CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia      

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VELA per RAGAZZI 2012


  

il racconto
del "vecio Coach" Diego Callegaro

 


CORSO “RAGAZZI” Giugno 2012

 

Project Manager : Daniela Codolo

“Vecio” Coach    : Diego Callegaro

 

Giovani Istruttori: Matteo Groppo, Marco Luppi, Francesco Battaglini. Ris. Francesco Zulian

 

Giovani allievi      : Francesco da Castelfranco, Niccolò e Luca detto “Mondo” da Mantova, Giorgianna “Giorgi” e Annagiulia “Anny” da Mestre.  

 

foto di Francesco Battaglini

 

1° giorno Lunedì 11:

Appuntamento ore 11,30. Per i più è ancora l’alba, infatti alcuni allievi arrivano anche in ritardo, mi sa che non sono più le albe di una volta!

Dopo le presentazioni il “vecio” inizia la lezione di teoria. La tensione è palpabile. Con gli occhi sbarrati (dal sonno) e la bocca aperta (dai sbadigli) gli allievi non perdono una parola.

Ore 13,00: andiamo a magnà! Il Papi si trova impreparato al ns. arrivo e con la promessa che nei giorni successivi il gruppo avrà un trattamento di favore, ci sfama con un panino.

Ore 14,00 si armano a terra due Trident ed il gommone Selva.

Ore 15,30 si scende in acqua, i corsisti vengono iniziati alla vela da Matteo e Francesco.

Si tirano i primi bordi nella fossa del Seno dea Sepa.

 

2° giorno Martedì 12:

Ore 11,30 è da poco passata una tromba d’aria sopra Venezia.

Nella lezione teorica il “vecio” parlando dei venti cita: i venti preponderanti nella Laguna di Venezia provengono dal primo e secondo quadrante. Alcune volte però, può soffiare anche il Libeccio o Garbin il quale è uno dei venti più pericolosi in Laguna.

Che vento abbiamo oggi? Da SW? LIBECCIO!!!

Matteo propone di armare una sola barca con a bordo due istruttori mentre gli equipaggi dei corsisti si alterneranno assistiti dal gommone.

Ore 13,00 Risotto con i funghi dal Papi e poi Trident e gommone in acqua.

Con la randa terzarolata il primo equipaggio muove la barca nel canale del Seno dea sepa che è abbastanza ridossato al Garbin. Dopo 15 minuti circa c’è il cambio di equipaggio. Ora sono in cinque ed il peso è sbilanciato sottovento, prima raffica ed è SCUFFIA.

I tre corsisti caduti in acqua vengono soccorsi dal gommone e portati subito a terra. Matteo e Francesco sono stati veloci con “il passo del gatto” e sono in piedi sulla deriva senza riuscire a raddrizzare la barca. Nel frattempo arriva anche Marco Luppi che senza esitazione si toglie la maglia e si tuffa come Superman nel tentativo di sollevare l’albero che ormai si è inesorabilmente piantato nel fango nonostante tutti gli sforzi. Solo con due gommoni si riuscirà poi a sfilare l’albero dal fango e a raddrizzare la barca.

 

3° giorno Mercoledì 13:

ore 11,30 analisi di quanto successo il giorno precedente.

1)      L’imbarcazione se non bene equilibrata, in condizioni meteo difficili, si può anche rovesciare.

2)      Si scopre di cosa è fatto il fondale della Laguna.

3)      L’albero piantato nel fango è stato un problema grave. Si decide di montare un parabordo in testa d’albero per le successive uscite.

Previsioni meteo del giorno: deboli precipitazioni verso le ore 16,00

Ore 13,00 pastasciutta con ragù al baretto.

Ore 14,00 barche in acqua. Dopo un assaggio in Seno dea sepa decidiamo di tentare la risalita del canale di san Secondo con vento e marea contraria. Dopo una decina di bordi tra mototopi, motoscafi e battelli, abbiamo risalito il canale di tre briccole, meglio tornare indietro. Nel frattempo cumuli neri si addensano a SW non lasciando presagire nulla di buono. Il vento rinforza improvvisamente, i ragazzi danno 2 mani di terzaroli. Dopo alcune virate e strambate decidiamo di rientrare. Matteo si mette a secco di vele, mentre Marco riesce a raggiungere il pontile galleggiante e sbarcare l’equipaggio. Appena il tempo di rimessare le barche che viene giù il diluvio.

 

4° giorno Giovedì 14:

Tempo buono, marea bassa.

Ore 13,00: pasta con panna prosciutto e funghi.

Ore 14,00: barche al traino del gommone verso l’isola di Campalto. Lezione di ormeggio.

Lasciamo navigare gli equipaggi senza istruttori a bordo, Francesco ci raggiunge con la Moretta, Marco Luppi sale con lui, Matteo col “vecio” in gommone da ordini. REGATINA!

Una barca con le due ragazze Anny e Giorgi e sull’altra i maschi Francesco, Niccolò e Luca .

A suon di bordi le ragazze riescono per prime a tagliare il traguardo. Ore 16,00 rientro a Sangiu.

 

5° giorno Venerdì 15:

E’ tempo di provare anche barche più tecniche: armiamo due 420 e un Trident

 Intanto Papi ci ha preparato un’insalatona di riso che assieme alle bibite carichiamo in gommone e al traino ci dirigiamo verso l’isola di Campalto. Francesco Battaglini ha portato con sè il meglio della tecnologia disponibile, con videocamera montata in testa al timone di un 420 e fotocamera con “cannone”. Dopo un assaggio di arrivi al pontile, viene organizzata un’altra regatina. Questa volta gli equipaggi sono misti. Matteo in gommone continua a dare indicazione ai corsisti: lavorate con i pesi, timoniere cazza, orza ... Lui però guardava da un ' altra parte.

Per dovere di cronaca primo classificato è l’equipaggio con Marco e Anny su 420. Con qualche incertezza negli arrivi al pontile si conclude con uno spritz preparato da Daniela e con un dolce il primo corso “ragazzacci” di quest’anno.

 

CONCLUSIONE

Il vento non è mai mancato, caso mai ne abbiamo avuto anche troppo, abbiamo scuffiato, abbiamo regatato, abbiamo navigato, abbiamo mangiato, abbiamo anche imparato tutti qualcosa, ma soprattutto ci siamo divertiti.

Alla prossima e buon vento RAGAZZI. Aspettiamo tutti le foto e i filmati.

Un ringraziamento particolare va senz’altro a Papi e a tutto lo staff del baretto che ci ha sorretto gastronomicamente. Cossa che i magna sti fioi!

 

Il “vecio” Diego

 

foto di Francesco Battaglini


                                                                                                                       byRevi 17.6.2012