(S.T.)
L'isola di Campalto è
diventata un piccolo Far West lagunare, e il presidente
del gruppo sportivo Voga Veneta Mestre, Bepi Penzo, ha
inviato un esposto al prefetto, Guido Nardone, al
presidente del Magistrato alle Acque, Maria Giovanna Piva,
al presidente della Provincia, Davide Zoggia, al sindaco,
Massimo Cacciari, chiedendo un intervento deciso per
bonificarla da un gruppetto di bulli che spadroneggiano
finora indisturbati.
Penzo ha
ricordato come già negli anni '80 si fosse cercato di
costruire nell'isola qualche struttura che la rendesse
meta del tempo libero, ma come nel giro di neanche un anno
i vandali avessero devastato tutto. Per anni Campalto
è poi rimasta incolta, «ma oggi - ha scritto Penzo -
l'isola è faticosamente di nuovo rinata, grazie a un
intervento di risanamento morfologico con relativa
bonifica e strutture, tanto che è nuovamente meta di
cittadini che la raggiungono con barche e canoe
ormeggiando al pontile riservato alle barche di nautica
naturale».
Campalto
è infatti nel cuore del Parco acqueo di San Giuliano, e
il Magistrato alle Acque ha costruito delle strutture
riservate solo alle barche a remi e alle barche a vela.
Succede, invece, che nell'isola attracchi un gruppetto di
una decina di giovani con barchini dai potenti motori che
usano dell'imbarcadero, ha denunciato Penzo, «quale luogo
per "fumate" di spinelli, canne e quant'altro,
ovviamente alla vista di tutti».
Risultato?
«Tale comportamento - ha scritto il presidente della Voga
Veneta Mestre - farà ovviamente sì che l'isola venga
nuovamente abbandonata». Anche perché, ha denunciato
Penzo, l'atteggiamento di questi giovani è improntato a
ineducazione e aggressività, dato che offendono e
umiliano chi si avvicina, e ciò scoraggia chiunque
dall'approdare a Campalto
. L'intervento che pubblichiamo a lato nella sua nuda
cronaca parla di ciò che avviene attorno all'isola più
di qualsiasi denuncia.
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