Il Gazzettino Venerdi
31 Luglio 2009
ARCHEOLOGIA
La
prima foto di Altino,
la vecchia Venezia
Una ricerca durata 15 anni, coordinata da uno studioso
dell’Università di Padova
Svelato
il volto segreto dell’antica Altino
di Daniela Boresi
La
prima soddisfazione è senza dubbio quella di aver dato un
"volto" all’Altino dell’età pre-romanica.
Una fisionomia vera, con tanto di "mappa" che ne
traccia vie, teatri, insediamenti urbani.
Sembra quasi una città vissuta, abbandonata solo per qualche
istante, ma
viva e pulsante.
Ma tra le righe la vera soddisfazione è soprattutto un’altra.
Il giovanissimo quartetto padovano di ricercatori è riuscito a
conquistare le prestigiose pagine di "Scienze".
Una cosa mica da poco, visto che
la maggio
r p
arte dell’universo degli scienziati farebbe carte false per
arrivare a pubblicare sulla prestigiosa rivist
a a
mericana che concede i suoi spazi solo a coloro che davvero se
lo meritano.
Del resto la scoperta, alla quale
per 15 anni hanno lavorato numerosi scienziati, è oltre che di
grande valore scientifico, anche alquanto suggestiva. Grazie al
telerilevamento, che consente di ricavare informazioni sull
'
ambiente e su oggetti posti a distanza mediante misure della
radiazione elettromagnetica, l’Altino nascosta all’occhio umano per migliaia di anni è stata ricostruita con
la massima dovizia di particolari.
C’è proprio tutto:
l’istantanea finale di una città non certo piccola e dalla
posizione strategica, che gli abitanti hanno abbandonato per costruire Venezia.
Che la "mamma della città lagunare"
fosse tutta celata sotto poco più di qualche metro di
terriccio, lo si sapeva, m
a a
desso che gli studi sono conclusi, l’immagine complessiva è
stata ricostruita in digitale nei dettagli più reconditi. «L’approfondimento
ci ha dato ottimi risultati - spiega Paolo Mozzi, del
Dipartimento di Geografia dell’Università di Padova,
coordinatore della ricerca, alla quale ha partecipato anche
Andrea Ninfo che all’epoca dell’inizio dello studio era un
giovanissimo dottorando - Che Altino fosse un importante
insediamento nell’era pre romanic
a g
ià lo si sapeva, ma con questi ultimi rilevamenti e con la
ricostruzione siamo riusciti
a dare
una vera fisionomia a
quanto giace nel sottosuolo senza intaccare il patrimonio».
C’è proprio tutto, l’antenata di Venezia, appare con una
chiarezza sorprendente: dai ponti ai canali, alle mura al teatro al foro, sembra proprio un immenso e precisissimo
plastico dei giorni nostri. Così vero da lasciare stupiti. «Adesso
dobbiamo verificare quanto di queste strutture rimane nel
sottosuolo, si verificheranno con più precisione gli assetti e
si faranno degli approfondimenti che ci aiuteranno a capire
ancor meglio l’intero sistema», spiega Mozzi.
Ed
è con un pizzico di orgoglio che la Regione commenta la
notizia. «Questo progetto, che per la Regione è stato seguito
dalla dottoressa Clara Peranetti ha trovato nel Dipartimento di
Geografia dell
'
Università
di Padova e nel
professor Paolo Mozzi l'indispensabile riferimento scientifico. - sottolinea il
portavoce del presidente, Franco Miracco - É con enorme
emozione che si possono ormai osservare delle immagini in alto
dettaglio.
Nelle prossime settimane sarà cura della Regione del
Veneto, della Soprintendenza dei Beni Archeologici
del Veneto e dell
'
Università
di Padova illustrare un progetto archeologico, storico e museale
di enorme interesse e che potrà avere significative ricadute
nei termini di un autentico turismo culturale».
Daniela
Boresi
|
Science 31
July 2009:
Vol. 325. no. 5940, p. 577
DOI: 10.1126/science.1174206
|
|
BREVIA
The
Map of Altinum, Ancestor of Venice
Andrea Ninfo,* Alessandro
Fontana,
Paolo
Mozzi, Francesco
Ferrarese
Processing and interpretation of July 2007 digital visible
and near-infrared
aerial photographs, coupled by a digital terrain model,
has allowed for detailed reconstruction of the topographyand
the paleoenvironmental setting of the Roman city of Altinum, shedding
new light on the far origins of Venice. Images were taken
during severe dry conditions, which stressed the maize and
soy crops. The city walls and doors, the street network, dwellings,
theaters, amphitheater, forum, emporia, basilica, and
a complex network of rivers and canals have been mapped.
Department of
Geography, Padua University, 35123 Padua, Italy.
* To
whom correspondence should be addressed. E-mail: andrea.ninfo@unipd.it
|