Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

 home  >  Laguna e città Contesto Archeo Per acque... da San Giuliano all'antica Altino

La scoperta é epocale, e per i veneziani é la fotografia delle proprie radici.
Paleoveneta, romana, quindi sommersa dai fanghi di fiumi e paludi, così come la coeva Pompei, di simili dimensioni, fu sommersa dalla cenere del Vesuvio.
Se la Basilica di San Marco a Venezia dista 10 Km da P.zza Ferretto, cuore di Mestre (oggi il più popolato centro del "Comune di Venezia") la basilica di Altino ne dista 13, solo tre in più. Queste distanze riassumono l'eccezionale valore del nostro territorio, che in ridotti spazi metropolitani presenta straordinarietà, archeologiche, storiche e ambientali, in buona parte ancora da scoprire e valorizzare.
In questo territorio, oltre 3.000 anni fa, le acque dei fiumi e della laguna permisero la vita e lo sviluppo di una delle più particolari vicende della storia dell'umanità.


  Il Gazzettino Venerdi 31 Luglio 2009


ARCHEOLOGIA

La prima foto di Altino, 
la vecchia Venezia

Una ricerca durata 15 anni, coordinata da uno studioso dell’Università di Padova

Svelato il volto segreto dell’antica Altino

di Daniela Boresi


La prima soddisfazione è senza dubbio quella di aver dato un "volto" all’Altino dell’età pre-romanica. 
Una fisionomia vera, con tanto di "mappa" che ne traccia vie, teatri, insediamenti urbani. 
Sembra quasi una città vissuta, abbandonata solo per qualche istante, ma viva e pulsante.
  
Ma tra le righe la vera soddisfazione è soprattutto un’altra. Il giovanissimo quartetto padovano di ricercatori è riuscito a conquistare le prestigiose pagine di "Scienze".

      

Una cosa mica da poco, visto che la maggio r p arte dell’universo degli scienziati farebbe carte false per arrivare a pubblicare sulla prestigiosa rivist a a mericana che concede i suoi spazi solo a coloro che davvero se lo meritano.
  

Del resto la scoperta, alla quale per 15 anni hanno lavorato numerosi scienziati, è oltre che di grande valore scientifico, anche alquanto suggestiva. Grazie al telerilevamento, che consente di ricavare informazioni sull ' ambiente e su oggetti posti a distanza mediante misure della radiazione elettromagnetica, l’Altino nascosta all’occhio umano per migliaia di anni è stata ricostruita con la massima dovizia di particolari. 
C’è proprio tutto: l’istantanea finale di una città non certo piccola e dalla posizione strategica, che gli abitanti hanno abbandonato per costruire Venezia. 

Che la "mamma della città lagunare" fosse tutta celata sotto poco più di qualche metro di terriccio, lo si sapeva, m a a desso che gli studi sono conclusi, l’immagine complessiva è stata ricostruita in digitale nei dettagli più reconditi. «L’approfondimento ci ha dato ottimi risultati - spiega Paolo Mozzi, del Dipartimento di Geografia dell’Università di Padova, coordinatore della ricerca, alla quale ha partecipato anche Andrea Ninfo che all’epoca dell’inizio dello studio era un giovanissimo dottorando - Che Altino fosse un importante insediamento nell’era pre romanic a g ià lo si sapeva, ma con questi ultimi rilevamenti e con la ricostruzione siamo riusciti a dare una vera fisionomia a quanto giace nel sottosuolo senza intaccare il patrimonio».
  

C’è proprio tutto, l’antenata di Venezia, appare con una chiarezza sorprendente: dai ponti ai canali, alle mura al teatro al foro, sembra proprio un immenso e precisissimo plastico dei giorni nostri. Così vero da lasciare stupiti. «Adesso dobbiamo verificare quanto di queste strutture rimane nel sottosuolo, si verificheranno con più precisione gli assetti e si faranno degli approfondimenti che ci aiuteranno a capire ancor meglio l’intero sistema», spiega Mozzi.
  

Ed è con un pizzico di orgoglio che la Regione commenta la notizia. «Questo progetto, che per la Regione è stato seguito dalla dottoressa Clara Peranetti ha trovato nel Dipartimento di Geografia dell ' Università di Padova e nel professor Paolo Mozzi l'indispensabile riferimento scientifico. - sottolinea il portavoce del presidente, Franco Miracco - É con enorme emozione che si possono ormai osservare delle immagini in alto dettaglio. 
Nelle prossime settimane sarà cura della Regione del Veneto, della Soprintendenza dei Beni Archeologici del Veneto e dell ' Università di Padova illustrare un progetto archeologico, storico e museale di enorme interesse e che potrà avere significative ricadute nei termini di un autentico turismo culturale».
  

      Daniela Boresi

 

 

Science 31 July 2009:
Vol. 325. no. 5940, p. 577
DOI: 10.1126/science.1174206

BREVIA

The Map of Altinum, Ancestor of Venice

Andrea Ninfo,* Alessandro Fontana, 
Paolo Mozzi,
 Francesco Ferrarese
Processing and interpretation of July 2007 digital visible and near-infrared aerial photographs, coupled by a digital terrain model, has allowed for detailed reconstruction of the topographyand the paleoenvironmental setting of the Roman city of Altinum, shedding new light on the far origins of Venice. Images were taken during severe dry conditions, which stressed the maize and soy crops. The city walls and doors, the street network, dwellings, theaters, amphitheater, forum, emporia, basilica, and a complex network of rivers and canals have been mapped.
Department of Geography, Padua University, 35123 Padua, Italy.

* To whom correspondence should be addressed. E-mail: andrea.ninfo@unipd.it

 

 

 

 


                                                                           byRevi 21.9.2009