Martedì,
11 Maggio 2004
IL
PRESIDENTE TRACCIA IL BILANCIO "È andata benissimo.
Ecco quel che resta da fare per il prossimo fine
settimana" |
Parcheggi,
segnaletica e ristorante |
Mestre
(e.t.)
Prima i parcheggi. Prima ancora i cartelli. Perché il primo
weekend di apertura del parco di San Giuliano
è andato "strabene", dicono sia l'architetto Gianni
Caprioglio, presidente dell'Istituzione Il parco, sia Antonio di
Mambro, che è il progettista del più grande parco d'Europa, ma
ci sono due "nei".
Uno
è proprio quello della segnaletica.
L'altro
i parcheggi.
Il
park di punta San Giuliano ,
quello dell'Asm, è rimasto praticamente vuoto perché le migliaia
di "terrafermieri" che sono andati in macchina al parco
hanno comunque parcheggiato vicino alla porta nord e cioè a viale
San Marco. "Io lo sapevo che bisognava spostare il
distributore di benzina e fare più parcheggi lì" - sbotta
Di Mambro.
Perchè
l'entrata naturale al parco è proprio nella zona del ponte.
L'attenzione viene attirata proprio dal ponte ciclopedonale e
tutti tentano di fermarsi il più vicino possibile. Per sabato
prossimo dovrebbe essere pronto anche l'altro parcheggio, sempre
vicino al distributore, ma non basterà.
Ecco
perchè, secondo l'ingegner Paolo Monni, che coordina gli
interventi al parco per conto del Comune, bisogna fare rapidamente
la segnaletica che dirotti le macchine verso punta San Giuliano
e il parcheggio Asm.
E
Caprioglio, Di Mambro e Monni, ieri mattina hanno discusso anche
della segnaletica interna al parco. Le migliaia di persone che
hanno festeggiato l'apertura definitiva di San Giuliano
, si sono rese conto che è immenso e che farlo a piedi è una
bella impresa. Siccome è piatto sembra tutto vicino - anche il
campanile di San Marco - ma i suoi 74 ettari si fanno sentire
nelle gambe.
E
siccome prima di settembre il piccolo tram interno regalato dall'Actv
non arriverà, meglio mettere cartelli che chiariscano bene dove
uno si trova e che cosa lo aspetta. "E ovviamente
potenzieremo il meccanismo delle biciclette a noleggio - spiega
Caprioglio - Ne arriveranno altre 30, da bambino, e dunque saranno
in tutto 230. Tra l'altro l'offerta libera ha portato all'incasso
di 240 euro e vuol dire che le bici sono state gettonatissime.
Ma
sono state vendute anche 200 magliette con il logo del parco e
adesso arriverà tutto il resto - cuscino per sedersi sull'erba,
materassino arrotolabile in gommapiuma, borsa, bandana e poi in
autunno felpe e cappellini. Insomma Caprioglio è contento per il
battesimo del fuoco di sabato e domenica e vuole ringraziare tutti
quelli che hanno lavorato alla buona riuscita. Per primo Ugo Zanon,
che dovrebbe gestire il ristorante in punta San Giuliano
, il quale ha offerto il rinfresco con i salumi di Bonazza, i
manicaretti della moglie e fiumi di vino per bagnare il
"gargarozzo" di chi è andato al parco. Da segnalare -
dice ancora Caprioglio - l'assoluta assenza di vandalismi ed è un
buon inizio.
Intanto
l'architetto Di Mambro sta progettando il polo nautico, ovvero la
grande scommessa del ritorno dei mestrini alla laguna. E il
ristorante bocciato? "Per tagliare la testa al toro e mettere
nero su bianco che il tendone è assolutamente provvisorio,
proporrò che venga inserito all'interno del progetto del polo
nautico. Così sarà chiaro che il tendono è provvisorio, visto
che sopra ci costruiamo il polo nautico. Non solo, metteremo nero
su bianco che lo costruiremo per primo e così il tendone potrà
essere abbattuto".
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Tocco
d'artista
Tre fotografi,
Alberto Bevilacqua, Samuele Galeotti e Paolo Monello stanno già
"scattando" al parco. Il loro compito è di costruire il
libro "Gente del parco" che l'Istituzione ha
commissionato proprio per celebrare, con tre fotografi di fama,
questa grande opera, che non ha uguali in Europa. Nel frattempo si
sta lavorando alla prima installazione artistica. Sarà un'opera
di Luigi Gardenal e verrà collocata all'ingresso della porta
nord. Si tratta di tre gabbie della Capitalferro di Chioggia, in
tutto simili a quelle che vengono utilizzate per le fondamenta del
nuovo ospedale di Mestre. Sopra la scritta al neon: "Mestre,
un futuro in grande". L'idea, infatti, è che il parco di San
Giuliano rappresenti assieme
all'ospedale una delle grandi opere, strategiche, che cambiano la
città. |
PUNTA
SAN GIULIANO |
La
Voga Veneta conquista più di 250 studenti |
Mestre
È
stato un weekend entusiasmante per i giovani delle scuole
veneziane coinvolti nelle attività della Voga Veneta di San Giuliano.
Sabato
pomeriggio erano più di 250 nello spazio acqueo antistante Punta
San Giuliano impegnati nella
gara di Orienteering in mascareta e nella regata in caorlina.
Vi
hanno partecipato gli studenti di tutti gli istituti superiori e
le manifestazioni sono state programmate dal progetto "Sport,
Natura e Storia" coordinato da Oddino Franceschini,
presidente di Up Sport Veneto in collaborazione con Voga Veneta
Mestre, Canottieri Mestre e Canoa Club Mestre, e patrocinato da
Comune e Provincia di Venezia e dalla Regione. Ecco i vincitori
delle gare:
Gara
di Orienteering: 1. Zuccante, Da Ponte Da Ponte, poppiere Bullo-
Canottieri Mestre; 2. Pacinotti Milioli, Baldan Poppiere Bon Voga
Veneta Mestre; 3. Zuccante Dei Rossi - Massaro poppiere Dei
MaddalenaVoga Veneta Mestre.Regata studentesse in Caorlina: 1.
Gramsci canarin Ballarin- Marzola- Romanello- Aidone- Ghedin
poppiere Martuscello Voga Veneta; 2. Franchetti arancio Bozza
Zanata Barbiero Seno Bergamo poppiere Scarpa Voga Veneta; 3. Morin
rosso Basile - Broccardo Buranello Cossaro Marinello poppiere
Vianello Canottieri.
Altra
regata anche domenica, subito dopo quella dei campioni: si tratta
della tradizionale regata interistituti di Mestre che si è svolta
sempre nello spazio acqueo davanti al Parco di S. Giuliano
.
Hanno
premiato gli studenti l'assessore alla Cultura e al Turismo
Armando Peres, il vicesindaco Michele Mognato e il prof. Oddino
Franceschini. Hanno collaborato gli istruttori della Voga Veneta
Mestre e della Canottieri Mestre. In bandiera gli istituti: 1.
Zuccante (Da Ponte G., Da Ponte P., Trevisan, Vianello, Girotto,
poppiere Busetto); 2. Foscari-Massari (Barbini, Chinellato,Giuriato,
Pomeo, Visnadi, poppiere Vianello); 3. Zuccante (Zennaro A., De
Rossi, Massaro, Cecchinato, Malgarotto, poppiere Todesco); 4.
Morin (Castellan, Manente, Natural, Franceschin, Borghetti,
poppiere Granzotto); 5. Morin, 6. Bruno, 7. Franchetti, 8.
Pacinotti, 9. Stefanini, 10. Gramsci.
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SICUREZZA
Per difendere le strutture e larea del parco da probabili
vandalismi e dai malintenzionati |
Quattro
guardie giurate dalle 20 alle 7 |
Mestre
E con il nuovo parco emergono immediati i problemi legati alla
sicurezza. E per questo sono stati arruolate quattro guardie
giurate della Vigile San Marco, per sette mesi per un importo di
260 mila euro, che opereranno dalle 20 alle 7. Ma già l'altro
giorno, invece, alcuni frequentatori del parco hanno dovuto far i
conti con la microcriminalità. Quella più fastidiosa e che ti
lascia senza parole dopo aver scoperto che qualcuno ti ha
letteralmente mandato in frantumi il finestrino per rubare
qualcosa all'interno dell'abitacolo. É accaduto proprio domenica
pomeriggio a tre ragazze che avevano lasciato la loro auto al
parcheggio del Parco di San Giuliano
. Neanche il tempo di andare a fare una passeggiatina per il nuovo
«polmone verde» della città che si sono viste sgraffignare le
borsette che un po' inavvertitamente avevano lasciato all'interno
dell'auto.
I ladri, approfittando degli ampi spazi e della confusione per
il massiccio afflusso nella zona, sono riusciti ad appropriarsi di
tre borsette contenenti documenti, carte di credito e un paio di
banconote di euro. E proprio in conseguenza di questo episodio,
emergono comunque i problemi legati non tanto alla sorveglianza di
un'area molto ampia e di difficile controllo. A questo,
ovviamente, suppliscono le nuove forze messe in campo dalla
Polizia municipale che ha "battezzato" nei giorni scorsi
proprio la "Polizia del Parco". Dal canto suo Questura e
Carabinieri fanno sapere che il Parco di San Giuliano
sarà considerato alla stregua degli altri parchi cittadini.
Quindi controlli discreti, presenza di Volanti quando necessario,
soprattutto per l'identificazione di persone sospette e, nei casi
più importanti, in presenza di sagre, feste e fiere, non può
essere esclusa nemmeno la presenza della Stazione mobile dei
Carabinieri di Venezia.
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LE
CRITICHE Il Consigliere di quartiere di An, Giovanni
Gastaldi: "È bello, ma ancora allinizio" |
Era
meglio finirlo prima di inaugurarlo |
Mestre
"Sabato
non ho saputo resistere ed ho approfittato dell'ultima ora di luce
per "perdermi" in modo solitario nel nuovo parco di San Giuliano
. Oggi l'opera si apre sotto i nostri occhi in modo meraviglioso:
74 ettari di verde, il tempo darà aspetto rigoglioso e maestoso a
frassini, aceri, pioppi e querce...allora il parco raggiungerà
l'apice. Mi sono tuttavia meravigliato nel constatare che l'opera
sia assolutamente incompiuta" - dice Giovanni Gastaldi,
consigliere di quartiere di Alleanza Nazionale a Mestre centro,
che non si riferisce ai futuri lotti "Campalto","ex
Pili","forte Marghera" e "polo nautico",
al momento non cominciati, ma alla parte di parco
inaugurata."Ampie zone, fra cui la più vasta è la collina
panoramica o "dei veleni" (addirittura recintata),
mancano completamente di manto erboso. Guardando con occhio
attento si vedono ai piedi degli alberi e al margine delle vie
pedonali interne i più svariati materiali di risulta: cocci
d'ogni genere,tubi che affiorano dal terreno in gran quantità,guanti
da manovale incastonati nel fango... a questo si aggiungono un
numero non proprio esiguo di alberi morti non sostituiti e i
lampioni che per buoni due terzi non sono dipinti ma lasciati al
grezzo. E'possibile inaugurare qualcosa che non è chiaramente
terminato e soprattutto non è agibile?" - si chiede
Gastaldi. "Perché la smania di mostrarsi bravi in periodo di
campagna elettorale deve sempre avere la precedenza a discapito
sul risultato ottimale di un'opera?"Il rischio - secondo
Gastaldi - è davanti agli occhi di tutti: rendere definitivo
qualcosa di provvisorio. Sarebbe stato meglio aspettare, terminare
i lavori con calma anche nei piccoli particolari; aspettare che
l'erba attecchisse in modo efficace prima che gioiosi bambini
provassero con le loro fiammanti biciclette improbabili
"fuori pista" lasciando nel soffice e non assestato
terreno solchi profondi quattro dita con buona pace di chi ha
steso compost e seminato l'erba in modo impeccabile".
Non
finisce qui il ragionamento di Gastaldi che si chiede come mai
"dove sorgeva il boschetto di rotonda San Giuliano
, radicalmente eliminato per esigenze tecniche durante la
costruzione del ponte ciclopedonale, non si è ripiantumato nulla
e si è lasciato un campo nemmeno dissodato? Si avrà ancora il
tempo e soprattutto la voglia di fare quei lavori che fanno la
sostanziale differenza tra opere nuove e non?"
Insomma,
il consigliere si chiede: "Perché con "labor limae"
non si è saputo curare nei minimi particolari tutto? Arrivederci
alla prossima inaugurazione..." |
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