LA NUOVA VENEZIA
MARTEDÌ, 31 MARZO 2009
Pagina
17 - Cronaca
Un
ponte stradale di
450 metri
con due corsie per senso di marcia
San
Giuliano, cantiere nel giro di un anno
Brugnaro: «In quell’area c’è spazio anche per il mio palasport»
MITIA
CHIARIN
Cantieri al via entro un anno, tra la fine del 2009 e i primi mesi del
2010, per
il nuovo
cavalcavia di San Giuliano.
Un
ponte stradale di
450 metri
con due corsie per senso di marcia e a fianco la pista ciclabile e ai
lati due enormi rotatorie, che modificheranno il panorama tra San
Giuliano e i
Pili, scavalcando il canale di San
Giuliano e il
canal Salso.
Un’opera
da 37 milioni di euro strategica anche per il Comune. Il vecchio
cavalcavia non sarà abbattuto ma resterà in funzione esclusivamente
per il passaggio del tram da Mestre verso Venezia.
A
realizzare l’opera sarà l’Ati, associazione temporanea di imprese
di Verona,
Treviso e Teramo
, che comprende le imprese Beozzo costruzioni srl, Andreola
Costruzioni, LF Costruzioni e
la CMP.
Tempi
previsti, tre anni di cantieri, e quindi si arriva al 2013. Adesso,
secondo l’appalto integrato, le imprese con i loro architetti ed
ingegneri, stanno lavorando alla redazione del progetto
esecutivo.
E in dirittura d’arrivo scatteranno anche le procedure di esproprio
delle aree dei Pili, spiega Silvano Vernizzi, amministratore delegato
di Veneto Strade e commissario straordinario del Passante.
Espropri
che interessano la vasta area di proprietà dell’imprenditore Luigi
Brugnaro, patron dell’Umana. Che da tempo cerca un confronto con
l’amministrazione comunale di
Massimo Cacciari per
investire nell’area con un progetto che prevede parcheggi ma anche
servizi collegati alle future fermate del tram e del sistema
ferroviario metropolitano regionale.
«Credo sia giustissimo sistemare il nodo di San Giuliano, che è un
nodo stradale strategico per la città ma credo anche che i lavori del
nuovo cavalcavia di San Giuliano siano una occasione importante per la
città per evitare che quell’area non sia interessata solo da
infrastrutture viarie ma venga sviluppata con servizi collegati
proprio all’arrivo delle fermate Sfmr e tram con un progetto che sia
anche pregevole dal punto di vista architettonico e che venga affidato
ad un professionista di fama», spiega Brugnaro, che tenta di
difendere la sua idea di progetto di sviluppo dell’area dei Pili
andando oltre il suo ruolo di proprietario di terreni, che con un
esproprio oramai prossimo, potrebbe rivelarsi di per sé un
bell’affare economico.
«E’ di interesse collettivo pensare di
intervenire in quell’area ma al momento non c’è nulla di certo e
manca un accordo con l’amministrazione comunale. Noi, come privati,
abbiamo chiesto di affrontare il tema ma dall’amministrazione
comunale abbiamo trovato solo silenzi e non so».
Tra le due
rotatorie, previste dal progetto del cavalcavia, continua Brugnaro, «ci
può stare il palaLottomatica di Milano, e allora ribadisco che a mio
avviso è assolutamente nell’interesse della città un accordo di
programma almeno per intervenire tra le due rotatorie».
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Il nuovo
cavalcavia costituirà un punto d'osservazione straordinario -
frequentato da milioni di auto all'anno - sul Parco di San Giuliano e
la laguna, con vista mozzafiato fino a Torcello.
Naturalmente a patto che non sia stravolto il Piano Guida del Parco,
con l'edificazione di strutture commerciali sulla riva del canale San
Giuliano...
» guarda il progetto
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