Non è una
società in senso proprio, e gestisce un parco che, per il
pubblico, sarà aperto solo dall'8 maggio.
È forse per questo che, sull'istituzione Il Parco, che dal
1. maggio cambierà la propria ragione sociale in «Parchi
di Mestre-Bissuola e San Giuliano», la maggioranza non
sembra avere le idee chiare, dopo l'auto-bocciatura della
delibera da 331mila euro a favore dell'ente.
Un'operazione
condita da dubbi sulla titolarità dell'istituzione sul
parco di San Giuliano, ai quali il presidente Gianni
Caprioglio replica con decisione. «È un'ulteriore bordata
di calunnie - dice - evitabile se si considera che c'è una
lettera ufficiale del sindaco che affida all'istituzione Il
Parco la gestione di San Giuliano (oltre che del parco
Albanese di Bissuola, ndr).
Un atto confermato dall'indirizzo della Giunta in data 15
aprile», che dispone una variazione di bilancio a favore
dell'ente e la creazione di un apposito centro di costo nel
bilancio comunale.
Anche sull'entità delle somme - 313mila euro ai quali si
aggiunge il budget per San Giuliano - Caprioglio respinge le
accuse. «Bisogna pensare in grande, se si vuole che i
parchi funzionino bisogna metterli in rete, perché c'è da
assicurare la guardiania, la manutenzione, l'illuminazione
in un'area di 700mila metri quadrati».
La stima di tre milioni di euro, contestata dai consiglieri
che hanno bocciato la delibera, è inolte sovrastimata: «Le
spese per San Giuliano saranno coperte in parte da sponsor o
dall'affitto
del ristorante sul fronte lagunare.
Tutti argomenti sui quali sono disponibile a confrontarmi
con chiunque, in commissione, sempre che vi sia
invitato.
Non sono iscritto a nessun partito, e tengo a far sapere che
per il momento lavoro gratuitamente.
Non esiste alcuna indennità per il mio ruolo, a parte il
gettone di presenza che spetta per ogni seduta del consiglio
d'amministrazione: 85 euro lordi, gli stessi che spettano ai
consiglieri comunali».
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