CIRCOLO VELICO CASANOVA

P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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Venerdì, 30 Giugno 2000
Per la realizzazione del parco
A San Giuliano cantiere riaperto
Accordo Comune-Ferrovial
 
Mestre

A San Giuliano tornano le ruspe. Quando non si sa, ma sarà questione di poche settimane. Ciò che conta è che per il Comune e la Ferrovial, l'impresa spagnola che ha vinto l'appalto per la realizzazione del parco, i lavori possono riprendere.

L'accordo, stupefacente anche per gli ottimisti più inguaribili, è stato raggiunto ieri nel corso di un incontro fra gli assessori Marco Corsini e Michele Mognato, l'ingegnere capo Salvatore Vento, il responsabile della Ferrovial Italia Alejandro de La Joya e l'ingegner Agostino Croff per la direzione lavori.

I rappresentanti del Comune, dopo aver constatato il dissequestro dell'area (bloccata nove mesi per un'inchiesta giudiziaria) e il collaudo positivo dei lavori svolti, hanno fatto presente che non ci sono più ostacoli alla riapertura del cantiere. E la Ferrovial ha accolto la disposizione del Comune, assicurando la ripresa immediata dei lavori. Le eventuali questioni di risarcimento legate alla forzata interruzione dei lavori e ai costi di questa, saranno affidate a un lodo arbitrale, ma se ne parlerà solo dopo la conclusione dei lavori. L'azienda spagnola - nota per aver «firmato» fra l'altro il museo Guggenheim di Bilbao - ha assicurato anche che le opere saranno concluse entro il termine previsto per non perdere il finanziamento comunitario.

Ciò significa che, fatte salve le verifiche legali che la Ferrovial si è riservata, il cantiere dovrà «correre» per chiudere entro il 31 dicembre del prossimo anno. Considerato che il sequestro è avvenuto a metà percorso, e che la durata prevista dei lavori è di 820 giorni, restano 400 giorni per realizzare il primo lotto del parco. Una volta ripresi i lavori, la priorità sarà data alla messa in sicurezza della collinetta di rifiuti tossici, che sarà chiusa in un «sarcofago» di cemento armato. Come previsto dall'appalto e come invocato dall'inchiesta giudiziaria aperta per vigilare su quello che diventerà il polmone verde di Mestre e della laguna.

Alberto Francesconi

 


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