Ieri
il Gral
, la società pubblica per la gestione
delle risorse alieutiche lagunari,
leggi "caparozzoli", ha ricevuto
posta.
La missiva, mittente il Magistrato alle
Acque, informava che è stata decisa la
concessione per i prossimi cinque anni al
Gral di 3500
ettari lagunari
da destinare alla raccolta di vongole per
allevamento.
Questo provvedimento avvia il piano
pluriennale di gestione delle attività di
venericoltura fatto pervenire dallo stesso
Gral al Magistrato alle Acque nelle scorse
settimane.
Ancora
pochi passi procedurali, la firma della
convenzione e la fissazione dei canoni, e
si procederà operativamente con
l'assegnazione delle aree ai soggetti,
pescatori professionali e loro
associazioni, richiedenti.
Su
tutto grava però la minaccia di un
ricorso al Tar, con richiesta di
sospensiva, di uno dei protagonisti di
questa "guerra delle vongole",
il Consorzio La Cavana di Chioggia, che
chiede la concessione diretta dal
Magistrato alle Acque ai singoli
operatori. |
Aree
già assegnate, da assegnare (a righe) e
di
interesse collettivo (in
nero) |
Nella
lettera, il Magistrato alle Acque annuncia che
sta predispisponendo il disciplinare di
concessione relativo agli specchi acquei e che
l'avvio di detto procedimento .. è comunque
subordinato alla costituzione di una cauzione a
mezzo di polizza fideiussoria di 500.000 Euro.
Il Magistrato alle Acque ha altresì precisato
che in relazione alla proposta di affidare alle
imprese di pesca le attività oggetto della
concessione si evidenzia che tale facoltà è
prevista dall'articolo 45 bis del codice della
navigazione e che per tanto si rimane in attesa
di conoscere i nominativi dei soggetti
individuati e le loro relative attribuzioni.
Sempre ieri in Provincia si è svolta una prima
riunione della Commissione Pesca, durante la
quale i vertici di Provincia (assessore Solimini)
e Gral (presidente Lazzarotto, amministratore
delegato Chiaia) hanno presentato ai consiglieri
il compendio dell'attività di venericoltura
nella Laguna di Venezia, in un fascicolo
denominato "Intesa programmatica per un
piano di gestione condiviso".
In pratica, la "summa teologica" della
pesca in laguna, dai criteri ispiratori alle
aree, dalle metodologie di intervento ai
soggetti coinvolti, dalle tematiche della semina
alle politiche di gestione.
Tutti
temi "alti" che però non hanno molto
impressionato -nonostante l'esaustività del
documento- i consiglieri. È balzata subito in
primo piano la domanda fondamentale: quali
saranno i criteri che il Gral adotterà
per l'assegnazione delle aree ai vari soggetti,
tenendo conto che esistono zone
"buone", "meno buone" e
"desertiche"?
La riunione è stata aggiornata alla prossima
settimana, quando si verificherà un tavolo di
concertazione con i pescatori.
E si preannuncia ancora battaglia.
S.D.
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