Vecchiato:
«Entro la fine di maggio la conferenza dei servizi»
NICOLA PELLICANI
Via libera al trasloco
degli operatori di Punta San Giuliano a Marghera, lungo la
banchina che confina con l’area Italiana Coke.
L’intesa definitiva
è stata chiusa martedì scorso.
I rappresentanti delle
18 piccole imprese hanno illustrato il progetto, che oltre
ai nuovi insediamenti prevede anche il piano della
viabilità.
Il progetto è piaciuto all’amministrazione comunale,
che ora si è impegnata a convocare in tempi stretti la
conferenza dei servizi, che dovrà approvare l’intero
piano.
Il progetto, realizzato dallo studio Mar,
ricalca quello presentato lo scorso anno per San Giuliano,
naturalmente adattato alla nuova area.
Le ditte dei 18 operatori che svolgono
prevalentemente attività trasportistica si attesteranno
lungo la banchina che si affaccia sul canale Brentelle,
dove il Magistrato alle Acque sta ultimando gli interventi
di marginamento. Complessivamente la banchina è lunga
1.200 metri, circa la metà, 550 metri, saranno affidati
dall’Autorità portuale in concessione alle ditte di
Punta di San Giuliano che così trasferiranno le loro
attività dal Canal Salso al canale Brentelle.
L’intervento per la realizzazione delle eleganti
cavane progettate dallo studio dell’architetto Gian
Paolo Mar costerà attorno ai 14 milioni.
Il piano include anche prevede il sistema dei
parcheggi, progettato tra la viabilità interna - che
corre parallela alla banchina - che sarà di supporto ai
mezzi delle ditte di trasporto e la viabilità principale
d’accesso all’area, delimitata da due rotatorie che
saranno realizzate alle estremità della banchina.
Il Comune ha chiesto solo un piccolo ritocco al
progetto, che però sembra fatto apposta per far posto al
trasferimento nell’area dell’Italiana Coke del mercato
ortofrutticolo. Ca’ Farsetti ha infatti chiesto di
lasciare 60 metri di banchina libera in prossimità della
punta del Canale Brentelle. Uno spazio sufficiente per
consentire il carico-scarico dei prodotti ortofrutticoli.
Per il trasloco del mercato sono però in ballo due
proposte. C’è la proposta dell’Italiana Coke,
appunto, che l’assessore all’Urbanistica Gianfranco
Vecchiato non nasconde di preferire, che presenta però
l’incognita della compatibilità ambientale. Vale a dire
che l’area interessata deve essere sottoposta a bonifica
e non è ancora chiaro se questo sia già un elemento che
la escluderebbe dalla gara del Comune.
L’altra società che partecipa alla gara è la
Campus che propone di trasferire il mercato nella zona di
via Porto di Cavergnago, con un progetto già passato ai
raggi X dall’amministrazione comunale.
La stessa Campus ha inoltre già realizzato il
progetto che prevede la riconversione dell’attuale
mercato ortofrutticolo di via Torino in residenza
studentesca come richiesto dall’amministrazione.
Il trasloco del mercato è comunque al momento
congelato, mentre quello degli operatori di San Giuliano
sembra essersi finalmente sbloccato.
Vecchiato è ottimista al punto di dichiarare che «entro
il mese di maggio si riunirà la conferenza dei servizi
per l’approvazione del progetto». Se sarà
effettivamente così, salvo imprevisti, entro l’inizio
del 2008 potrebbero partire i lavori, per concludersi un
anno dopo.
Vale a dire che nella primavera del 2009, o giù di
lì, la Punta di San Giuliano potrebbe essere consegnata
al Parco di San Giuliano, come stabilito dal piano guida
targato Antonio Di Mambro. Per quella data la
baraccopoli attestata lungo il Canal Salso potrebbe
finalmente scomparire dal panorama di San Giuliano e
l’asta del canale potrebbe entrare a far parte del
Parco. L’idea di trasformare l’argine in una
passeggiata alberata d’accesso al Parco è suggestiva,
ma è sempre di là da venire.
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