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                                                                                                                                 Vai all'articolo di venerdì 28 >>  28.01.2005  

... Si brindava alle 12.00 di sabato 30 Gennaio, ma non c'é dubbio che senza la presenza del Vicesindaco i tappi sarebbero rimasti al loro posto.
Diciamo che la forzatura del padrone di casa - il rappresentante dell'Amministrazione Comunale - ha convinto anche gli ultras delle singole associazioni, poco propensi alla minima rinuncia per il discorso comune.
Tutto concluso ? Diciamo che ora tutto può avere inizio.

La firma dal notaio rappresenta la prossima imminente scadenza. 
Ed entro il 31 Maggio 2005 si vota, un voto vero, senza deleghe, un voto da parte di almeno 1200 soci.
Dopo lo spoglio l'embrione sarà già diventato organismo, a tutti gli effetti.... e vedremo se finalmente comincerà a camminare con le proprie gambe ...

Domenica, 30 Gennaio 2005
Ricucito ogni "strappo" tra le otto società, anche la Canottieri aderisce alla nuova realtà
Storico accordo
in Punta S. Giuliano

Tutte le remiere
in una Polisportiva

Da sinistra: Pamìo, Penzo, Zan, il Vicesindaco Mognato, il commercialista Valentini, Bertan, Moscati e Donadini. Fuoricampo Rossi e Dogà, assente Tasìn.
Alla fine anche la Canottieri Mestre ha firmato.
E sono otto su otto le società che ieri alla presenza del vicesindaco Michele Mognato hanno sancito l'accordo per il Polo nautico di San Giuliano .
  
Soltanto due giorni fa l'en-plein sembrava sul punto di saltare, poi lo strappo consumato nell'ultima riunione è stato ricucito con un po' di buon senso da parte di tutti.
Ora ci sono un direttivo unico (composto da 9 membri, in futuro saranno 17), un presidente, Massimo Donadini, e uno statuto (a giorni la registrazione dal notaio) per la nuova associazione che riunisce tutte le società attive in punta di San Giuliano : Voga Veneta, Canoa Club, Circolo Vela Mestre, Circolo Velico Casanova, Spes Canoa, Associazione Arcobaleno, Laguna Gommone Club e appunto Canottieri Mestre.

«Da più di un anno le otto società hanno lavorato per unirsi superando differenze e divisioni per un solo obiettivo: il Polo nautico che diventerà operativo nel giro di tre anni - annuncia, dopo il brindisi di rito, il presidente Donadini - se uniti, crediamo di costituire un soggetto che può candidarsi per la gestione di questo centro. Tutti insieme siamo una grande realtà, con 1500 soci paganti, ora dobbiamo dimostrare managerialità e progettualità nella fruizione di uno spazio che sia aperto alla città ma limitato strettamente alle attività che vi si faranno di nautica non motoristica, naturale o sportiva che dir si voglia».

Superando divisioni e antichi contrasti, che derivano anche dai diversi ambiti di competenza delle varie società: è presente una polisportiva come la Canottieri Mestre, qualcuno opera nella motonautica, altre nella voga e voga alla veneta, e ancora nella vela o nella canoa. Anche le finalità per alcune cambiano, dalla pura promozione sportiva del circolo canoistico Arcobaleno ai compiti di protezione civile del Gommone Club di Mestre.

È per questo che Mognato definisce "difficile" il lavoro svolto per arrivare a questa nuova associazione. «Ognuno viene da storie diverse, le discussioni diventano anche dure ma significa che tutti ci mettono l'anima in questo progetto e alla fine l'importante è trovare un accordo - dice il vicesindaco - è merito delle società sportive che sono state in trincea per decenni se San Giuliano è diventato quello che è oggi, il parco e il polo nautico». A questo proposito, nei giorni scorsi l'architetto Di Mambro ha presentato all'amministrazione il progetto preliminare che andrà in giunta questa settimana o la prossima. Tra maggio e giugno sarà pronto quello definitivo, regalo per la prossima amministrazione, così come la messa in sicurezza e bonifica del terreno e gli stanziamenti per la costruzione del centro che prevede una foresteria, un ristorante e naturalmente le strutture coperte e non per la pratica sportiva.

Alla conferenza stampa dopo la sottoscrizione dell'accordo hanno preso la parola tutti i presidenti delle società. Bepi Penzo (Voga Veneta Mestre) si pone da garante della salvaguardia ambientale: «L'obiettivo principale da statuto è l'ambiente, basta con le barche a motore che sfrecciano qua davanti». Paolo Bertan rivendica la leadership della Canottieri Mestre («Ci siamo insediati per primi 30 anni fa in mezzo alle immondizie, poi sono arrivati gli altri») ma ha accettato l'accordo e parla per tutti: «Facciamo degli sport poveri, però abbiamo un ideale: far crescere i giovani con un'attività pulita». Sulla buona convivenza c'è ancora da lavorare, lo ricorda Tito Pamio (Arcobaleno): «Sfrattati da Passo Campalto, qua siamo mal sopportati per le nostre 70 canoe». Ma la funzione del Polo nautico metterà tutti d'accordo. «Sarà una palestra naturale dove tutti potranno applicarsi, non ci saranno neanche più barriere architettoniche per i disabili», dice Diego Dogà del Canoa Club Mestre. E il Circolo Vela con Bruno Zan: «Non dovrà diventare un dopolavoro ma una società sportiva». Entro il 31 maggio l'attuale direttivo pro-tempore, composto dagli otto presidenti più il presidente Donadini, verrà sostituito da quello effettivo: 9 membri stavolta saranno eletti direttamente dai soci.

Andrea Regazzi