PRIMO
PIANO |
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NUOVO STRUMENTO
URBANISTICO
Laguna,
resta il piano di D'Agostino
Tutela
delle isole e lotta al moto ondoso. Rumiz: «Possibili modifiche»
a.v.
VENEZIA. Il Piano della laguna non sarà ritirato, ma corretto e adeguato
alla nuova normativa europea. E' questo il risultato di un lungo vertice
di maggioranza, convocato ieri mattina a Ca' Farsetti per risolvere una
questione che rischiava di provocare una crisi insanabile all'interno
della giunta. Il Piano rimarrà quello scritto dall'assessore D'Agostino,
con integrazioni che dovranno recepire le prescrizioni della nuova
normativa europea sulle aree protette (Sic).
La vicenda risale all'estate scorsa, quando dopo il rimpasto di giunta le
deleghe dell'Ambiente erano passate da Roberto D'Agostino a Paolo Cacciari.
Quest'ultimo non aveva nascosto le sue critiche allo strumento urbanistico
varato dal suo predecessore, in via di approvazione in Consiglio comunale.
Incidente diplomatico anche in commissione. Il presidente Danilo Rosan
aveva convocato i tecnici comunali per spiegare ai consiglieri la
delibera, l'assessore D'Agostino si era polemicamente rifiutato di
partecipare. Poi erano arrivate le proteste dei Verdi, di Pax in Aqua,
delle associazioni ambientaliste. E una lunga interrogazione del
consigliere verde Flavio Dal Corso, che chiedeva il ritiro del
provvedimento. D'Agostino gli ha risposto con un documento di tre pagine.
«Quel Piano è perfettibile», dice D'Agostino, «e la discussione in
commissione e nei Quartieri serve proprio a questo: per entrare nel merito
puntuale delle questioni e migliorare le scelte, se possibile». Lo
strumento urbanistico, varato dopo decenni di assenza di vincoli, è però
importante, secondo l'assessore, perchè per la prima volta si introduce
uno strumento urbanistico di tutela. «Serve per disciplinare il recupero
delle isole minori e per ridurre il moto ondoso, riducendo il numero dei
posti barca e gli accessi in gronda lagunare. Ma il Piano non va confuso
con altri strumenti, e deve tener conto anche delle competenze di altri
enti come la Capitaneria di porto e il Magistrato alle Acque». Le
critiche contenute nell'interpellanza, conclude D'Agostino, «non
giustificano il ritiro del provvedimento». E ieri è arrivato il primo
chiarimento interno alla maggioranza.
«Le osservazioni di merito sono state recepite nella sostanza», dice la
presidente Mara Rumiz, «e il provvedimento non sarà ritirato, ma arriverà
in Consiglio con le modifiche che i consiglieri riterranno necessarie».
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