CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia      

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Velalonga 2007 
mon amour

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UNA CLASSICA DI MAGGIO
Circa 200 piccole barche a vela hanno invaso la laguna a nord di Venezia.
E' la Velalonga, l'appuntamento di maggio che è diventato una classica delle long distance per tutte le piccole barche con deriva e timone basculante e per le barche tradizionali della laguna con vela al terzo e fondo piatto.
Alcune edizioni con vento leggero o con vento fresco ma la costante che rende difficile questa long distance sono la forte corrente di marea, i bassi fondali, i canali stretti, i battelli di linea dell'ACTV e infine .. orientarsi tra isole e canali.
L'atmosfera è di festa e di .. fiera delle novità o del super classico che torna alla ribalta.

ALLA RICERCA DELLO SPIRITO GIUSTO
La Velalonga di Venezia organizzata dal Circolo Velico Casanova oscilla ancora tra lo spirito della veleggiata tra amici e la regata. La manifestazione non usa il Regolamento di Regata ma le Norme Internazionali per Prevenire gli Abbordi in Mare (Nipam). Ciò la rende accessibile e piacevole a quasi tutti i partecipanti ma le contraddizioni spesso saltano fuori.
Far scattare una "procedura di partenza" dove si concentra un elevato numero di barche, dare un "tempo massimo" alla manifestazione, "prendere gli arrivi" sono logiche da regata.
Non squalificare chi rema e pompa quando non c'è vento, dimenticarsi di dare un tempo massimo collegato all'orario di partenza, non attivare una procedura di riduzione di percorso quando il vento è inesistente sono logiche da veleggiata in flotta.
Dal momento che amo questa manifestazione credo che sia importante che anche chi vuole fare una veleggiata tra amici adotti almeno un "codice di comportamento sportivo" affinché tutto non si trasformi in un "luna park".

LA REGATA
Il mio approccio è da regatante perchè il confronto sportivo autentico è un momento di crescita psico-fisico in cui credo fermamente. In equipaggio con Emi abbiamo svolto allenamento venerdì e sabato con vento che chiedava il trapezio tanto da consentirci lunghissime planate che partivano dall'isola di San Secondo e arrivavano al "seno della seppa" (punto 10 del percorso). Illusi da questo esaltante inizio siamo partiti domenica con "ariette in movimento" che consentivano appena di muoversi. Ho dovuto tirar fuori tanta concentrazione per far camminare la nostra Roen, FJ ita 2546. Dopo la partenza siamo andati con fatica alla prima boa di disimpegno e poi alla ricerca di refoli per andare all'isola di San Secondo. Quest'ultimo tratto è stato determinante per la nostra posizione nella prima parte del percorso. Vedevo delle increspature nell'acqua e ho cercato di prevederne la direzione. Abbiamo indovinato e al doppiaggio dell'isola di San Secondo issiamo lo spinnaker che si gonfia, Emi sbanda la barca sopravento, peso a prua, deriva alzata e via per 51° (punto 5).
 
Dietro di noi la flotta. I più vicini: due catamarani classe A e tre 470. Dopo qualche minuto partono anche gli altri ed inizia un lungo inseguimento fino all'Isola di Tessera. I catamarani ci superano ma non si allontanano; ci precedono fino all'isola. Dei tre 470 che c'inseguono solo uno può fregiarsi del titolo di Classe 470 perchè gli altri due hanno rande maggiorate con tante stecche. Gli equipaggi di questi due fanno oscillare ritmicamente lo scafo per pompare con le vele. Gli faccio notare che potrebbe venirgli il mal di schiena....
Dopo la Draga (punto 6) il vento aumenta e ci marchiamo. Due 470 ci passano. Incredibilmente uno dei due "maggiorati" rimane intorno a noi fino all'ingresso del canale delle Vignole. Forse l'avremmo tenuto dietro alla grande se non si fosse incastrato la penna dello spinnaker nel breve lato di poppa del punto 7. Sul canale delle Vignole tante virate e marcamento continuo col "maggiorato con la vela blu." All'uscita del canale delle Vignole il vento aumenta ancora. I catamarani non li vediamo più, i 470 si allontanano pian pianino. Inizia ad insidiarci un Buzz che issa il gennaker e tre della Classe 5,50 con randa in stile Coppa America. La lunghezza al galleggiamento di queste barche fa si che possano essere più veloci all'aumentare del vento. Dal punto 9 si va per 310 °, si lascia a dx l'isola di Campalto e si va verso le secche che precedono il "seno della seppa" con il vento al traverso. Noi non riusciamo a tenere lo spinnaker in quest'andatura mentre il gennaker del Buzz si gonfia e recuperando metro su metro. All'ingresso del canale che precede l'arrivo ci supera in planata.Arriviamo alle ore 16.23.40.
Quando siamo già a terra vediamo l'arrivo del secondo FJ, lo sloveno Rok Volk con il figlio.
Nelle istruzioni della "veleggiata" era scritto: tempo massimo ore 16,30.
Il grosso della flotta è appena uscita dal canale tra San Michele e Murano (punto 9).

LA VELEGGIATA
Per fortuna molti dei concorrenti si sono fatti una veleggiata con l'aiuto di remi e motore fuoribordo e sono rimasti contenti anche senza sapere la propria posizione dentro la flotta.
Chi ha avuto un approccio contemplativo ha apprezzato sicuramente il panorama unico.
La veleggiata è stata comunque lunga oltre ogni misura. Le barche sono andate in acqua alle ore 10,30 circa e molti hanno rimesso i piedi in terraferma alle ore 19.30. Sicuramente una prova troppo dura.

DALLA COMPAGNIA
La Fitzcarraldo Cup che si svolgerà a fine settembre sul lago di Garda è organizzata dalla Compagnia delle Derive Fitzcarraldo. Questa long distance del lago è gemellata con la Velalonga. Dalla Compagnia delle Derive Fitzcarraldo si sono presentati sulla linea di partenza:
FJ - Luigi Candela - Emi Uccelli Gravone
FJ - Luca Tugnoli con i figli Martina e Matteo
Laser 2 - Luigi Fiorenzato
Mirror - Fausto Stocco - Caterina Lo Manto
Topaz - Antonino Lauria
Il sabato sera c'è stata una festa. Il Circolo Velico Casanova si avvantaggia di grandi spazi a terra in comunione con le associazioni remiere. Nel piazzale col prato erano sistemati molti tavoli attorno ai quali si sono raccolti molti equipaggi. Nuovi e vecchi amici hanno raccontato le proprie storie con la complicità del vino e di tanto buon cibo. Tra gli incontri che ricordo con piacere menziono Alessandro Malipiero e moglie. Un mio ex allievo non vedente che oggi è un ottimo velista. Ha partecipato al suo primo corso di vela nel 1989 quando la scuola Fitzcarraldo era dentro la Compagnia delle Derive con base a Ca' Roman - laguna sud vicino Chioggia.
 
 
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