CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia


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     Velalonga 2008 vista da Rachele Filippini
42 foto e commenti from slideshow firmato Rachele Filippini

VELALONGA 2008

 

“BEH …CIAO”

 

Domenica mattina, la tangenziale è vuota.

Arrivo in Punta San Giuliano in un attimo e trovo anche parcheggio, la giornata parte bene!

Nemmeno le nove che il sole picchia duro, vento zero ma noi armiamo l’ammiraglia, la Sisa!

 

Finalmente è tempo per la VELALONGA e il circolo oggi sembra un formicaio.. è l’evento dell’anno e l’organizzazione sembra non avere grinze.

 

Al briefing delle 9:00 ci rassicurano, le vele al terzo partono più tardi assieme ai catamarani quindi variamo la barca e prendiamo il largo.

La piatta persiste e stiamo tutti fermi per un bel po’ fino a quando ci trainano fino alla zona di partenza, almeno un po’ di arietta ristora la pelle..

 

E’ ora: si ammainano le bandiere, si sentono i segnali e in fine il razzo… ma tanto non tocca a noi.. noi siamo lontaaaaaaaaaaaaaaaaaani da tutto e da tutti, non vogliamo far danni e andiamo a prenderci l’unico vento che c’è anche se è quasi fuori provincia…

Passano i minuti e noi aspettiamo il segnale per la seconda batteria ma niente.. 5 minuti.. 8 minuti.. 10 minuti…

Prendiamo coraggio e ci avviciniamo alla barca giuria e chiediamo chiarimenti: noi lì ad aspettare il Messia e tutte le altre vele al terzo già partite, com’è?

Ci rispondono quasi bisbigliando  come a darci un suggerimento proibito “partite dai.. dai si, partite”

“MA COMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE????? Dovevate dirlo prima, ma le regole? Ma gli avvisi in banchina??????”

I nostri commenti gonfiano le vele e partiamo, dalla barca giuria l’ultima beffa:

…….“BEH (= “che volete da noi?”)..CIAO”….

 

“beh grazie!” (= c’è gente che riesce sempre a farsi voler bene..) mmh!

 

Il fato è avverso ma tanto se in barca a vela si può andare contro vento, possiamo anche andare contro fato e ci andiamo!! In poco riprendiamo il gruppone e ci lasciamo anche qualcuno dietro.

 

C’è ancora poco vento ma nessuno è davvero fermo, a bordo c’è aria di festa e ne approfittiamo per commentare un po’ le altre barche e gli equipaggi avversari.

C’è un po’ di tutto, una sorta di bazar galleggiante: derive laterali, scafi tronchi, vele auriche, bi-tri-cata-marani, tavole da surf elaborate, penitenze a vela, tinozze in simil-ghisa, bambini, vecchietti, signore… fantastico!

 

La Sisa va!

Bordo qui, bordo lì.. abbiamo ormai da un po’ sempre gli stessi amici intorno: “zainetto” (giovane marinaio solitario con la gobba infilata nello zaino o non si spiega come mai non se lo sia mai levato di dosso)..“cestino” (due scafi di stuoia intessuta a mano con amore e simpatica follia)..e “le protesi” (un cabinato con prodiere dalle mutande ortopediche in bella mostra)

 

Beh.. ciao!!

 

Tutto liscio fino al canale stretto stretto da fare contro vento.

Problema 1: il nostro timoniere è milanese e nonostante 100 barche avanti a noi siano quasi ordinatamente ammucchiate in pochissima acqua, stenta a credere che il canale sia quello davanti ai suoi occhi, quello compreso tra le due file di briccole, quello che anche noi tre.. i suoi amici, gli indichiamo…

Problema 2: giusto fuori dal canale ci sono le secche e i milanesi vanno matti per le secche

Problema 3: il vaporetto che passa tra le vele sbattendosene altamente

Problema 4: le nostre virate sono “alternative”…(e finiamo in secca)

Quasi problema 5: appena qualcuno attraversa la nostra traiettoria di 1° ci parte la sirena (“acquaaaaaaaaaaaa!!”),Elisabetta è agguerritissima ma è l’unica..

 

Beh.. ciao..

 

Ce la caviamo alla grande e anche se dobbiamo usare i remi per uscire dal tombino conquistiamo di diritto l’acqua larga dove finalmente il vento rinforza quel poco da darci un po’ di soddisfazione.

Passiamo tutti: Cestino, Zainetto, Le Protesi… persino Radioso che era partito molto prima di noi..

La barca vibra, sembra felice anche lei e il capitano stringe il vento quasi volesse strangolarlo…

 

Beh.. ciao!!!!!!!

 

BONG!

Andavamo così bene che abbiamo beccato l’unico dosso sommerso (lavatrice?) della laguna e ci ha rallentaaaa aaaaa toooo ooooo oooo.. uffa! Radioso ci ripassa, che nervi!

 

Ci riassestiamo e la barca riparte, davanti a noi l’ultimo pezzo del percorso e il gruppone dei bravi.. in poco tempo gli siamo sotto, addosso…li prendiamo… mmm, sono fermi! Tutti fermi! Vento finito. Fermi anche noi.

 

Ecco che una brezzolina ci spinge la schiena e di nuovo la randa porta… il tattico decide che quatti quatti possiamo riuscire a passare tutti sopravento andando a sinistra dove non c’è nessuno (e chissà come mai?)… tutti vicini vicini alle briccole, vicini tra loro nel canale (e chissà perché?).. e noi soli, a sinistra… IN SECCA! Di nuovo!!

Mentre la Sisa bruca il fondale gli altri sfilano verso il traguardo… compresi Zainetto, Radioso, Cestino, Le Protesi.. anche la baleniera!

Che onta.

 

Beh.. ciao.. (uf!)

 

Taci vah! Coi remi ci salviamo di nuovo e pianino pianino ci accodiamo per passare il casello… e non siamo gli ultimi!!!!!

Alzata di remi in saluto alla giuria e finalmente il nostro fischio: arrivati!

Bello! bellissimo! Un privilegio! Grazie!