San
Giuliano dimezzato.
Per il Polo nautico hanno firmato tutte le società sportive
a parte la Canottieri Mestre.
E adesso tocca a al vicesindaco Michele Mognato sbrogliare
la matassa.
Perché Voga Veneta, Canoa club, Circolo Vela Mestre e
Circolo velico Casanova, Spes Canoa, Associazione Arcobaleno
e Club del gommone, hanno dato vita comunque all'embrione
dal quale nascerà il Polo nautico di San Giuliano .
La
Canottieri invece ha preso il cappello e se n'è andata.
E siccome si tratta della società più blasonata e più
antica, la mancata adesione non è da prendere sotto gamba.
Intanto
vediamo quel che è nato. "Una associazione di persone
che si chiama Polo nautico di San Giuliano - spiega Bruno
Zan, presidente della Vela Mestre, uno degli artefici dell'accordo
- Questa associazione è formata dai soci delle varie società
- le 7 che hanno firmato - i quali, al momento di iscriversi
alla società, automaticamente vengono iscritti anche al
Polo nautico. Gli organi di rappresentanza sono fatti così:
ogni società ha un posto in consiglio e quindi 8 posti - 7
se non c'è la Canottieri - mentre altri 8 vengono eletti
dall'assemblea plenaria di tutti i soci del Polo nautico.
Lo
statuto prevede anche che una singola società possa
arrivare fino al 50 per cento dei rappresentanti e cioè 8
su 16. Questa è una clausola introdotta proprio per venire
incontro alla Canottieri che continuava a sostenere di avere
il diritto di ottenere il 50 per cento della
rappresentanza".
Ma
le altre società ovviamente si sono opposte perché la
Canottieri sarebbe stata per sempre egemone nella
Polisportiva. Non solo. Mentre la Voga Veneta ha dato segno
di buona volontà cedendo la concessione della riva dove è
installata la gru per le barche - annota il presidente Bepi
Penzo - la Canottieri invece non vuole mollare la
concessione.
In
ogni caso i 7 che hanno firmato contano di arrivare alla
Polisportiva in due stadi.
Si
prevede un periodo di transizione durante il quale tutti
mantengono in qualche modo la propria società, ma sono
costretti - disciplina per disciplina - a collaborare tra
loro e, un po' alla volta, dalle attività comuni è chiaro
che nascerà la collaborazione e la voglia di sciogliersi in
un'unica società.
Paolo
Bertan, presidente della Canottieri Mestre non vuol
commentare la mancata firma e affida all'incontro con
Mognato, previsto per sabato, la chiarificazione delle
posizioni. "Quel che voglio dire chiaro, però è che
Michele Mognato aveva dato una indicazione precisa: fondare
subito una società unica.
Il percorso scelto invece dagli altri mantiene tutto così
com'è, nessuno vuol disfarsi del proprio orticello. Noi
siamo sempre stati disposti a confluire in una unica società".
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