La sublagunare sparisce dai progetti del Comune. La
giunta, infatti, ha approvato ieri il Piano triennale
delle opere pubbliche, e la metropolitana da Tessera alla
Fondamente Nuove non c'è più. «Del resto, con che soldi
dovremmo farla»? ha spiegato il vicesindaco, Michele
Vianello, riferendosi ai tagli della Finanziaria e al
mancato rifinanziamento della legge speciale, ma
soprattutto al fatto che gli annunci di copertura della
quota di spesa a carico dello Stato (il 56,4 per cento di
343 milioni di euro) si sono finora rivelati mere
promesse. «Esiste solo una delibera del Cipe che dichiara
l'opera finanziabile - ha sottolineato al riguardo il
vicesindaco - e che prenota i fondi, ma stanziamenti in
Finanziaria non ve ne sono mai stati».
La spiegazione, insomma,
sarebbe meramente tecnica, anche se Comune e Provincia
hanno recentissimamente bocciato il progetto presentato
nel 2003 dall'Associazione temporanea di imprese
capitanata dall'Actv (ne fanno parte Bnl, Mantovani,
Sacaim, Arsenale Venezia Spa, Metropolitana milanese,
Studio Altieri, Net Engineering, Save Engineering),
concordando con la Camera di Commercio una diplomatica
"pausa di riflessione". Resta il fatto che il
Comune avrebbe comunque potuto inserire l'opera tra quelle
realizzabili in finanza di progetto, ma del tubo sotto la
laguna non c'è traccia neppure in questo elenco.
Nell'elenco, infatti, ci
sono 8 opere, e alcune di queste sono medio - piccole, a
testimonianza che in giunta hanno grattato il fondo del
barile, e che diversi progetti, un tempo interamente
finanziati con la legge speciale, rischiano di restare
sulla carta. Gli interventi da realizzare in project
financing, dunque, sono i seguenti: restauro Scuola grande
della Misericordia, restauro ex cinema Rossini, Osteria
Nardi a Sant'Erasmo, Isola della Certosa, Palazzo del
Cinema, Cimitero Dese, Cimitero Marghera, Piscina di
Favaro Veneto. Come un privato possa guadagnare
realizzando e gestendo un cimitero resta un mistero, ma
Vianello ostenta sicurezza. «Ci sono - ha detto - diversi
imprenditori che si sono detti interessati alle nostre
proposte».
Come si è già
anticipato ieri, su Venezia il Piano, interamente
finanziato dalla legge speciale, prevede sostanzialmente
solo manutenzioni, con una spesa di 43 milioni di euro
(cui aggiungere 10 milioni di euro per il completamento
delle ex Conterie a Murano con fondi Cer e 10 milioni di
euro per il risanamento dei canali del Lido).
Per la Terraferma il
piano prevede una spesa di 28 milioni di euro di fondi
ordinari, che dovrebbero derivare dalla vendita di un
immobile di pregio in Venezia (si parla della cessione al
Casinò di Ca' Vendramin Calergi). Anche in questo caso si
tratta soprattutto di manutenzioni con alcune
significative eccezioni come la costruzione del nuovo
canile, il completamento dei parcheggi scambiatori, la
realizzazione di piste ciclabili e by pass stradali.
Il Polo nautico del Parco di San Giuliano avrà 1 milione
di euro di legge speciale per l'avvio dei lavori nel 2006,
che poi proseguiranno con un finanziamento ordinario di 10
milioni di euro nel 2007 e di 12 milioni di euro nel 2008.
Intanto gli annunci dei
tagli dei contributi per i restauri e di aumenti di
plateatici e ticket sui lancioni Gran Turismo hanno
provocato le prime reazioni. «I provvedimenti danneggiano
le imprese artigiane già in crisi per la stagnazione,
Venezia è un'isola e chiederemo all'Europa una deroga per
gli aiuti di Stato», ha commentato il segretario della
Confartigianato, Gianni De Checchi; «si rischia di
uccidere il turismo», ha sostenuto il presidente dell'Ascom,
Roberto Magliocco, «non siamo d'accordo su di un aumento
indiscriminato dei plateatici», ha aggiunto il segretario
provinciale della Confesercenti, Maurizio Franceschi. Il
presidente provinciale della Confesercenti, Pier Giovanni
Brunetta, intanto, ha ottenuto l'impegno di Vianello ad
esentare dall'aumento dei plateatici i mercati storici,
come Rialto e rio terà San Leonardo.
Silvio Testa
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