CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

home > 2003:  CVC in Atlantico   - Saluti finali                                                                

         


Eccoci piccola, siamo arrivati a casa!.... 5500 miglia dal primo giugno, 7000 dalla partenza da Trieste e sei più in forma di prima. Non ci fossero state tutte le cappelle che abbiamo combinato saresti tornata come sei partita, anzi forse migliorata dalle amorevoli cure del nostromo Nando, sempre pronto a scattare al primo segnale di pericolo, che non ti ha lasciata sola nemmeno una delle 84 notti , di Pauligno detto T-Bone che con internet ti ha procurato quel bellissimo timone a vento, il pannello solare e mille altre cose che desideravi, di Thanh che a Nizza ti ha dipinto elica, timone, carena e altro con l’attenzione che si dedica al restauro di un quadro del Tiziano.

Forse non te ne sei accorta, ma per gli ultimi due lasciarti a metà strada è stato peggio di abbandonare una figlia; se ne sono andati nascondendo gli occhi umidi dietro gli occhiali scuri . L’unica capace di consolarli è stata la nostra bargirl Manuela che con le sue bombe atomiche riusciva a risollevare il morale anche dopo due giorni di frullatore e , per far scomparire quel mostro che in navigazione si era impossessato dello stomaco di Caterina, le deve aver fatto un’iniezione di gin o tequila!

Torniamo a noi, spero tu non me ne voglia se ti ho fatto scarrozzare 14 amici in giro per i mari, mi sono sembrati tutti dei gran bravi ragazzi, molto rispettosi e attenti nei tuoi confronti…. anche se qualcuno farneticava di naufragi, tempeste e disgrazie varie!!

Sono un po’ geloso di come ti guarda, ti tocca e parla di te Francesca….chissà cos’è successo quella settimana in cui vi ho lasciati soli tu, Francesca, Francesco e il nostromo che per fortuna controllava, o quando lei mi sostituiva nel turno di guardia e trascorreva intere notti sola con te.

Secondo me dei posti nei quali ci hai portato quello che più ti è rimasto addosso è Lisbona.

Sei arrivata in piena notte ferita, ti ha accolta, curata, rimessa in forma smagliante e fornita di un equipaggio rinnovato e pronto a “tutto”.
A proposito di equipaggio rinnovato, com’è che Nicoletta si è tanto innamorata di quel secchio nero? A me non sembra un gran che, comunque sui gusti non si discute! Fatto sta che per restare avvinghiata al secchio a momenti non scendeva più, e chi avrebbe avuto poi il coraggio di dire al nostromo che qualcuno insidiava la sua cuccetta con il telo anti-rollio?

La causa di tutto questo scompiglio è stata Maddalena, la donna che prende a pugni le onde (e forse qualcun altro) e poi, sotto le stelle si scioglie che non riesci più a rimetterla insieme. Direi che è l’unica che abbiamo visto fare il risotto aggrappata al mestolo, lasciando girare la pentola–cucina-barca nel mare lavatrice, e preoccuparsi che sia al dente!

Tutte strane le sue amiche… Elena addirittura ti ha scambiata per un trainer e ti inseguiva per allenarsi sui 10.000 rana dato che tra qualche mese ha i mondiali …ma ignora che sei abituata a ben altre distanze!

Devo confessarti che ho avuto momenti di vero panico quando, nel tratto dove ero solo con Nando, mi ha rivelato che gli mancava Andrea e mi sono ripreso perché mi ha spiegato che lui gli scolava solo mezzo del suo aperitivo,
mentre nessuno degli altri lasciava mai un goccetto!

A proposito, sei riuscita a far salire anche Andrea, a cui di vela non frega un cazzo, con la scusa di attaccarti e staccarti fili elettrici ……ma alla fine si è spento lui per due giorni.

A Manuela e Giovanni hai voluto far sentire il canto del Volvo, ma credo tu abbia esagerato un pochino perché 8 giorni forse sono un po’ troppi…..
Comunque mi hanno detto che adesso prima di addormentarsi si riascoltano la registrazione almeno un’ora. Forse abbiamo esagerato un po’ anche con il tonno servito a colazione, pranzo e cena per tre giorni a quei due poveretti, ma era talmente buono!!


Cara Antares, hai corso molte miglia e ora finalmente potrai riposarti a lungo, come meriti, in questo porticciolo sicuro, a riprenderti dalle fatiche…….vero? …..ma….che dici?.......non ne hai bisogno?....sei già stanca di restare ferma e vorresti ripartire?....piccola mia sei proprio un inguaribile vagabonda….come me….e forse è per questo che la nostra intesa è così profonda!

…..Abbi un po’ di pazienza e ti prometto che tornerai presto a gareggiare con i delfini nelle acque imprevedibili del Mediterraneo e ad arrampicarti sulle alte onde oceaniche……. Magari in compagnia di questi nuovi marinai che grazie a te hanno scoperto quanto sia amaro il ritorno alla terraferma dopo aver assaporato a lungo l’assordante silenzio e la pienezza del vuoto in
alto mare.

GRAZIE


P.S. Speriamo che non cada tutto nel reparto ricordi e racconti, ma che sia solo il trampolino di lancio per mille altre avventure nelle quali si possano creare il maggior numero di MARINAI e non velisti da marina.