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Venerdì, 28 Luglio 2000
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno lavorato fino al mattino per domare l’incendio Gli inquirenti non scartano l’ipotesi dolosa. Il parco si estende per 500 ettari tra Mestre e Chioggia
In fiamme l'oasi di Valle Averto
Il fuoco ha danneggiato quattro torrette di osservazione, una cavana e una parte del canneto
Campagna Lupia

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Un incendio si è sviluppato, giovedì notte, nell'oasi naturalistica di Valle Averto a Campagna Lupia. Le fiamme si sono estese in un'area ampia poco meno di un ettaro: il fuoco ha danneggiato quattro torrette di osservazione, una cavana e parte del canneto.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Mira e quelli di Piove di Sacco - che hanno dovuto lavorare dall'una fino alle 4.30 per domare l'incendio e spegnere tutti i focolai - e i carabinieri della stazione di Campagna Lupia. 

Per il momento nessuno si sbilancia sulle cause dell'incendio: potrebbe trattarsi di un incidente, ma non viene scartata nessuna ipotesi compresa l'azione dolosa.

L'Oasi di Valle Averto, situata ai margini della laguna di Venezia, si estende per 500 ettari tra Mestre e Chioggia. Nei primi anni di gestione, il Wwf ha reintrodotto la flora tipica del bosco "igrofilo", piantando ontani, pioppi neri, olmi e frassini, che si affiancano ai vasti canneti. 

Le acque dell'oasi sono popolate da pesci di ogni tipo, a seconda della variazione di salinità. Ma Valle Averto è importante soprattutto per la presenza di volatili: essendo posizionata lungo una delle più battute rotte di migrazione degli uccelli acquatici, è diventata una riserva - unica in Italia - per la nidificazione di diverse specie. L'ecosistema è completato da piccoli mammiferi e da un branco di bufali pontini. 

Nel centro visite, sistemato a Ca' Tiepola - un tipico casone veneto - sono raccolti materiali tipici della vita in laguna, filmati e documentazione storica e naturalistica. Ma Valle Averto è importante soprattutto per la presenza di volatili: essendo posizionata lungo una delle più battute rotte di migrazione degli uccelli acquatici, è diventata una riserva - unica in Italia - per la nidificazione di diverse specie. L'ecosistema è completato da piccoli mammiferi e da un branco di bufali pontini. «Le fiamme - spiega uno dei responsabili dell'oasi - hanno danneggiato quattro delle torrette dalle quali i visitatori della valle possono osservare gli uccelli. 

Poi si sono estese ad una cavana - il caratteristico ricovero per barche lagunari - utilizzata come punto di sosta durante le visite guidate. Purtroppo anche una parte del canneto è andata in fumo, oltre che diversa sterpaglia. 

Per fortuna ieri notte non c'era vento e le fiamme non si sono estese: poteva essere un disastro ecologico». Nessun problema per i visitatori visto che in questo periodo le visite sono meno frequenti: le stagioni migliori per l'osservazione della fauna sono la primavera e l'autunno. «Durante i mesi estivi vengono solo gli appassionati di bird-watching, mentre nelle altre stagioni riceviamo anche intere scolaresche. Cercheremo di ripristinare tutto per l'autunno».

Giuliano Gargano

 

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