Altro
che candido anello di pietre.
Per Estuario Nostro, l'arginatura in pietra degli isolotti di Fisolo
e di Campalto, avvenuta alcuni anni fa, «ha trasformato
l'aspetto di due isolotti lagunari, dove il verde del terreno emerso
si perde e trascolora nel verde dell'acqua, in quello di due
perfetti isolotti... della Dalmazia».!
Estuario Nostro, insomma, esprime il suo dissenso per le
soluzioni tecniche adottate dal Magistrato alle Acque per arginare
le piccole isole lagunari, perché per salvaguardare l'ambiente non
si deve alterare il paesaggio cui quell'ambiente appartiene. «Se si
desidera veramente salvaguardare la straordinaria bellezza di questo
ambiente - scrive Estuario Nostro - è necessario applicare, per
quanto possibile, tecniche di ingegneria naturale che oltre a
garantire la conservazione di isole, barene e sponde di canali in
genere, siano in grado di mantenere la bellezza del paesaggio».
L'associazione ambientalista ricorda ad esempio che anni addietro
furono trovate migliori soluzioni per il recupero dell'isola delle
Tresse, mentre buoni risultati si attendono dal progetto Life Natura
'99, cui partecipa proprio il Magistrato alle Acque, che sviluppa
tecniche di ingegneria naturalstica all'Isola dei laghi.
«L'associazione - conclude dunque Estuario Nostro - auspica
pertanto che il magistrato abbandoni la tecnica di arginamento in
pietra di elementi morfologici soggetti ad erosione, onde
scongiurare lo snaturamento di tutto il paesaggio insulare minore e
barenicolo della laguna».
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