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Petroli, stop ai
depositi in via Righi
Una
joint venture tra Agip, Esso e Api
Diminuirà il numero delle navi in laguna
L'Antitrust dà il via libera alla nascita di Petroven Il patto porterà
benefici all'ambiente Meno autobotti in circolazione sulle strade
MESTRE. Adesso Petroven è divenuta realtà. Qualche giorno fa, dopo un
lungo travaglio, è stata formalmente costituita la joint venture tra Agip
petroli, Esso ed Api. Un accordo che consentirà di concentrare in un
unico polo le attività di stoccaggio e movimentazione del carburante.
Consentendo l'arretramento dei depositi petroliferi lungo via Righi e
indroducendo più elevati standard di sicurezza.
La nascita di Petroven è stata a lungo appesa ad un filo dopo
l'intervento dell'Authority antitrust, che ha congelato per mesi
l'iniziativa, per verificare se l'intesa violasse il principio di libera
concorrenza. Il «processo» si è poi concluso positivamente, l'Antitrust
ha riconosciuto prevalente l'alto valore ambientale dell'operazione, come
del resto sostenuto anche da Regione, Provincia e Comune.
Ieri è stato il sindaco Paolo Costa a dare l'annuncio della costituzione
della joint-venture.
«E' l'applicazione di un pezzo importante dell'accordo sulla chimica»,
ha detto, «che consentirà di ottimizzare l'attività di stoccaggio e
movimentazione dei carburanti, portando notevoli benefici sul piano
ambientale. Il Comune», ha aggiunto Costa, «assieme alla Regione e
all'Autorità portuale ha avuto in questa vicenda un ruolo rilevante nel
convincere il Garante della concorrenza del valore preminente di
salvaguardia dell'ambiente, rappresentato dal progetto Petroven».
Concretamente Petroven sarà operativa a partire dal prossimo 1 luglio e,
tre mesi dopo, cominceranno a vedersi i primi effetti positivi. Vale a
dire che inizierà la progressiva liberazione di 24 ettari, che saranno
bonificati e messi sul mercato. Ma soprattutto comincerà a ridursi
sensibilmente il traffico petrolifero e stradale legato alla
mavimentazione di carburante. A regime, il traffico navale scenderà del
50 per cento, con l'eliminazione completa del passaggio delle navi sul
canale Brentelle. In cifre signficherà, ogni anno, l'ingresso in laguna
di 80 navi in meno. Non solo. Saranno utilizzate navi più grandi e più
sicure a doppia chiglia. Ma il risultato immediatamente palpabile
riguarderà il traffico stradale. Ogni giorno uscirà dai depositi
petroliferi un numero di autobotti del 30/40 per cento inferiore rispetto
ad oggi. Inoltre diminuiranno i rischi industriali e le emissioni in
atmosfera.
Petroven è una joint venture controllata dall'Agip che ha designato alla
presidenza Besazza, mentre il direttore generale sarà Giorgio Memmi della
Esso.
«La nascita di Petroven rappresenta un passo in avanti per l'applicazione
dell'intesa sulla chimica. E' significativo», osserva Gianni Perini,
dirigente della Regione coordinatore dell'unità di programma per
l'accordo sulla chimica, «che il primo atto della nuova jont-venture sia
stata la stesura di un regolamento di auto-disciplina relativo al traffico
petrolifero navale. Un regolamento più severo di quello della Capitaneria
di Porto attualmente in vigore». Non è escluso che tale disciplina
introdotta da Petroven, diventi il punto di partenza per rivedere, in
chiave più rigida, il regolamento della stessa Capitaneria di Porto.
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