«Mentre i
progetti per il recupero-riuso delle isole di Campalto e San
Secondo rimangono nei cassetti, proseguono gli scempi contro la
laguna perpetrati dal Magistrato alle acque».
L'associazione
"La Salsola" di Campalto fa riferimento ai lavoro di
bonifica demaniale intorno al tiro al piattello, bonifica che per
il presidente dell'associazione, Carmine Liguori è
presunta: «Certo, perchè questi lavori iniziati
"abusivamente" a marzo facendo lo scalpo allo strato
superficiale della barena lagunare nel tentativo miseramente
fallito di recuperare il piombo e i piattelli che hanno lastricato
per quarant'anni l'area, sono ripresi e sembra con le stesse
intenzioni e tecniche».
Per il presidente
dell'associazione La Salsola sono state utilizzate tecniche del
tutto errate come la reimmissione in circolo di tutti gli
inquinanti solubili nelle acque lagunari.
Tutto questo accadeva sotto l'alta insorveglianza degli uffici
preposti del Magistrato alle acque».
Secondo i
rappresentanti dell'associazione la bonifica così effettuata
intaccherebbe e danneggerebbe il sistema barenicolo.
«Chiediamo garanzie ambientali dell'intervento che questi signori
vogliono portare avanti - aggiunge Carmine Liguori -
A che servono ad esempio quelle centinaia di imponenti paratie di
cemento? Forse a consolidare un nucleo edilizio sorto in area
demaniale senza regole e concessioni e quindi abusivo?
L'ufficio per la
salvaguardia del Magistrato alle acque ha sempre scaricato tutto
le responsabilità sulla Procura della Repubblica di Venezia che
non ha emanato i provvedimenti di demolizione richiesti. Si è
voluto temporeggiare per consentire di sanare definitivamente
l'opera?».
Fabrizio Conte
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