|
|
I due futuri
assessori individuano le priorità per la terraferma. Tra le emergenze
anche parco S. Giuliano e tram
Si
ricomincia dal nuovo stadio
Primo
incontro a villa Querini tra Mognato e Corsini
MESTRE. Stadio, parco S. Giuliano e tram. Sono queste le tre priorità che
affronteranno i due assessori in pectore, una volta insediati.
Per la nomina da parte del sindaco bisognerà attendere la conclusione
formale dell'iter per la modifica dello statuto comunale, che consentirà
l'allargamento della squadra di Paolo Costa da dieci a dodici assessori.
Intanto Michele Mognato (Mobilità e Sport) e Marco Corsini
(Lavori Pubblici) stanno già esaminando i problemi più urgenti. Ieri per
la prima volta ha messo piede a villa Querini a Mestre Corsini, l'avvocato
dello Stato che ha collaborato con Costa anche al ministero dei Lavori
pubblici. Dal canto suo Mognato è già da un pezzo che sta studiando le
«pratiche» lasciate in eredità dalla precedente amministrazione.
Saranno Mognato e Corsini ad ereditare le deleghe che nella giunta
Cacciari aveva Claudio Orazio, oggi sindaco del Cavallino.
Intanto ieri, i due futuri
assessori si sono conosciuti, iniziando ad inquadrare i primi problemi sul
tappeto che avranno la precedenza su tutto.
Si comincia dal nuovo stadio di Tessera. Dopo un infinito iter
amministrativo, ci sono le condizioni per avviare il cantiere. Basta che
Comune e Marco Polo Srl - la società costituita da Zamparini per
realizzare l'impianto sportivo - firmino la convenzione, già approvata
dal Consiglio comunale, che regola i rapporti tra le due società.
Dopodichè l'Edilizia privata potrà rilasciare la concessione per
l'apertura del cantiere. L'istruttoria del progetto è già stata
eseguita, perciò in tempi brevi.
Sullo stadio pendono, però,
una serie di ricorsi al Tar, primo fra tutti quello della Fiat Engeenering.
Corsini, esperto in materie giuridiche, sta valutando i rischi che
potrebbero derivare dall'azione della società torinese, ma dopo un primo
esame sembra aver appurato che esistono tutte le condizioni per dare il
via libera alla firma della convenzione, e quindi alla realizzazione dello
stadio.
Sul tavolo dei futuri assessori c'è poi la
grana del parco di San Giuliano.
La Ferrovial è in procinto di rinunciare a continuare i lavori, fermi da
un anno a causa dell'inchiesta giudiziaria aperta dal pm Luca Ramacci.
E, parallelamente all'arbitrato che si aprirà con la multinazionale
spagnola, bisognerà indire un nuovo appalto, ingaggiando una corsa contro
il tempo, perchè il cantiere dovrà essere necessariamente chiuso entro
il 2001, pena la perdita dei fondi europei.
Terza grana, il progetto
della prima tranche del tram, che ha già ottenuto i finanziamenti del
governo. Entro il 30 giugno prossimo il promotore del progetto, l'Actv,
dovrà presentare a Roma il piano con il quale intende realizzare e
finanziare la prima tratta: Favaro-piazzale Cialdini-Venezia. (n.p.)
|
|
|