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«Il parco di San
Giuliano si farà»
Da Villa: «Ora via alle bonifiche»
Affollato e
seguito incontro pubblico ieri in Municipio sul futuro dei lavori
MESTRE. «Il parco di San
Giuliano si farà nei tempi previsti per non perdere i contributi comunitari».
Con questo messaggio l'assessore provinciale all'Ecologia e alle Politiche Ambientali Ezio Da Villa ha voluto intervenire ieri ad un pubblico dibattito sullo «stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del parco» che si è tenuto in una affollata e caldissima sala consiliare del Municipio di Mestre.
Meno ottimista, ma determinato l'ingegner Salvatore Vento.
Il direttore dei Lavori Pubblici comunali per Mestre ha dato il suo «personale impegno» per la ripresa dei lavori, dopo la rinuncia della spagnola «Ferrovial» con la quale il Comune ha iniziato le procedure per la rescissione del contratto, dopo lo stop di un anno e mezzo imposto dall'inchiesta del pm Luca Ramacci.
«La situazione attuale è questa
- ha detto l'ingegner Vento ad una platea composta da molti rappresentanti delle
società remiere presenti a San Giuliano - Dobbiamo riproporre i progetti e
indire due appalti per il completamento dei lavori, dopo i notevoli incidenti di
percorso.
Ma il grosso problema, ora, è la bonifica dell'area». A questo riguardo ha
risposto l'assessore provinciale Da Villa dopo che il collega ai Lavori Pubblici
del Comune, Marco Corsini, ha annunciato che il primo appalto potrà essere
assegnato a fine anno.
«I dati parlano chiaro. La situazione ambientale nell'area del parco è grave.
Inutile cercare scorciatoie che possono portare solo a nuovi interventi
sanzionatori della Magistratura.
La gronda lagunare da Campalto a Fusina è inquinata da metalli pesanti e
cianuri.
Per il parco di San Giuliano
bisogna convocare la conferenza dei servizi e tutti assieme decidere gli
interventi da fare per chiudere la questione della collinetta dove tutti hanno
buttato di tutto.
Un intervento che potrà essere completato in breve tempo.
Come la bonifica della gronda dove l'errore più grande - ha sottolineato Da
Villa - sarebbe quello di spostare in un'altra discarica, che non c'è, i fanghi
inquinanti.
Con le moderne tecniche di contenimento si tratta di una bonifica che potrebbe
essere completata in tempo per non perdere i contributi comunitari, cioè il 31
dicembre 2001».
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