Si
porteranno il cibo in barca per non rischiare di arrivare al
canale di Cannaregio quando gli stand allestiti dall'Aepe
hanno finito le specialità veneziane. Armati di vino e di
bigoli in salsa, i soci delle remiere veneziane scenderanno
in Canal Grande per la tradizionale vogada in maschera in un
ritrovo organizzato con il sostegno dell'assessorato al
Turismo, ma che non avrà nulla a che vedere con la festa
sulla fondamenta del canal di Cannaregio sponsorizzata dall'Aepe.«Ci
ritroveremo domenica alle 15 davanti a Ca' Giustinian -
spiega il presidente del Coordinamento delle Remiere, Giovanni
Giusto
- per un evento che abbiamo voluto chiamare "Festa dei
Veneziani".
Negli anni scorsi ci siamo sentiti un po' usati come
attrazione per i turisti.
Dopo aver vogato in maschera per tutto il Canal Grande da
protagonisti, non avevamo neppure la consolazione di un
piatto di pasta e fagioli. I turisti, misti a qualche
veneziano, avevano già mangiato tutto il cibo disponibile.
Quest'anno
arriveremo comunque al Canale di Cannaregio dove saranno
allestiti gli stand gastronomici, ma la nostra "Festa
dei veneziani" non avrà nulla a che fare con quella
dell'Aepe».
Insomma i veneziani non saranno più figuranti, ma
protagonisti di un evento aperto a chiunque abbia una barca
a remi: «La partenza del nostro ritrovo - continua Giusto -
è prevista per le 15.30 davanti alla basilica della Salute.
Vogheremo "a contraria" sul Canal Grande dietro la
peata della Riviera del Brenta che avrà la funzione di
palcoscenico sull'acqua. Faremo delle soste all'Accademia,
in riva del Vin e del Carbon, e in campo dell'Erbaria a
Rialto in modo da coinvolgere i veneziani a terra. Ad ogni
sosta distribuiremo frittelle e vin bianco. L'arrivo al
canal di Cannaregio è previsto per le 16.30».
La "Festa dei veneziani" darà il via a una serie
di iniziative ideate dal mondo delle remiere per il
carnevale 2006.
Giovedì
23 febbraio al ponte delle Guglie
(alle 17), si svolgerà la festa di Carnevale promossa dalla
Remiera
Serenissima
e patrocinata dal Comune. Dopo una breve vogada dal cantiere
di Sant'Alvise fino al ponte delle Guglie, i soci
dell'associazione Punta San Giobbe scenderanno a terra per
inaugurare una gondola costruita dal maestro d'ascia
buranello Roberto De Rossi e per consegnare il "Premio
Serenissima" a Gloria Rogliani e Debora Scarpa
vincitrici della Regata Storica 2005.
Domenica
26 febbraio,
invece, sarà la volta delle tradizionali regate organizzate
dall'Associazione Settemari
che vedranno sfidarsi in Canal Grande numerosi equipaggi dei
club di voga. A seguire ci sarà la tradizionale festa di
fine regata.
Sempre l'ultima
domenica di carnevale
si vogherà in maschera anche a Burano dove i soci della
Vogaepara hanno programmato una gara su mascarete riservata
ai campioni. Alla fine della gara avrà luogo una festa
campestre con pasta e fagioli, frittelle e "vin
bon".
Francesca
Scarpa
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IL
CORTEO DELLE REMIERE |
Cannaregio,
festa davvero veneziana |
Una
cinquantina di barche tra canti e
brindisi. «Ma il prossimo anno vogliamo
i fuochi artificiali» |
La
prima domenica di carnevale ha parlato
veneziano grazie al Coordinamento
delle remiere
e ai cicchetti distribuiti dall'Aepe
sulle fondamenta del rio di Cannaregio.
Il ritrovo sull'acqua delle remiere
veneziane, denominato "Festa dei
Veneziani", ha preso il via verso
le 15.30 davanti alla basilica della
Salute.
Un colorato sciame di circa una
cinquantina di barche a remi ha seguito
il percorso del Canal Grande fermandosi
al ponte dell'Accademia (dove
l'assessore al Turismo Augusto Salvadori,
sporgendosi dal balcone del suo
appartamento sul Canal Grande, ha
intonato l'Inno a San Marco insieme ai
musicanti a bordo della peata del G.S.
Riviera del Brenta e a tutti gli altri
vogatori), al ponte di Rialto e all'Erbaria.
«Quest'anno
- ha commentato Giovanni
Giusto,
presidente del Coordinamento delle
Remiere - siamo riusciti ad organizzare
una festa riservata ai veneziani che si
è svolta interamente sull'acqua.
La peata
del Gruppo Sportivo Riviera del Brenta
ha svolto le funzioni di palcoscenico
ospitando musicisti e giocolieri. E'
stato emozionante intonare canzoni
veneziane come Pope e Inno a San Marco.
Siamo riusciti anche a coordinarci con i
banchetti dell'Aepe che, per la prima
volta in tanti anni, hanno aspettato il
nostro arrivo. Per il carnevale 2007
dobbiamo puntare a riottenere i fuochi
artificiali che fino a tre anni fa
segnavano la fine di questa festa».
La
vogada in maschera si è conclusa con il
passaggio delle barche a remi sul canale
di Cannaregio, dove aspettavano molti
veneziani e più di qualche turista
armato delle onnipresenti videocamere e
macchine fotografiche.
Poco dopo il passaggio del corteo si è
dato il via alla festa organizzata dall'Aepe.
Sono quindi stati aperti i dieci stand
gastronomici posti sulle rive del canal
di Cannaregio che hanno distribuito -
del tutto gratuitamente - specialità
veneziane a volontà (pasta e fagioli,
bigoli in salsa, seppie in umido con
polenta, folpetti e altro) offerte da 50
ristoranti del centro storico e
frittelle preparate dagli Antichi
Pasticceri Veneziani. Oltre al cibo, non
sono mancate altre attrazioni
carnevalesche come il mangiafuoco e i
clown del gruppo I Malucchi Balucchi
(offerti dai negozianti della Lista di
Spagna), insieme alle poesie e alle
canzoni di Renato Toller (autore della
famosa canzone veneziana Saor) e di
Tiziana Turchetto. «Vedere tanti
veneziani sulle rive del canal di
Cannaregio - ha detto Gino Puntar,
consigliere dell'Aepe - ripaga di tutti
gli sforzi messi nell'organizzazione
dell'evento. Siamo felici di essere
finalmente riusciti a coordinarci con il
corteo delle remiere . E' mancata,
però, la ciliegina sulla torta: i
fuochi artificiali che per anni hanno
messo la parola fine a questa
manifestazione. Vorrà dire che per il
prossimo carnevale faremo di tutto per
ridare a Cannaregio i suoi fuochi di
carnevale».
Francesca Scarpa
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