Doveva
essere un ordine del giorno, un documento da
presentare ieri pomeriggio in consiglio comunale e
da discutere subito. Immediatamente.
Alla fine - non volendo sfiduciare il
vicesindaco Michele Vianello - si è ripiegato su
una interpellanza, presentata ieri ma che sarà
discussa chissà quando.
Il documento, in ogni caso,
c'è.
E, a leggerlo attentamente, non può
propriamente definirsi "interpellanza",
dal momento che non compaiono domande, ma solo
critiche e richieste.
La prima:
«Sospendere la variante urbanistica disposta dal
commissario al moto ondoso sul Parco di Giuliano ».
La seconda:
«Rendere noto al consiglio comunale i dettagli del
progetto che ha richiesto la variante suddetta».
Insomma, non è una sfiducia del vicesindaco, ma
resta comunque un atto politico pesante: Ds (tutti i
Ds, anche gli ex "disgiunti"), Margherita,
Udeur e pure la Lista Salvadori chiedono al sindaco
Cacciari che su San Giuliano in pratica si faccia
retromarcia, che venga «sospesa» la variante
decisa da Vianello.
Primo
firmatario dell'interrogazione è Claudio Borghello
della Margherita.
A seguire Felice Casson. Quindi i diessini
Bruno Filippini, Roberto Turetta,
Maurizio Baratello. Poi altri margheriti:
Carlo Pagan, Giorgio Chinellato,
Fabiano Turetta, Paolino D'Anna.
Ancora: Fabio Toffanin e Giovanni Azzoni
dei Cittadini in Comune. Diego Turchetto
della Lista Salvadori.
E Giacomo Guzzo dell'Udeur.
Insomma,
quasi la maggioranza al completo. La critica è
pesante, perché «solo
dalla stampa si è venuti a conoscenza di una
variante urbanistica adottata con atto deliberativo
del commissario al moto ondoso, la quale modifica il
masterplan del parco di San Giuliano e trasforma il
tratto di punta San Giuliano a favore della
permanenza di attività produttive»,
senza contare che «non
c'è stato né confronto né dibattito».
Un
attacco al vicesindaco?
Michele Vianello, in realtà, ieri non ha potuto
sentirsi isolato: dalla sua parte si sono
fisicamente schierati i trasportatori di San
Giuliano, arrivati a Ca' Farsetti con le barche, con
i cartelli e pure con una petizione a difesa della
variante.
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