Venerdì, 16
Aprile 2004
Mestre
Si chiama "Ranoparco" e sarà la mascotte di San
Giuliano. Una ranocchia per il parco più anfibio del mondo. Farà
la sua comparsa per la prima volta l'8 maggio in occasione
dell'inaugurazione. Che sarà lunga un mese e mezzo. Ma soft.
Il concetto - spiega l'architetto Gianni Caprioglio, presidente
dell'Istituzione Il Parco - è che i mestrini si devono abituare
ad andare al parco non perchè c'è qualcosa o qualcuno, ma per il
parco in sè.
E così, a partire dall'8 maggio e fino al 6 giugno, ogni
sabato e domenica il parco di San Giuliano aprirà i battenti ad
una serie infinita di eventi.
Ma non significa che la partenza sarà in sordina, tant'è che è
già pronta quella che si chiama in gergo "la
comunicazione". Che è fatta di tante piccole e grandi cose,
capaci di dare una fisionomia al progetto del più grande parco
sulla laguna. Vuol dire che il parco di San Giuliano vivrà anche
grazie a magliette e biciclette, cappellini e portachiavi, cuscini
e pattini, tutti targati "Ranoparco", che è questo
animaletto pensato da Isotta Dardilli, una giovanissima che lavora
come creatrice per "Fabrica". Creativa di Mestre
Lei è di Mestre ed ha disegnato un mostriciattolo simpatico
che ha le caratteristiche della rana - un anfibio come lo è il
parco di San Giuliano, tra acqua e terra - e la simpatia di uno di
quei pupazzetti alieni che fanno la gioia dei bambini.
Mascotte e logo a parte, Fabrica - che è l'azienda di
comunicazione fondata da Oliviero Toscani per Benetton - ha
progettato tutta la parte, come dire?, scenografica, compresi 6
totem a forma di animali, 4 nel parco e 2 in città.
Che cosa sono questi totem? In sostanza la sostituzione delle
vecchie colonnine pubblicitarie e servono a costruire alcuni punti
informativi.
I due collocati fuori dal parco saranno uno in piazzale Cialdini,
dove ci sarà anche un punto noleggio delle biciclette per andare
lungo la pista ciclabile di viale San Marco fino al parco e
l'altro in piazzale Leonardo da Vinci.
E, a proposito di biciclette, ce ne saranno 200 a disposizione,
gratis, per girare nel parco.
Torniamo all'inaugurazione. L'architetto Caprioglio ha messo al
lavoro tanta gente su questa apertura lunga un mese perchè vuole
che la partenza sia in sordina, ma partenza vera, che non si ferma
subito dopo il can-can dell'apertura.
Anche se l'8 maggio un po' di can-can ci sarà. A cominciare dalla
banda che aprirà la passeggiata inaugurale lungo i vialetti di
San Giuliano.
Perchè la banda? Perchè Caprioglio vuole che inizi una
tradizione e cioè che ad ogni primavera nel parco ci sia una
festa. In pratica il contraltare primaverile del settembre
mestrino. Non solo, la banda perchè l'intenzione è di far
nascere un complesso musicale che terrà concerti fissi a San
Giuliano e a Bissuola.Ma, a parte questo piccolo botto
dell'inaugurazione dell'8 maggio, il resto è molto soft. Al parco
in questo mese e mezzo di week end inaugurativi sono chiamati a
raccolta tutti quelli che hanno dimostrato negli anni di saper
eccellere nel loro campo.
L'idea di partenza è di dare la possibilità a tutti quelli che
frequenteranno il parco di far conoscenza con poeti e musicisti,
scrittori e performers di Mestre.
La cosa funziona così: nel percorso centrale, quello che inizia
dalla porta nord e cioè da viale San Marco e arriva fino alla
rotonda del neo-nominato laghetto delle Garzette, vengono
istituiti 10 stazioni e in ognuno di questi punti - visibile perchè
c'è una pedana sormontata da una vela al terzo che fa anche da
minischermo per le proiezioni - si svolge una lettura di poesie
piuttosto che uno spettacolino di clown, una performance di
violini piuttosto che un happening di pittura all'aperto.
La durata è di 15 minuti, pausa di 15 minuti e poi di nuovo
spettacolo. L'intenzione, spiega Caprioglio, è proprio quella di
accompagnare le passeggiate dei cittadini lungo i viali del parco,
permettendo di fermarsi ogni tanto e di fare capannello, per
guardare quel che succede e per parlare, per scambiarsi opinioni,
per incontrarsi.
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S.
Giuliano, conto alla rovescia per il parco |
Ieri
mattina alle 8.30 il sindaco Paolo Costa ha fatto un
sopralluogo in vista dell’apertura definitiva l’8
maggio |
Venezia
«Qualcuno è arrivato in pigiama». Ha scherzato, il
sindaco Paolo Costa, sul suo inaspettato sopralluogo
mattutino compiuto ieri alle 8.30 al Parco di San Giuliano,
per verificare lo stato d'avanzamento dei lavori. Non per
sfiducia nelle maestranze, per carità (il Comune non è
certo un'occhiuta amministrazione asburgica), ma davvero per
puro caso. «Ero appena arrivato all'aeroporto - ha spiegato
- e così ne ho approfittato, tornando a Venezia».
Il risultato del sopralluogo, comunque, è stato
positivo, al di là della verifica di alcuni vandalismi che
già ci sono stati, come la rottura a colpi di mattone di
alcuni lampioni da parte di ignoti. Scotto, purtroppo, da
pagare, perché le mamme degli idioti, come si sa, sono
sempre incinta. «Tutto procede secondo i programmi - ha
comunque annunciato Costa, e l'8 maggio si apre il parco.
Non lo si inaugura, lo si apre: da quel giorno la gente
entra». Una precisazione che potrebbe sembrare ridondante,
non fosse per le polemiche che hanno accompagnato la
richiesta del sindaco, in sede di bilancio di previsione, di
avere più fondi per le inaugurazioni bis di San Giuliano,
appunto, e della Fenice.«In ogni caso - ha aggiunto però
Costa - qualche manifestazione ci sarà». È cosa nota,
infatti, che il Comune, grazie anche ai rapporti e ai buoni
uffici della first lady, Maura Collarini, ha cercato di
aprire il parco alla grande con un concerto di Bruce
Springsteen, ma l'ipotesi è per ora tramontata e, come
scriviamo sotto, è stata sostituita da un programma più
popolare, con piccoli spettacoli, bande musicali, qualche
intermezzo classico, anche perché le piogge insistenti di
questi giorni hanno impedito all'erba di attecchire bene, e
una grande concentrazione di folla in un'unica zona del
parco avrebbe comportato il rischio di danni al terreno.
Costa ha verificato che gli immobili previsti sono tutti
disponibili, che il ponte sulla rotatoria è in via di
collaudo, che i viali fino alla Punta di San Giuliano, dove
il Magistrato alle Acque ha concluso i lavori di
marginamento, sono pronti, così come gli spogliatoi del
campo da calcio, mentre i due bar e il ristorante saranno
attrezzati per tempo. A rigore la realizzazione del
ristorante sarebbe prevista col secondo lotto dei lavori, ma
il sindaco vuole anticipare i tempi per rendere pienamente
vivibile il parco. «Metteremo in piedi - ha anticipato
Costa - una struttura provvisoria». Probabilmente sarà un
tendone.
«Il Comune - ha poi aggiunto il sindaco - metterà a
disposizione della gente 200 biciclette, e rastrelliere
sparse per il parco, che sarà attrezzato anche con panchine».
Ciò, visti anche i vandalismi già segnalati, implica una
sorveglianza giornaliera e notturna, nonché un programma di
regolari pulizie, e ieri la giunta ha deliberato di dare
alla nuova Istituzione "Il Parco", presieduta
dall'architetto Gianni Caprioglio, un contributo ad hoc. Si
è fatta la cifra di 700 mila euro, ma Costa non ha voluto
dare numeri precisi. «In realtà - ha concluso - abbiamo
deciso di dare all'Istituzione quanto le servirà».
Silvio Testa
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Ascoltando musica oppure osservando qualcuno che pittura o riesce a
far ridere. La sera invece c'è lo spettacolo vero e proprio su un palco
nella rotonda del laghetto delle garzette. Ma il vero protagonista deve
essere il parco in sè, finalmente aperto dall'8 maggio e per sempre.La
Skate Academy.
Con il bar e gli uffici informazione, la pista di pattinaggio gestita
dalla Skate Academy dove si potranno noleggiare i pattini, le biciclette
e pure un mini-tram che fa il giro in continuo dell'anello esterno,
tanto per abituare i mestrini all'idea che sta per arrivare la soluzione
ai problemi di trasporto in città.
Ma non c'è solo questo nella nuova gestione del parco di San
Giuliano. La notizia più bella è che Caprioglio è riuscito a trovare
sponsor sufficienti per coprire le spese di queste manifestazioni. E,
anzi, tra affitti e sponsor ha già incamerato sulla carta per il
prossimo anno 250 mila euro, che non è molto per la gestione del parco,
ma contribuisce a far nascere l'idea che si può far molto per far stare
in piedi questo immenso polmone verde di Mestre. Che è ancora giovane,
che non può ancora sopportare le grandi invasioni, che non è pronto al
100 per cento, ma è pur sempre la più grande opera che sia mai stata
fatta a Mestre.
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