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ATTENZIONE: IL PROGETTO PRESENTATO NEL SEGUENTE
ARTICOLO
E' INCOMPATIBILE CON IL PARCO ACQUEO auspicato da ADOLA,
ed è incompatibile con gli indirizzi che Comune, Provincia e Regione hanno dato
per l'area lagunare !.
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Dai
rifiuti al porticciolo per vip Nuovo progetto, la concessione a una società padovana VENEZIA.
Parte da Este la conquista a Venezia, precisamente all'isola di San
Secondo. San
Secondo è l'ultima isola che si nota sulla sinistra, arrivando a Venezia,
lungo il ponte della Libertà. Il canone di concessione demaniale
offerto da Masiero è stato di 12 milioni e mezzo all'anno, contro una
base d'asta che partiva da 3 milioni e mezzo. Quando la nuova isola sarà
realtà, l'affitto dovrebbe sfiorare i 50 milioni all'anno. Oltre a «L'Albatros» ha
partecipato alla gara una società veneziana, che ha fatto un'offerta
minore. «Creeremo un punto turistico sia
per i veneziani che per i visitatori», spiega Masiero, «per valorizzare
la nautica da diporto in laguna. Tra il porticciolo e il perimetro
ottogonale dell'isola, creeremo 100 posti barca,
per natanti fino ai 20 metri. Nell'isola, che si trova in stato
di abbandono, verrà costruito un ristorante in due piani, per complessivi
1600 metri quadrati, 16 alloggi per uso foresteria, una sala riunioni per
160 persone e una beauty farm, con piscina scoperta e coperta immerse nel
verde. Inoltre a fianco del ristorante è
prevista la costruzione di un teatro all'aperto con 260 posti a
sedere. Gli alloggi non saranno affittati
per periodi troppo lunghi, ma ospiteranno i partecipanti delle esclusive
convention che verranno organizzate nell'isola. Il costo previsto del progetto di
recupero dell'isola è di 7 miliardi di lire, interamente finanziati dalla
ditta estense. Un
collegamento possibile per i turisti in direzione del Canal Grande
potrebbe essere inserito in un percorso comune con il vicino parco di San
Giuliano. Con una ristrutturazione completa
dell'isola la grandezza dovrebbe aumentare da 13 mila metri quadrati a 15
mila. La banchina della darsena correrà lungo l'intero perimetro
ottogonale dell'isola, interrotta solo dall'entrata del piccolo
porticciolo turistico. L'ambizioso progetto dovrà essere
vagliato e approvato dal Comune di Venezia. L'alba dell'isola conosciuta come
«l’isola de le scoasse» sta dunque per sorgere nella Bassa Padovana. (Carlo Bellotto) LA STORIA - Nido
d’amore per il Casanova VENEZIA. San Secondo ‑ conosciuta come «isola delle scoasse» per via dei rifiuti accumulati dalla marea ‑ vanta un importante passato. Dal 1034 al 1824, vi vissero i religiosi: prima i frati Benedettini, poi un convento di suore. La storia racconta di molte figlie di signorotti veneziani costrette alla veste per non dividere i beni di famiglia. L'isola annovererebbe fra i suoi visitatori anche Giacomo Casanova, che per raggiungere Venezia impiegò tre giorni di navigazione, interrotti da gradevoli soste. La Serenissima decise poi di utilizzare quel lembo di terra a scopi militari, realizzandovi un deposito di polveri da sparo. Da oltre trent'anni l'isola è in totale stato d'abbandono. |
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