UNA
CLASSICA DI MAGGIO
Circa 200 piccole barche a
vela hanno invaso la laguna a nord di
Venezia.
E'
la Velalonga, l'appuntamento di maggio
che è diventato una classica delle long
distance per tutte le piccole barche con
deriva e timone basculante e per le
barche tradizionali della laguna con
vela al terzo e fondo piatto.
Alcune edizioni con vento leggero o con
vento fresco ma la costante che rende
difficile questa long distance sono la
forte corrente di marea, i bassi
fondali, i canali stretti, i battelli di
linea dell'ACTV e infine .. orientarsi
tra isole e canali.
L'atmosfera è di festa e di .. fiera
delle novità o del super classico che
torna alla ribalta.
ALLA RICERCA DELLO
SPIRITO GIUSTO
La Velalonga di Venezia
organizzata dal Circolo Velico Casanova
oscilla ancora tra lo spirito della
veleggiata tra amici e la regata. La
manifestazione non usa il Regolamento di
Regata ma le Norme Internazionali per
Prevenire gli Abbordi in Mare (Nipam).
Ciò la rende accessibile e piacevole a
quasi tutti i partecipanti ma le contraddizioni
spesso saltano fuori.
Far scattare una "procedura di
partenza" dove si concentra un
elevato numero di barche, dare un
"tempo massimo" alla
manifestazione, "prendere gli
arrivi" sono logiche da regata.
Non squalificare chi rema e pompa quando
non c'è vento, dimenticarsi di dare un
tempo massimo collegato all'orario di
partenza, non attivare una procedura di
riduzione di percorso quando il vento è
inesistente sono logiche da veleggiata
in flotta.
Dal momento che
amo questa manifestazione credo che sia
importante che anche chi vuole fare una
veleggiata tra amici adotti almeno un
"codice di comportamento
sportivo" affinché tutto non si
trasformi in un "luna park".
LA REGATA
Il mio approccio è da
regatante perchè il confronto sportivo
autentico è un momento di crescita
psico-fisico in cui credo fermamente. In
equipaggio con Emi abbiamo svolto
allenamento venerdì e sabato con vento
che chiedava il trapezio tanto da
consentirci lunghissime planate che
partivano dall'isola di San Secondo e
arrivavano al "seno della seppa"
(punto 10 del percorso). Illusi da
questo esaltante inizio siamo partiti
domenica con "ariette in
movimento" che consentivano appena
di muoversi. Ho dovuto tirar fuori tanta
concentrazione per far camminare la
nostra Roen, FJ ita 2546. Dopo la
partenza siamo andati con fatica alla
prima boa di disimpegno e poi alla
ricerca di refoli per andare all'isola
di San Secondo. Quest'ultimo tratto è
stato determinante per la nostra
posizione nella prima parte del
percorso. Vedevo delle increspature
nell'acqua e ho cercato di prevederne la
direzione. Abbiamo indovinato e al
doppiaggio dell'isola di San Secondo
issiamo lo spinnaker che si gonfia, Emi
sbanda la barca sopravento, peso a prua,
deriva alzata e via per 51° (punto 5).
Dietro
di noi la flotta. I più vicini: due
catamarani classe A e tre 470. Dopo
qualche minuto partono anche gli altri
ed inizia un lungo inseguimento fino
all'Isola di Tessera. I catamarani ci
superano ma non si allontanano; ci
precedono fino all'isola. Dei tre 470
che c'inseguono solo uno può fregiarsi
del titolo di Classe 470 perchè gli
altri due hanno rande maggiorate con
tante stecche. Gli equipaggi di questi
due fanno oscillare ritmicamente lo
scafo per pompare con le vele. Gli
faccio notare che potrebbe venirgli il
mal di schiena....
Dopo la Draga (punto 6) il vento aumenta
e ci marchiamo. Due 470 ci passano.
Incredibilmente uno dei due
"maggiorati" rimane intorno a
noi fino all'ingresso del canale delle
Vignole. Forse l'avremmo tenuto dietro
alla grande se non si fosse incastrato
la penna dello spinnaker nel breve lato
di poppa del punto 7. Sul canale delle
Vignole tante virate e marcamento
continuo col "maggiorato con la
vela blu." All'uscita del canale
delle Vignole il vento aumenta ancora. I
catamarani non li vediamo più, i 470 si
allontanano pian pianino. Inizia ad
insidiarci un Buzz che issa il gennaker
e tre della Classe 5,50 con randa in
stile Coppa America. La lunghezza al
galleggiamento di queste barche fa si
che possano essere più veloci
all'aumentare del vento. Dal punto 9 si
va per 310 °, si lascia a dx l'isola di
Campalto e si va verso le secche che
precedono il "seno della seppa"
con il vento al traverso. Noi non
riusciamo a tenere lo spinnaker in
quest'andatura mentre il gennaker del
Buzz si gonfia e recuperando metro su
metro. All'ingresso del canale che
precede l'arrivo ci supera in
planata.Arriviamo alle ore 16.23.40.
Quando siamo già a terra vediamo
l'arrivo del secondo FJ, lo sloveno Rok
Volk con il figlio.
Nelle istruzioni della
"veleggiata" era scritto:
tempo massimo ore 16,30.
Il grosso della flotta è appena uscita
dal canale tra San Michele e Murano
(punto 9).
LA VELEGGIATA
Per fortuna molti dei
concorrenti si sono fatti una veleggiata
con l'aiuto di remi e motore fuoribordo
e sono rimasti contenti anche senza
sapere la propria posizione dentro la
flotta.
Chi ha avuto un approccio contemplativo
ha apprezzato sicuramente il panorama
unico.
La veleggiata è stata comunque lunga
oltre ogni misura. Le barche sono andate
in acqua alle ore 10,30 circa e molti
hanno rimesso i piedi in terraferma alle
ore 19.30. Sicuramente una prova troppo
dura.
DALLA COMPAGNIA
La Fitzcarraldo Cup che si
svolgerà a fine settembre sul lago di
Garda è organizzata dalla Compagnia
delle Derive Fitzcarraldo. Questa long
distance del lago è gemellata con la
Velalonga. Dalla Compagnia delle Derive
Fitzcarraldo si sono presentati sulla
linea di partenza:
FJ - Luigi Candela - Emi Uccelli Gravone
FJ - Luca Tugnoli con i figli Martina e
Matteo
Laser 2 - Luigi Fiorenzato
Mirror - Fausto Stocco - Caterina Lo
Manto
Topaz - Antonino Lauria
Il sabato sera c'è stata una festa. Il
Circolo Velico Casanova si avvantaggia
di grandi spazi a terra in comunione con
le associazioni remiere. Nel piazzale
col prato erano sistemati molti tavoli
attorno ai quali si sono raccolti molti
equipaggi. Nuovi e vecchi amici hanno
raccontato le proprie storie con la
complicità del vino e di tanto buon
cibo. Tra gli incontri che ricordo con
piacere menziono Alessandro Malipiero e
moglie. Un mio ex allievo non vedente
che oggi è un ottimo velista. Ha
partecipato al suo primo corso di vela
nel 1989 quando la scuola Fitzcarraldo
era dentro la Compagnia delle Derive con
base a Ca' Roman - laguna sud vicino
Chioggia.
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