Storico
accordo
in Punta S. Giuliano
Tutte le remiere
in una Polisportiva |
Da sinistra:
Pamìo, Penzo, Zan, il Vicesindaco Mognato, il
commercialista Valentini, Bertan, Moscati e Donadini.
Fuoricampo Rossi e Dogà, assente Tasìn. |
Alla
fine anche la Canottieri Mestre ha firmato.
E sono otto su otto le società che ieri alla presenza del
vicesindaco Michele Mognato hanno sancito l'accordo per il
Polo nautico di San Giuliano .
Soltanto due giorni fa l'en-plein sembrava sul punto di
saltare, poi lo strappo consumato nell'ultima riunione è
stato ricucito con un po' di buon senso da parte di tutti.
Ora ci sono un direttivo unico (composto da 9 membri, in
futuro saranno 17), un presidente, Massimo Donadini, e uno
statuto (a giorni la registrazione dal notaio) per la nuova
associazione che riunisce tutte le società attive in punta
di San Giuliano : Voga Veneta, Canoa Club, Circolo Vela
Mestre, Circolo Velico Casanova, Spes Canoa, Associazione
Arcobaleno, Laguna Gommone Club e appunto Canottieri Mestre.
«Da più
di un anno le otto società hanno lavorato per unirsi
superando differenze e divisioni per un solo obiettivo: il
Polo nautico che diventerà operativo nel giro di tre anni -
annuncia, dopo il brindisi di rito, il presidente Donadini -
se uniti, crediamo di costituire un soggetto che può
candidarsi per la gestione di questo centro. Tutti insieme
siamo una grande realtà, con 1500 soci paganti, ora
dobbiamo dimostrare managerialità e progettualità nella
fruizione di uno spazio che sia aperto alla città ma
limitato strettamente alle attività che vi si faranno di
nautica non motoristica, naturale o sportiva che dir si
voglia».
Superando
divisioni e antichi contrasti, che derivano anche dai
diversi ambiti di competenza delle varie società: è
presente una polisportiva come la Canottieri Mestre,
qualcuno opera nella motonautica, altre nella voga e voga
alla veneta, e ancora nella vela o nella canoa. Anche le
finalità per alcune cambiano, dalla pura promozione
sportiva del circolo canoistico Arcobaleno ai compiti di
protezione civile del Gommone Club di Mestre.
È per
questo che Mognato definisce "difficile" il lavoro
svolto per arrivare a questa nuova associazione. «Ognuno
viene da storie diverse, le discussioni diventano anche dure
ma significa che tutti ci mettono l'anima in questo progetto
e alla fine l'importante è trovare un accordo - dice il
vicesindaco - è merito delle società sportive che sono
state in trincea per decenni se San Giuliano è diventato
quello che è oggi, il parco e il polo nautico». A questo
proposito, nei giorni scorsi l'architetto Di Mambro ha
presentato all'amministrazione il progetto preliminare che
andrà in giunta questa settimana o la prossima. Tra maggio
e giugno sarà pronto quello definitivo, regalo per la
prossima amministrazione, così come la messa in sicurezza e
bonifica del terreno e gli stanziamenti per la costruzione
del centro che prevede una foresteria, un ristorante e
naturalmente le strutture coperte e non per la pratica
sportiva.
Alla
conferenza stampa dopo la sottoscrizione dell'accordo hanno
preso la parola tutti i presidenti delle società. Bepi
Penzo (Voga Veneta Mestre) si pone da garante della
salvaguardia ambientale: «L'obiettivo principale da statuto
è l'ambiente, basta con le barche a motore che sfrecciano
qua davanti». Paolo Bertan rivendica la leadership della
Canottieri Mestre («Ci siamo insediati per primi 30 anni fa
in mezzo alle immondizie, poi sono arrivati gli altri») ma
ha accettato l'accordo e parla per tutti: «Facciamo degli
sport poveri, però abbiamo un ideale: far crescere i
giovani con un'attività pulita». Sulla buona convivenza c'è
ancora da lavorare, lo ricorda Tito Pamio (Arcobaleno): «Sfrattati
da Passo Campalto, qua siamo mal sopportati per le nostre 70
canoe». Ma la funzione del Polo nautico metterà tutti
d'accordo. «Sarà una palestra naturale dove tutti potranno
applicarsi, non ci saranno neanche più barriere
architettoniche per i disabili», dice Diego Dogà del Canoa
Club Mestre. E il Circolo Vela con Bruno Zan: «Non dovrà
diventare un dopolavoro ma una società sportiva». Entro il
31 maggio l'attuale direttivo pro-tempore, composto dagli
otto presidenti più il presidente Donadini, verrà
sostituito da quello effettivo: 9 membri stavolta saranno
eletti direttamente dai soci.
Andrea Regazzi
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