto dare acqua ad uno che veniva mure a dritta (a detta loro aveva fatto partenza anticipata) ed hanno toccato la boa e  perso un sacco di tempo. 
Abbiamo fatto una bolina penosa sul lato alla bona ed una un po’ meno penosa sul lato a dardosso (questo è il vero problema da risolvere ..., nonostante il "sesto" non esaltante, non eravamo dietro il secondo e terzo di miglia! Per quelli non sono pessimista. Alzavola ahimè è un'altra storia, per lo meno con venti leggeri).
 

Siamo stati a sinistra del campo di regata (avendo dovuto virare per evitare la motta dietro a Campalto ) e ci siamo fatti trovare fuori posizione quando il vento ha girato a dx.

Una stupidaggine (che peraltro hanno fatto anche Vento di Venezia e Marmotta, e loro non se ne sono lamentati troppo, forse non se ne sono neanche accorti. Come al solito quando hai  la barca più veloce, ci si può permettere anche questo).

Poi quando il vento si è allargato e la bolina era più agevole, Moretta si è data un gran daffare ed abbiamo recuperato posizioni. Passando Scheggia, Aprile, Piron Grando e Siora Marisa, per citare solo quelli della nostra categoria.

Nel traverso verso l’ultima boa nell’avvicinamento a Siora Marisa avevamo una velocità di molto più alta di loro.

Siamo arrivati sesti. Avremmo dovuto suicidarci all’arrivo, ma abbiamo decido di posporre la cosa e dedicarci a migliorare la messa a punto, perché il potenziale c’è e di questo siamo proprio convinti .

 

Note tecniche

Dopo la partenza ci siamo accorti che andavamo male: più lenti di tutti e più larghi.
La randa con mure a dritta era sventata per un buon 1/3. Cercando di cazzare scarrocciavamo. 
Tenendo gli stessi gradi degli altri la barca rallentava fino a fermarsi.

Sicuramente andavamo peggio di quando abbiamo provato sabato. 
Differenza tra sabato e domenica. A causa del vento forte sabato avevamo preso 1 mano e armato il mante circa 20 cm più avanti lungo l’antennella (con una mano il da terra ha anche meno "spazio" per rifiutare). In questo modo la randa era più arretrata e la barca sembrava orzare di più. 
Sabato ci siamo confrontati con Berta (il vento era calato ed avevamo tutta la tela a riva) ed eravamo più veloci e più stretti al vento.

Ieri Berta stringeva buoni 5-10 gradi in più ed era più veloce. Idem per Scheggia di Mei almeno di bolina nel lato alla bona.

Ne posso dedurre che o armiamo il mante più avanti  oppure scaviamo la scassa di un altro cm verso avanti in modo da inclinare l’albero verso indietro di altri 20cm. 
Chiaro che la strada corretta è  modificare la scassa.

 

A terra abbiamo issato la vela e discusso i problemi con Fanello e Freschi.
Abbiamo ammainato e riissato varie volte provando nuove regolazioni. 
La migliore posizione della bolina ai fini di una corretta forma della randa è sull’ombrinale oltre il mancolo di sx con un nodo di arresto.
La bolina all’attacco sull’antennella interferiva con l’anello del da tera tirandolo verso avanti ed appiattendo la vela. Ora è a posto. 
Abbiamo ridotto la tensione della vela lungo l’antennella per permettere al grasso di portare.
La vela è molto impennata e la tensione eccessiva del caricabassso nuoce alla forma della vela.

Speriamo che questo, che ha funzionato a terra,  sia sufficiente a risolvere i problemi "sul campo". Lo sapremo solo al prossimo appuntamento in regata.

Come scotte del fiocco abbiamo usato della mia scotte di rispetto. Quelle in dotazione sono troppo corte e troppo dure.

Il mante è troppo estensibile> sabato si è allungato prima di 20 cm e poi una volta riissato ancora di 15 cm.

Notare: non è scivolato sull’antennella: si è proprio allungato in totale di 35cm!

L’abbiamo sostituito con cime in prestirato di Vincenzo.

Anche per la drizza del fiocco abbiamo usato prestirato di Vincenzo.

Le due drizze DEVONO essere di prestirato.
 

Per la bolina abbiamo usato attrezzatura di Vincenzo, ma si può usare altrettanto bene quella in dotazione.

La scotta randa funziona bene a patto di usare lo stroppo che abbiamo lasciato sull’anello.

Non abbiamo mai cambiato la posizione della scotta al cambiare di bordo.

Dovremmo mettere un anello a prua per murare il fiocco. Vincenzo ha una chiara opinione su dove è meglio mettere il golfare.

 

Giorgio

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XI° Trofeo Franco Nuti



Il Varo di Moretta (6a puntata - A)
Evviva !!!  
(mai scattare sottovento !)

Il servizio del varo visto da 
Rachele Filippini



   

foto by S. Zulian

 

foto by S. Zulian

 

foto by Federico De Rossi

 

                                                                           byRevi 30.9.2009