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«Parco anche in
laguna a S.Giuliano»
Movimento
per difendere l'area fino a Cannaregio
Più spazio per lo sport nei seicento ettari di «paludo» veneziano
MESTRE. E' stato
presentato oggi [dom. 28/5] il nuovo Movimento per l'adozione
ambientale della laguna, davanti a San Giuliano con una manifestazione che
ha attirato decine di persone.
Lo scopo di questa associazione è quello di tutelare l'unico spazio
acqueo di Mestre in laguna, con la creazione di una vera e propria oasi
acquea fra Mestre e Venezia dove poter svolgere attività nautiche,
sportive e ricreative.
Per questo al neonato Movimento hanno aderito tutte le società no-profit
che da decenni rendono possibile il legame fisico e culturale tra
cittadini e laguna: Circolo velico Casanova, Voga Veneta Mestre,
Associazione canoista 360 gradi, Spes sezione canoa, Gruppo culturale «La
Salsola», Associazione canoistica Arcobaleno, Società Canottieri Mestre,
Canoa Club Mestre e Remiera Serenissima.
I sodalizi hanno deciso di costituire il Movimento «per arrestare
la deturpazione della laguna fra Mestre e Venezia e rilanciarla come luogo
d'acqua per lo sport e il tempo libero».
Per questo chiedono a Regione, Provincia e Comune di ampliare idealmente,
come già previsto, i confini del Parco di San Giuliano fino a Cannaregio,
consegnando alla città questo «lotto acqueo» del parco.
In cambio il Movimento chiede che nell'area acquea venga avviata, come
richiesto anche dalle vigenti disposizioni, la rimozione di relitti,
pietrame, e pali abbandonati, e venga assicurato un servizio per
controllare l'eccessiva velocità dei mezzi a motore, gli attraversamenti
in planata e la pesca abusiva di molluschi.
Il Movimento chiede in pratica che l'area in questione sia resa
sicura anche per i giovani e i poco esperti che hanno necessità di
condizioni quantomeno non proibitive.
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