Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

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IL GAZZETTINO
Domenica, 5 Ottobre 2003
    
SAN GIULIANO Liniziativa di un docente del Giordano Bruno che ogni anno forma 1.500 giovani
Studenti a «scuola» di laguna
Voga veneta e tradizioni locali. E ora sogna un liceo sportivo a Forte Marghera
La voga alla veneta ha un futuro. Ma a Mestre. 
Un futuro che si intreccia con quello del parco di San Giuliano e di Forte Marghera. 
I tre destini marciano insieme grazie a Oddino Franceschini , un prof. delle scuole medie superiori di Mestre che è riuscito nell'impresa impossibile di avvicinare ogni anno 1.500 studenti delle Superiori alle tradizioni venete. 
Forcole e seppioline, geografia e "vin bon", storia ed educazione all'ambiente.
E ci credereste che può pure capitare che uno a 17 anni preferisca i bigoi in salsa a un hamburger da Mc Donalds? Eppure è così. Non solo, alcuni di questi ragazzi addirittura giurano di preferire il remo alla manetta del gas del motorino, che a quell'età è una pura eresia.

BIGOI IN SALSA INVECE DI HAMBURGER

Ma il merito di Oddino Franceschini è anche un altro, e cioè quello di aver capito per primo che la voga alla veneta aveva lo stesso futuro della caccia al bisonte bianco.
E solo adesso che è riuscito a mettere insieme i "veci" della voga con i giovanissimi patiti per la moto, si capisce che ne è uscita una esperienza unica nel suo genere, tant'è che la sua iniziativa - giunta all'ottavo anno di vita - è stata premiata dalla Presidenza della repubblica e gode del patrocinio del ministero dell'Istruzione.
Non solo, quest'anno - il corso riparte proprio domani - Franceschini riesce a portare in barca anche i disabili. Via la carrozzina e poi tutti uguali in canoa. (E tra parentesi bisogna dire che a San Giuliano ha bisogno di una gru speciale per i disabili).
Ma che cosa fa di tanto straordinario il professor Franceschini ? Porta gli studenti in laguna. Embè, tutto qua? Sì, ma se pensate che tra di loro si contavano sulla punta delle dita di una mano monca quelli che avevano visto prima di allora la laguna o che erano saliti su una barca a remi, allora capirete che Franceschini sta facendo di più che "ginnastica" all'aria aperta. La sua è vera e propria educazione. E il parco di San Giuliano e Forte Marghera, che c'entrano? Che tutto questo ambaradam, Franceschini lo ha piantato a San Giuliano mentre a Forte Marghera vorrebbe far nascere il primo Liceo sportivo.
Ma andiamo con ordine. Dieci anni fa, più o meno, Oddino Franceschini , che si diverte a far giocare a pallavolo i ragazzi del Giordano Bruno, comincia a pensare che forse è il caso di far uscire i ragazzi dalla palestra.

L'IDEA È NATA 10 ANNI FA

In fin dei conti viviamo o no in un posto speciale? E così torna alle origini, lui per primo, «mi ricordavo di quando mio padre mi portava alla colonia elioterapica di San Giuliano, ma mi rendevo anche conto che avevo perso ogni contatto con l'acqua, come se Mestre fosse una città che non ha nulla a che fare con la laguna.
E così sono tornato a San Giuliano, il nostro affaccio sull'acqua, e mi sono reso conto che per i ragazzi delle scuole non ci poteva essere nulla di più lontano della laguna, che avevamo perso ogni percezione delle sua storia, della sua cultura, che non avevamo veramente più nulla a che fare con Venezia.
Ho cominciato con 30 ragazzi e adesso sono a 1.500 l'anno, ma solo perchè non riusciamo ad organizzarci in modo da farne venire di più». 
Vuol dire 1.500 studenti che si confrontano con cose che non hanno mai visto prima ed entrano in quel paese di balocchi - come lo chiama Franceschini , che è la laguna.

LA LAGUNA PAESE DEI BALOCCHI

Per non parlare di cose più prosaiche come il cibo.
Come nasce la cucina veneziana e perchè è così? «Mi sono accorto che le tradizioni, anche quelle culinarie, stavano proprio sparendo. 
I ragazzi spesso non sanno che cosa sono i bigoi in salsa, li avranno mangiati due volte sì e no. E così le sarde in saor, le schie e poenta. Ecco, in questo è stata determinante l'esperienza fatta a San Giuliano con la Voga veneta e i Canottieri».
E così Franceschini , pezzo per pezzo, ha costruito, piano piano, anno dopo anno un vero e proprio percorso culturale pratico che mette insieme educazione fisica - perchè alla fine la «ginnastica» i ragazzi la fanno eccome, vogando a più non posso - ambientale e storica. 
Vuol dire conoscenza del territorio in cui si vive, ma anche delle sue tradizioni. Via via sono state aggiunte lezioni di biologia, chimica, geografia e sul campo c'è stata trasmissione di saperi tra studenti e i maestri della voga veneta. Così gli uni hanno imparato ad usare il cellulare e gli altri la forcola.
  
Ecco perchè questa di Oddino Franceschini è una opportunità da cogliere, adesso che nasce il parco di San Giuliano, perchè tutte le remiere hanno vita breve se non arrivano i giovani e Franceschini con le scuole superiori ne porta migliaia ogni anno a San Giuliano. 
Non si fermeranno tutti, ma se scoprono che oltre alla voga ci sono i campi da tennis, la pista di pattinaggio, il campo da calcio - e che cosa aspettiamo a fare una piscina? - allora il parco si riempie.
E vive. 
Franceschini con il suo progetto può fare la differenza, riempiendo subito San Giuliano di famiglie. E Forte Marghera? 
Il sogno di Franceschini è piazzarci un Liceo sportivo. 
Vuol dire una scuola per giovani che fanno sport a livello agonistico ed hanno bisogno di orari particolari - magari di accorpare lo studio del latino in tre mesi perchè gli altri sono dedicati alle gare - e di un posto particolare. 
Il progetto è stato presentato e si spera che non ci vogliamo 10 anni ad ottenere il via perchè il paese dei balocchi adesso ha bisogno anche di Forte Marghera.

Maurizio Dianese