Anche
quest'anno ho partecipato alla Velalonga,
come sempre ambientazione unica,
gente bellissima ed aria di festa come se
ne trova raramente.
Io
e Flavio ci diamo appuntamento al sabato
mattina per armare e provare la barca,
troviamo una discreta brezza e, cosa che
non guasta la marea sufficientemente alta;
dopo circa tre ore di veleggiata aliamo e
ce ne torniamo a casa soddisfatti.
.....be quasi, visto che alando sulla
piattaforma galleggiante pieghiamo la lama
della deriva, comunque io sono previdente
e ne ho una di scorta e per domenica
mattina oltre alla lama di scorta ho anche
riparato quella piegata (non si sa mai).
Domenica
mattina alle nove siamo sul posto e ci
apprestiamo ad andare in acqua.
La
brezza tarda ad arrivare e le barche
già in acqua faticano ad arrivare in zona
partenza, appena in acqua metto mano al
remo e VIA! velocemente ci portiamo
in prossimità della linea di partenza
aiutati poco dopo da un leggero alito di
vento ( magari non proprio vento ma
comunque avanziamo)
Cinque
minuti al via!
il
mio prode timoniere riesce a mantenere una
posizione in prima fila per la partenza e
sarà così fino al via, tutto il gruppone
parte mura a dritta, partenza da manuale,
noi invece su iniziativa personale di
Flavio andiamo mura a sinistra e siamo
circa al centro della linea della partenza
( chi regata capisce cosa ho provato in
quel momento), ed invece....colpo di culo
( si può dire?) noi filiamo come avessimo
un motorino e tutti gli altri quasi fermi
a parte un paio di cata che andavano
decisamente quasi spediti, gli FJ tutti
dietro compresi i gardesani
(tutti),proseguiamo verso la prima boa e
gli altri mangiata la foglia virano mura a
sinistra pure loro ed inizia
l'inseguimento, purtroppo la brezza andava
e veniva ed in prossimità della boa i
Candela ci passano, siamo secondi ( FJ)
Per la verità della cronaca devo dire che
molti durante questa fase della regata
hanno strapompato e fatto timonella in
quantità industriali ( non farò nomi ma
erano su 470). Dopo il passaggio della boa
durante un buco di vento indecoroso
veniamo superati anche da Rok Folk ( spero
sia giusto) e quindi siamo terzi, dietro
il vuoto ( FJ).
Passiamo
a fatica la prima isola e ci dirigiamo
verso l'isola di Campalto, per fare questo
la carovana di barche in testa passa
vicino alla prima boa dove ci sono molte
barche che senza vergogna decidono di
tagliare il percorso ( controlli non ce ne
sono) e come per magia la decina di
concorrenti che avevamo davanti, diventano
alcune decine.
Per
non farla troppo lunga ( siamo scesi in
acqua alle 10,30 e saliti alle 18,00), vi
dirò che tra brezze e buchi, più buchi
per la verità, arriviamo a Murano dove
veniamo raggiunti da alcuni FJ ( Chiara,
Magdalena e più in là un paio di
sloveni) Chiara ci supera ma appena issato
lo spy per iniziare l'ultimo lunghissimo
lato di poppa il vento scema completamente
e si forma in poco tempo una enorme palla
di barche ferme lì e dopo un'attesa
snervante decido
di farla finita (calma e gesso
nulla di quello che pensate) prendo il
remo mando alla malora tutto e punto verso
casa velocemente (ora si).
Fatti
a remate circa duecento metri entriamo nel
vento che ci accompagnerà fino
all'arrivo, nel frattempo altri, chi con
il remo chi timonellando hanno fatto lo
stesso e molto distanziati sono arrivati
alla agoniata base.
1
domanda: ma non si poteva accorciare il
percorso?
2
domanda: qualche punto di controllo nei
punti salienti no?
3
domanda: la organizziamo la prossima?
3
domanda bis: l'arrivo in una zona con 50
cm di acqua piena di lattuga e reti da
pesca era necessaria?
Massimo
ed il buon Flavio
Nostametocar2
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