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Bonifica del polo nautico di San Giuliano

L'articolo del 4 Luglio 2011


 

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L'articolo in formato testo:
 

Diciassette mesi di lavoro per ottantamila tonnellate di terreni contaminati che dovranno essere scavati ed avviati in discarica. 

«Il via ai cantieri entro la metà di luglio», ha annunciato l'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin che ha seguito il progetto assieme all'assessore allo sport Andrea Ferrazzi.

Un accordo c'è già per lavori per stralci, deciso di comune accordo tra Comune di Venezia, Veritas e i presidenti delle sei associazioni del Polo nautico di Punta San Giuliano.

  
Nell'agosto 2010 era arrivato il decreto del ministro dell'Ambiente che autorizzava l'intervento da sette milioni e 300 mila euro

Fondi statali che arrivano da quelli destinati al Sito di interesse nazionale
Ora parte la grande opera di bonifica di Punta San Giuliano, intervento che doveva iniziare già lo scorso mese di giugno ma che è stato ritardato dalle verifiche di legge sulla congruità dell'offerta al ribasso, con cui l'impresa si è aggiudicata l'appalto. 

 

Ma tempo metà mese e i lavori partiranno, dicono dall'assessorato all'Ambiente. 
A causa del ritardo, il cronoprogramma concordato con le Remiere per suddividere per lotti gli interventi «hot spot» e di scarifica integrale dei terreni va rivisto e aggiustato. 

Obiettivo, far marciare la bonifica senza interrompere le attività di voga, vela e sport a Punta San Giuliano, salvando la stagione estiva. 

  

Con il via alle bonifiche a San Giuliano si torna a sperare di veder decollare il progetto del nuovo polo nautico di San Giuliano, un sogno fermo da anni in attesa di finanziamenti certi. Risorse possono arrivare - spiega il vicesindaco Sandro Simionato - dall'operazione che prevede l'ampliamento del parco per altri 38 ettari. 

Si attende dal Magistrato alle Acque il trasferimento delle aree bonificate verso Campalto che entreranno a far parte integrante del parco. 

Si va al concorso invece per progettare gli interventi nelle aree private di un gruppo imprenditoriale altoatesino che ha acquisito i terreni confinanti con quelli dell'Immobiliare Veneziana

Un piano di recupero, progettato attraverso un concorso che deve, però avvisa Simionato, «rispettare la qualità del Piano guida dell'architetto Di Mambro» potrebbe consentire oltre all'ampliamento del parco l'ingresso nelle casse comunali di nuovi fondi, attraverso gli oneri di urbanizzazione primari e secondari, che serviranno a finanziare il nuovo Polo nautico.
    nti.

 

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                                                                                                                                           byRevi 23.11.2011