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«QUESTIONE San GIULIANO»

27 Aprile 2007
Via libera al trasloco degli operatori di Punta San Giuliano a Marghera, lungo la banchina che confina con l’area Italiana Coke. 

L’intesa definitiva è stata chiusa martedì scorso. 



 
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   Venerdì 27 Aprile 2007
Vecchiato: «Entro la fine di maggio la conferenza dei servizi»

NICOLA PELLICANI

Via libera al trasloco degli operatori di Punta San Giuliano a Marghera, lungo la banchina che confina con l’area Italiana Coke.

L’intesa definitiva è stata chiusa martedì scorso.

I rappresentanti delle 18 piccole imprese hanno illustrato il progetto, che oltre ai nuovi insediamenti prevede anche il piano della viabilità.
Il progetto è piaciuto all’amministrazione comunale, che ora si è impegnata a convocare in tempi stretti la conferenza dei servizi, che dovrà approvare l’intero piano.


 Il progetto, realizzato dallo studio Mar, ricalca quello presentato lo scorso anno per San Giuliano, naturalmente adattato alla nuova area.
 Le ditte dei 18 operatori che svolgono prevalentemente attività trasportistica si attesteranno lungo la banchina che si affaccia sul canale Brentelle, dove il Magistrato alle Acque sta ultimando gli interventi di marginamento. Complessivamente la banchina è lunga 1.200 metri, circa la metà, 550 metri, saranno affidati dall’Autorità portuale in concessione alle ditte di Punta di San Giuliano che così trasferiranno le loro attività dal Canal Salso al canale Brentelle.
 L’intervento per la realizzazione delle eleganti cavane progettate dallo studio dell’architetto Gian Paolo Mar costerà attorno ai 14 milioni.
 Il piano include anche prevede il sistema dei parcheggi, progettato tra la viabilità interna - che corre parallela alla banchina - che sarà di supporto ai mezzi delle ditte di trasporto e la viabilità principale d’accesso all’area, delimitata da due rotatorie che saranno realizzate alle estremità della banchina.
 Il Comune ha chiesto solo un piccolo ritocco al progetto, che però sembra fatto apposta per far posto al trasferimento nell’area dell’Italiana Coke del mercato ortofrutticolo. Ca’ Farsetti ha infatti chiesto di lasciare 60 metri di banchina libera in prossimità della punta del Canale Brentelle. Uno spazio sufficiente per consentire il carico-scarico dei prodotti ortofrutticoli.
 Per il trasloco del mercato sono però in ballo due proposte. C’è la proposta dell’Italiana Coke, appunto, che l’assessore all’Urbanistica Gianfranco Vecchiato non nasconde di preferire, che presenta però l’incognita della compatibilità ambientale. Vale a dire che l’area interessata deve essere sottoposta a bonifica e non è ancora chiaro se questo sia già un elemento che la escluderebbe dalla gara del Comune.
 L’altra società che partecipa alla gara è la Campus che propone di trasferire il mercato nella zona di via Porto di Cavergnago, con un progetto già passato ai raggi X dall’amministrazione comunale.
 La stessa Campus ha inoltre già realizzato il progetto che prevede la riconversione dell’attuale mercato ortofrutticolo di via Torino in residenza studentesca come richiesto dall’amministrazione.
 Il trasloco del mercato è comunque al momento congelato, mentre quello degli operatori di San Giuliano sembra essersi finalmente sbloccato.
 Vecchiato è ottimista al punto di dichiarare che «entro il mese di maggio si riunirà la conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto». Se sarà effettivamente così, salvo imprevisti, entro l’inizio del 2008 potrebbero partire i lavori, per concludersi un anno dopo.
 Vale a dire che nella primavera del 2009, o giù di lì, la Punta di San Giuliano potrebbe essere consegnata al Parco di San Giuliano, come stabilito dal piano guida targato Antonio Di Mambro. Per quella data la baraccopoli attestata lungo il Canal Salso potrebbe finalmente scomparire dal panorama di San Giuliano e l’asta del canale potrebbe entrare a far parte del Parco. L’idea di trasformare l’argine in una passeggiata alberata d’accesso al Parco è suggestiva, ma è sempre di là da venire.