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Una notizia apparentemente buona. Gli stanziamenti per il Polo Nautico ci sono, ora bisogna vedere se il Polo Nautico sarà negli interessi dei cittadini o della finanziaria dei Benetton... [vedi art. del 18.10.2005 ]

                                                                                                              by Revi

Venerdì, 21 Ottobre 2005
La sublagunare sparisce dai progetti del Comune.
Approvato il piano triennale delle opere pubbliche
   
La sublagunare sparisce dai progetti del Comune. La giunta, infatti, ha approvato ieri il Piano triennale delle opere pubbliche, e la metropolitana da Tessera alla Fondamente Nuove non c'è più. «Del resto, con che soldi dovremmo farla»? ha spiegato il vicesindaco, Michele Vianello, riferendosi ai tagli della Finanziaria e al mancato rifinanziamento della legge speciale, ma soprattutto al fatto che gli annunci di copertura della quota di spesa a carico dello Stato (il 56,4 per cento di 343 milioni di euro) si sono finora rivelati mere promesse. «Esiste solo una delibera del Cipe che dichiara l'opera finanziabile - ha sottolineato al riguardo il vicesindaco - e che prenota i fondi, ma stanziamenti in Finanziaria non ve ne sono mai stati».

La spiegazione, insomma, sarebbe meramente tecnica, anche se Comune e Provincia hanno recentissimamente bocciato il progetto presentato nel 2003 dall'Associazione temporanea di imprese capitanata dall'Actv (ne fanno parte Bnl, Mantovani, Sacaim, Arsenale Venezia Spa, Metropolitana milanese, Studio Altieri, Net Engineering, Save Engineering), concordando con la Camera di Commercio una diplomatica "pausa di riflessione". Resta il fatto che il Comune avrebbe comunque potuto inserire l'opera tra quelle realizzabili in finanza di progetto, ma del tubo sotto la laguna non c'è traccia neppure in questo elenco.

Nell'elenco, infatti, ci sono 8 opere, e alcune di queste sono medio - piccole, a testimonianza che in giunta hanno grattato il fondo del barile, e che diversi progetti, un tempo interamente finanziati con la legge speciale, rischiano di restare sulla carta. Gli interventi da realizzare in project financing, dunque, sono i seguenti: restauro Scuola grande della Misericordia, restauro ex cinema Rossini, Osteria Nardi a Sant'Erasmo, Isola della Certosa, Palazzo del Cinema, Cimitero Dese, Cimitero Marghera, Piscina di Favaro Veneto. Come un privato possa guadagnare realizzando e gestendo un cimitero resta un mistero, ma Vianello ostenta sicurezza. «Ci sono - ha detto - diversi imprenditori che si sono detti interessati alle nostre proposte».

Come si è già anticipato ieri, su Venezia il Piano, interamente finanziato dalla legge speciale, prevede sostanzialmente solo manutenzioni, con una spesa di 43 milioni di euro (cui aggiungere 10 milioni di euro per il completamento delle ex Conterie a Murano con fondi Cer e 10 milioni di euro per il risanamento dei canali del Lido).

Per la Terraferma il piano prevede una spesa di 28 milioni di euro di fondi ordinari, che dovrebbero derivare dalla vendita di un immobile di pregio in Venezia (si parla della cessione al Casinò di Ca' Vendramin Calergi). Anche in questo caso si tratta soprattutto di manutenzioni con alcune significative eccezioni come la costruzione del nuovo canile, il completamento dei parcheggi scambiatori, la realizzazione di piste ciclabili e by pass stradali.
   
Il Polo nautico del Parco di San Giuliano avrà 1 milione di euro di legge speciale per l'avvio dei lavori nel 2006, che poi proseguiranno con un finanziamento ordinario di 10 milioni di euro nel 2007 e di 12 milioni di euro nel 2008.

Intanto gli annunci dei tagli dei contributi per i restauri e di aumenti di plateatici e ticket sui lancioni Gran Turismo hanno provocato le prime reazioni. «I provvedimenti danneggiano le imprese artigiane già in crisi per la stagnazione, Venezia è un'isola e chiederemo all'Europa una deroga per gli aiuti di Stato», ha commentato il segretario della Confartigianato, Gianni De Checchi; «si rischia di uccidere il turismo», ha sostenuto il presidente dell'Ascom, Roberto Magliocco, «non siamo d'accordo su di un aumento indiscriminato dei plateatici», ha aggiunto il segretario provinciale della Confesercenti, Maurizio Franceschi. Il presidente provinciale della Confesercenti, Pier Giovanni Brunetta, intanto, ha ottenuto l'impegno di Vianello ad esentare dall'aumento dei plateatici i mercati storici, come Rialto e rio terà San Leonardo.

Silvio Testa