CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

home > 2003:  CVC in Atlantico   - report 31 Luglio e 3 Agosto                                                                   

         


28-31.07.03 Almaira/rotta Formentera

Siamo arrivati ad Almeria verso le 04:00pm di lunedì 28.07.03, un po’ incerti se ripartire subito o fermaci in marina per la notte…la città è molto estesa, vista dal porto non è particolarmente ricca, così non sappiamo se valga la pena fermarci per fare un po’ i turisti.

Nell’incertezza assoluta, o piuttosto nella stanchezza complessiva, nessuno ha voglia di prendere una decisione e lasciamo fare alla ragione della nostra gola: sta sera si cena a terra, paela.

Non la troviamo però. Qui ci dicono che viene mangiata a pranzo, allora ripieghiamo ordinando dei cicchetti di pesce fritto che sono comunque particolarmente apprezzati.

Quando torniamo su Antares ci accorgiamo di aver perso le chiavi, ma è troppo tardi per tornare nel baretto dove sicuramente le abbiamo lasciate. Così “scassiniamo” il tambuccio e decidiamo che il giorno dopo faremo i signori fino in fondo: colazione a terra e passeggiata da turisti.

Il mattino seguente salutiamo Maurizio e andiamo a recuperare le chiavi…così, per la legge delle compensazione che ogni tanto funziona, perdiamo Maurizio ma ritroviamo le chiavi.

Giriamo un po’ per questa città, nel 2005 ospiterà i Giochi del Mediterraneo.

Il restauro e la conservazione del “cable”, una rotaia sopraelevata che si tuffa direttamente sul mare e che serviva da scalo-merci per i minerali, con delle gigantesche gru a braccio opportunamente aperte in continuità ritmica su entrambi i lati di questa fascinosa struttura, e poi le sculture e le palme ordinate lungo il Paseo Marittimo rendono più che esplicito il richiamo agli interventi compiuti sul lungo mare di Barcellona in occasioni dei giochi olimpici.

Lungo la Rambla de Bélen si affacciano edifici commerciali nuovi-nuovi, con un po’ di verde, fontane, vele ed obelischi. Se nella passeggiata avessimo incontrato delle sculture di Botero potevamo confonderci, e pensare di essere a Madrid.

E’ come se la Spagna, o meglio l’appartenenza alla Spagna, fosse citata, segnalata, ma, insomma, non viene da dire: olè!

Sì ok, da che pulpito tutte queste critiche! Saremo bravi noi che non riusciamo a completare degli interventi di restauro senza opportunamente “accenderli”, o che non abbiamo ancora un piano utile e non utopico per il recupero del Porto Petroli…però insomma, dopo un po’ di ore che passeggiamo i nostri sguardi vengono richiamati più dai saldi nei negozi che rapiti dallo spirito spagnolo di questa città!

Proviamo a perderci e ci dirigiamo verso la rocca che la sera prima vedevamo illuminata dominare il promontorio.

Come tutti i marinai, a terra e senza bussola, saliamo ovviamente della parte sbagliata. Ci troviamo in cima alla collina opposta alla  fortezza Alcazaba…ecco cosa stona in questa città: l’europeizzazione…non per sposare la causa no-global, ma l’origine di questa città, la sua natura, è araba!

Alcazaba è la seconda costruzione araba per grandezza nell’intera penisola spagnola, Almeira è stata governata da re e governatori mussulmani fino al terremoto del XV secolo…la maggior parte dei lineamenti delle persone che incrociamo richiamano quelli arabi piuttosto che quelli europei…la costa africana è ha sole 80 miglia davanti a noi!

Nel pomeriggio  il vento, forte ci soffia sul naso. Non si può partire.

Ceniamo in pozzetto: salatini per antipasto, pesce spada alla Livornese, macedonia e del buon vinello fresco.

Nella notte il vento si placa e dai passa uomo, da cui, tanto per precisare, “in questi 5 giorni non è passato proprio nessuno!”, ora non passa più neanche l’aria…il freschetto dell’atlantico è finito.

 

 

cabina-m&n

Il 30.07.03 salpiamo alle 07:00am spaccate, rotta diretta fino a Formentera…motore a manego!

Alle 09:00am incrociamo nel golfo di Almeira un gruppo di almeno 20 delfini che si stanno spingendo al largo per fare colazione. A turno vengono a darci il buon giorno e giocano un po’ con la nostra prua.

Fuori di Capo de Gata ondona (molto ondona!) e vento sul naso. Poggiamo di 30° gradi e restiamo fino alle 07:00pm in rotta verso l’Africa! Così passiamo 7 ore in centrifuga e facciamo una 50 di miglia: utili forse la metà.

Viriamo verso Aguilas…Eolo ci ha decisamente messo in balia del suo compare Dondolo, ma per ora noi non molliamo.

Qualche forchettata di risi e bisi, per cementare un po’ i succhi gastrici, ed io e Nicoletta infiliamo le cerate per fare il primo turno fino alle 02:00am. A mezzanotte il vento si è attenuato così riprendiamo a motore la rotta per Formentera che sta diventando un po’ la nostra Itaca. Restiamo in pozzetto a controllare l’incrocio con i cargo e cantiamo a squarcia gola Battisti e Mina, non tanto per non addormentarci, quanto per cercare di non dar peso all’umidità che ci sta bagnando completamente e con cui è proprio impossibile dormire.

 

Questa mattina alle 8:00am  in cabina c’era l’82% di umidità, in pozzetto il 91%!!!

 

Insistiamo verso Formentera, e per avere uno stimolo in più prenotiamo al ristorante Can Salinas per sabato sera: paella “mucho abbondanti”.

Ora vedremo chi tra noi e Nettuno ha la testa più dura! Ma siamo in vantaggio, conosciamo i limiti delle nostre avendole abbondantemente TESTATAE sul passaggio alla cabina di prua: ‘mortacci!

 

mady  

 

p.s. Non ci si può distrarre un attimo!

Dopo un bagno con acqua particolarmente e sorprendentemente calda, e dopo aver pranzato decidiamo di far un po’ d’ordine in prua. Togliamo il fiocchetto che avevamo issato sullo stralletto e sostituiamo anche genoa che era più adatto all’atlantico. Semplice no?! Peccato che drizzando il nuovo ficco l’ultimo pezzo dello strallo cavo si stacca facendo uscire dalla sede il fiocco: messo com’è non possiamo avvolgerlo e neppure tirarlo giù…bisogna salire in testa d’albero a provare a sistemare le cose prima che si rompa tutto.

Così, sotto il sole a canicola, tiriamo su Luca che rischia per un paio di volte di addobbare l’albero con le sue palline. In pozzetto seguiamo le sue indicazioni: un po’ giù il fiocco, poi su, poi giù del tutto poi, di nuovo su tutto. Quando scende Luca siamo boccheggianti, guardiamo all’orizzonte che non ci siano pinne strane e ci rituffiamo in acqua…ancora più calda!!

In  lontananza vediamo un peschereccio e, pensando di aver perso un sacco di tempo e un po’ di rotta approfittiamo per chiedere un po’ di pesce. Gentilissimi ci regalano 2 pesci  spatola e un pesce X.

Quando guardiamo sul gps ci accorgiamo di aver appena attraversato Greenwich, andiamo di bolina a 6.3 nodi, alle 13 di domani saremo a Formentera, la testina di una tartaruga ci fa cù-cù a poppa…sta sera si festeggia!

 

1-3.08.03 Formentera/Ibiza…

 

Dopo la cena a base di pesca miracolosa restiamo in pozzetto io e Nico per il nostro ultimo turno di notte in Mediterraneo…in mare non c’è proprio nessuno…neanche una luce verde e rossa disturba l’orizzonte con sommo piacere di Nico!!…”solo” un milione di stelle sopra di noi…non serve neanche la cerata. Alle 2:00am faccio il punto, siamo in rotta perfetta, il gps dice che arriveremo alle 8:00am a Formentera.

Il vento cala un po’ ma continuiamo a vela, nel silenzio…anche Ferdi si accorge che l’andatura è rallentata ma esce solo a chiederci se è tutto ok e torna a dormire…non c’è fretta, non ha senso accendere il motore.

Restiamo in pozzetto fino a che non ci si chiudono gli occhi che ormai sono pieni pieni di stelle.

 

Alle 7:00am sento Nico alzarsi ed esco anch’io in pozzetto. Ferdi è al timone e sorride..il vento si è rinforzato di nuovo…Formentera è davanti a noi…c’è una strana emozione.

Stiamo in silenzio a guardare per un po’ il profilo dell’isola.

Due giorni fa nessuno avrebbe sperato o immaginato in un arrivo così dolce e così in anticipo…Ferdi mi passa il timone e va a preparare la colazione per tutti visto che la nutella ora non scarseggia più!

Io e Nico guardiamo avanti, pensiamo e ci  diciamo che avremmo il tempo di goderci l’isola e il suo mare…pensiamo anche che il VIAGGIO è finito, e non serve dirlo.

Ci sfiora veloce questo pensiero malinconico, meglio non perdercisi dentro.

La vita a bordo continua: laviamo i piatti della sera prima e della colazione.

 

 

     baia Formentera

 

Arrivati in porto vorremmo scappare: dal traghetto sta scendendo un fiume di gente, sul molo solo negozi di noleggio bici e  motorini…ma è questa Formentera? E qua che ½ Italia verrà a passare le vacanze?…forse è già tutta qui!!

Le spese e via, ci rifugiamo in una baia…non possiamo dire di essere isolati, ci saranno 80 barche!!

Sciaquiamo Antares del sale dell’oceano e, visto che siamo in anticipo, decidiamo anche di lavare le fodere degli interni che in questi mesi hanno accumulato un bel po’ d’umidità. Antares galleggia fiera ricoperta di bucato profumato in questa baietta “esclusiva”…agli occhi della famiglia Prada che ci è ormeggiata al fianco probabilmente sembriamo un po’ degli zingari…a sberleffo ci tuffiamo anche noi ricoperti di schiuma di sapone marino!

 

Scendiamo a terra con il tender e facciamo un pezzetto di strada a piedi per raggiungere un’altra “esclusiva” baietta.

Siamo sommersi dalla polvere e dalla sabbia sollevate dal fiume di bici e motorini che strombazzano al nostro fianco…incredibile! tutti, ma proprio tutti tutti qui! siamo a bocca aperta, sembra il video di “Imitation of life”, una moltitudine di gente, colori, voci, risa, suoni, ovunque in ripetizione, uguali…siamo a bocca aperta, torniamo su Antares.

Nessuno dopo cena propone di scendere di nuovo a terra, chissà come mai?!

Stiamo un po’ in pozzetto, non si vede più la via lattea, al suo posto un filino di luna comincia schiarire il cielo.

 

Sabato 02.08.03, 8:00am ci tuffiamo nell’acqua smeraldo della baia. Non c’è un filo d’aria.

Smotoriamo verso Ibiza, dobbiamo andare a prendere Manuela e Andrea che dovrebbero arrivare verso le 17.

Anche vista da distante Ibiza ci piace di più. Forse siamo anche un po’ riabituati a non essere più isolati, ma appare subito più ricca, anche ortograficamente.

Ed è così: è di più, più vivace, più stravagante, più informale…aspettiamo in porto un paio d’ore Ferdi e Luca che vanno a noleggiare un auto e a rimpinguare la cambusa…ma le due orette ci passano veloci, la sfilata sull’altra sponda non per niente male, peccato solo sia su un’altra sponda! E ci passano veloci anche le altre le altre tre orette nelle viuzze del centro storico ai piedi della rocca a fare shopping!

 

paella can salinas

 

Insomma, quest’isola ci piace proprio e ci piace proprio, e anche la salsina all’aglio, la sangria le tapas e la paella mucho abbondante di cui mangiamo anche il fondo brucichiacciato!

 

Torniamo a bordo e fatichiamo un po’ nel chiudere le borse…molto di più a chiudere i nostri pensieri…

 

Domenica 03.08.03 alle 8:30am in punto Luca fa un paio di giri da Caronte con il tender per sbarcare le nostre borsette (!!), alle 9:00am spaccate Andrea e Ferdi ci portano all’aeroporto.

I saluti sul molo sono stati così: rapidi.

Gli abbracci non così forti ad esprimere tutto il nostro GRAZIE a nostromo e capitano, nostri compagni di VIAGGIO….GRAZIE, di TUTTO!

 

13:40pm, siamo in aereo e stiamo sorvolando la Normandia.

Penso a quanto mondo c’è da vedere e in quanti modi lo si può fare…a quanto c’è da vivere…a quanto ho vissuto in questi dieci giorni, volati e rallentati assieme, proprio come quando si sta sull’onda.

 

Sento di aver detto poco in e di questa avventura…e non ho voglia di aggiungere altro però…un po’ alla volta riaffioreranno le immagini…e forse un po’ alla volta le racconterò.

 

Per ora una sola continua a far risacca nei miei pensieri.

Nei miei occhi riaffiorano le lucciole del mare, la brillantina dell’oceano, il plancton, così infinitamente semplice e piccolo da illuminare di vita la notte nel mare.

Immagino che, nella notte, la luce di penna sull’albero di Antares, vista da un’altra prospettiva, quella di chi osserva da molto più in alto, non possa sembrare nulla di più di un punto di vita brillante che scorre sull’oceano.   

 

mady 


 

FORMENTERA–MINORCA 200 miglia LUN 4/08 – DOM 10/08 LUCA – FERDY – TOMMASO – MANUELA - ANDREA
MINORCA – P.to SCUSO, 200 miglia DOM 10/08 – MAR 12/08 LUCA – FERDY - TOMMASO -
P.To SCUSO – PALERMO, 250 miglia MER 13/08 – DOM 17/08 LUCA - FERDY – TOMMASO – GIOVANNI – MANUELA CELLI
PALERMO - S.M.LEUCA, 320  miglia LUN 18/08 – DOM 24/08 FERDY - TOMMASO – GIOVANNI - DIANA
S.M. LEUCA – SPALATO, 200 miglia LUN 25/08 – SAB 30/08 FERDY – TOMMASO - FRANCESCO – GIOVANNI - DIANA
SPALATO – TRIESTE, 250 miglia DOM 31/08 – SAB 6/09 FERDY - TOMMASO  FRANCESCO – GIOVANNI - DIANA

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