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Venezia, sabato 16 settembre 2000

«Il parco di San Giuliano si farà»
Da Villa: «Ora via alle bonifiche»

Affollato e seguito incontro pubblico ieri in Municipio sul futuro dei lavori


MESTRE. «Il parco di San Giuliano si farà nei tempi previsti per non perdere i contributi comunitari». 

Con questo messaggio l'assessore provinciale all'Ecologia e alle Politiche Ambientali Ezio Da Villa ha voluto intervenire ieri ad un pubblico dibattito sullo «stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del parco» che si è tenuto in una affollata e caldissima sala consiliare del Municipio di Mestre. 

Meno ottimista, ma determinato l'ingegner Salvatore Vento.

Il direttore dei Lavori Pubblici comunali per Mestre ha dato il suo «personale impegno» per la ripresa dei lavori, dopo la rinuncia della spagnola «Ferrovial» con la quale il Comune ha iniziato le procedure per la rescissione del contratto, dopo lo stop di un anno e mezzo imposto dall'inchiesta del pm Luca Ramacci. 

«La situazione attuale è questa - ha detto l'ingegner Vento ad una platea composta da molti rappresentanti delle società remiere presenti a San Giuliano - Dobbiamo riproporre i progetti e indire due appalti per il completamento dei lavori, dopo i notevoli incidenti di percorso. 
Ma il grosso problema, ora, è la bonifica dell'area». A questo riguardo ha risposto l'assessore provinciale Da Villa dopo che il collega ai Lavori Pubblici del Comune, Marco Corsini, ha annunciato che il primo appalto potrà essere assegnato a fine anno.

«I dati parlano chiaro. La situazione ambientale nell'area del parco è grave. Inutile cercare scorciatoie che possono portare solo a nuovi interventi sanzionatori della Magistratura. 
La gronda lagunare da Campalto a Fusina è inquinata da metalli pesanti e cianuri. 

Per il parco di San Giuliano bisogna convocare la conferenza dei servizi e tutti assieme decidere gli interventi da fare per chiudere la questione della collinetta dove tutti hanno buttato di tutto. 
Un intervento che potrà essere completato in breve tempo. 
Come la bonifica della gronda dove l'errore più grande - ha sottolineato Da Villa - sarebbe quello di spostare in un'altra discarica, che non c'è, i fanghi inquinanti. 
Con le moderne tecniche di contenimento si tratta di una bonifica che potrebbe essere completata in tempo per non perdere i contributi comunitari, cioè il 31 dicembre 2001».

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