Martedì
- Luglio 29, 2003 7:39 pm
Oggetto: notizzzzziario antares
Ola!
fermi a Almeria...ancora per qualche istante.
¡besos!
luca ferdi mady nico
26-28.007.03
Gibilterra/Almeira/Alicante
Sabato
siamo arrivati a Gibilterra verso le 09:00pm.
Passiamo
la dogana e ci assegnano un posto in marina vicino alle scoasse…carini
davvero!
Si
accenna al rischio d’essere saccheggiati dai sorzi, così, per non
offrire un alibi a chi nella notte dà fondo alla cambusa, decidiamo
di dormire blindati e proseguire l’indomani con
il rilevamento delle tracce del nostro topone, che è
decisamente onnivoro ma sembra apprezzare in modo particolare la
nutella.
Gibilterra
non è un granché.
La
parete vicino alla marina ricorda un po’ Porto Santa Margherita,
con degli enormi condomini tipo villeggiatura anni ’70.
Guardando
oltre il molo(!!!), che in realtà
è la pista d’atterraggio dell’aeroporto, di notte sembra
quasi di essere sulla riva opposta di Manatthan, di giorno invece
sembra di essere sul ponte della Libertà, tornando da Venezia,
guardando il Porto Petroli.
Il
“centro storico” è opportunamente anglosassone, ma come per un
naso rifatto, sgami subito che non c’è niente di vero!
La
forma della rocca ricorda
un po’ “the rock”, solo è grigissima e piena di scimmie.
Maurizio che è salito in cima a questo
pieron dice che è il posto più bello che abbia mai
visto… noi non sappiamo dov’è stato finora,
ma se volete sentire un racconto appassionato su ‘sto sasso
dovreste provare a farvelo spiegare da lui…strane a volte le
prospettive!
Partiamo
da Gibilterra domenica verso le 14.00, incrociamo una regata e la
pinna di un pescecane.
Quando
siamo in rotta per Alicante avanziamo in poppa, solo di fiocco, a
6/7 nodi su onde che non hanno niente da invidiare a quelle
atlantiche. Quando Nico al timone sente la poppa di Antares
sollevarsi chiede “cos’è?!!cos’è?!!”…stiamo
“planando”! Ma non ci facciamo intimorire, il nostro organismo
si è adattato.
Così,
mentre in pozzetto si sta svolgendo il gioco aperitivo, dalla cucina
esce il profumino del risotto di pesce pescato da
Ferdinando…aperitivo con cicchetti, risottino di pesce, vinello,
rum, toblerone, vento costante che ci spinge avanti sulla nostra
rotta, Morcheeba nelle orecchie e il sole che tramonta dietro le
montagne di Malaga. |
Maurizio
Baroni" <Maurizio.Baroni5@tin.it>
Data: Mer Lu 30, 2003
8:35 pm
Oggetto: La Rocca di
Gibilterra"!il mare nostrum"
L'arrivo al tramonto dopo 15 giorni di oceano era stato
emozionante; dopo
aver fatto la spesa, Antares e il suo equipaggio
sarebbero ripartiti nel
mare di Alboran verso le Baleari .
Al mattino presto però, quando ancora il sole non
lambiva il porto di Gibilterra, e con ancora un bel
fresco che consigliava il pile, mi incamminavo verso la
vetta; la "car cable" infatti non avrebbe
aperto fino alle 9.30.
Già lasciate le ultime abitazioni una novità: prima
una, poi due, tre, infine
una moltitudine di scimmie piccole e senza coda, allo
stato brado, mi
accompagnavano nella salita; mi sentivo felice, in
armonia con la terra e con
il mare.
La vegetazione sempre più folta,ruderi, gallerie,
farfalle,.. infine ecco la
cima e il sole, il lato europeo, il dirupo a picco sul
mare, ero in cima ad una
delle mitiche "colonne
d'Ercole", confine tra continenti e
mari.
L'oceano soffiava forte ma le raffiche e le creste si
perdevano nel golfo e
nel mare di Alboran sempre più flebili; la stanchezza e
l'aver guadagnato con
un poco di fatica tanta bellezza mi rendeva felice e
soddisfatto.
Più tardi in navigazione la prospettiva dal mare
restava imponente e le sensazioni straordinarie dalle
fredde e verdi Azzorre al "mare nostrum" e
alla normalità.....
Buon vento.
Maurizio
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Qualcuno
dice di avvertire già il Mal d’Oceano (non il vomitino, ma
qualcosa di simile al Mal d’Africa che ti costringe a
tornare)….qualcun’altro si dichiara affetto dalla nascita di Mal
di Benessere…ma deve essere un virus altamente aggressivo perché
una cosa è certa: salendo su Antares la contaminazione è
immediata!
Maurizio
va a riposare per fare il secondo turno.
Il
resto dell’equipaggio resta in pozzetto compatto fino alle 11:00pm
, rapito dalle stelle che stanno riempiendo il cielo, dall’aria
fresca, dal rum, dal toblerone da finire e dalle barzellette di
Ferdi.
Stiamo
così a, “fanali spenti” (by Nico), con la costa spagnola che
scorre alla nostra sinistra, il naso all’insù a controllare
l’andatura a farfalla e le stelle cadenti, con almeno un desiderio
a testa da esprimere.
Ad
un certo punto, abbassando lo sguardo, vediamo le scie luminose di
tre delfini che saltano e giocano con la nostra prua…emozionante e
commovente! Il pilota automatico è inserito e ci precipitiamo tutti
a prua. Così, in piedi
attaccati alle sartie non riusciamo a chiudere la bocca. In un
attimo non ci sono più desideri inespressi, solo un “Grazie, e
complimenti” a Chi ha pensato e ha realizzato questo localino che
continua a regalarci spettacoli… gratis anche!
Verso
le 01:00am di lunedì cala il vento e l’onda e continuiamo a
navigare sotto costa.
Visto
che non c’è quasi vento decidiamo di toccare Almeria per sbarcare
Maurizio che deve cercare un aereo per tornare a Venezia o
direttamente a Caprera per i corsi. Un paio di sera fa ha confessato di essersi trovato un po’ spiazzato da
questa navigazione d’altura che misura e risparmia le risorse
fisiche della struttura e dell’equipaggio (acqua, vele, materiali,
sonno…), insomma un viaggiare un po’ parsimonioso e un po’
relaxing, assolutamente per niente aggressivo, decisamente opposto
alla sua filosofia di andar per mare… e come ci tiene a precisare:
alla sua filosofia di vita…voleva rifare un po’d’atlantico con
un altro tipo di imbarcazione, passare le Colonne d’Ercole pronto
anche ad esperienze estreme tipo naufragi e burrasche. Per fortuna
per ora non è andata così, e
soprattutto per fortuna è comunque soddisfatto…
…“che
mondo difficile, che
pita intensa, felicità a momenti e futuro incerto!”
…ok
ragazzi, ora fuori la nutella d’emergenza!
mady
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