A
onor del vero il Bando era
chiaro: tempo massimo di arrivo ore 16.30.
Ineccepibile, non fosse che si
riferiva alla famigerata regata "dei
cento bordi", la
più tecnica del campionato, quella che spesso e volentieri ti riserva
un'interminabile risalita al vento con almeno due nodi di marea contraria.
Partenza
prevista alle 13.00.... tutti pronti.... quasi ...manca
solo il vento.
Che arriva con comodo, per farci partire un'ora dopo,
alle 14.00.
Sicuramente
nessuno ci pensa - in primis il Comitato - ma la
regata "dei cento bordi" parte con due misere ore e mezzo
di tempo massimo. Un terzo del tempo
a disposizione é già sparito prima del via.
Per le barche CVC inizio in salita. A Soravento
salta il ciocciolo ai -10 (che fortuna ! pensa se succedeva
al via!) ed ai -3 va in secca, con il timone che esce dagli agugliotti. Va
peggio a Berta,
che trancia l'albero di trinchetta a Lucia
(anche Lucia non si entusiasma...)
mentre El Moro, in incrocio,
rimedia uno sbrego nell'angolo di scotta.
Poi tutti a litigare con la boa di disimpegno. La corrente é già
vivace, ed i calcoli dell'angolo di virata, per quanto generosi, sono
sempre scarsi. I migliori e fortunati se la cavano con due
tentativi, poi la media - complice l'affollamento - sale velocemente dai 3
ai 5 tentativi.
Finalmente s'imbocca la lunga poppa, che porta - a sorpresa - la
carovana al 1° topic-point della regata.
Tabasco e Madona,
le lepri della prima fase, per poca dimestichezza con il
percorso e l'assenza di un timoniere veterano, anziché rimanere in
canale San Felice vengono misteriosamente attratti dal canale Riga (??!!)
in direzione
Jesolo.
Il branco degli immediati - ed esperti ! - inseguitori, concentrato
sulle vele delle lepri, non si rende subito conto
dell'errore, e dopo l'entrata nel Riga realizza la situazione solo dopo
interminabili secondi di smarrimento: bisogna tornare rapidamente indietro !
In canale San Felice nel frattempo arriva il gruppone, che prende buona
nota dell'imprevisto, e si lancia verso la Boa in cima al percorso,
ora inseguito affannosamente dalle barche cadute nel tranello e in
uscita dal Riga: destinazione Boa Rossa.
Che diventa la trappola per il 2°
topic-point della regata
Riescono a
doppiarla impunemente solo in pochi, poi le barche si trovano
ammassate in
poco spazio, con la Boa
Rossa
che quanto rallenti anche solo per un'obbligata precedenza, ti viene incontro a due nodi, una velocità pazzesca se te
ne accorgi in virata !
Succede di tutto, comprese le imprecazioni di Attilia
contro
Ermenegilda, una cosa che mai ti saresti neanche pensato di
immaginare...
Poi ha inizio la sfida delle infinite virate, con molta attenzione a
non finire nelle secche o sulle bricole laterali al canale.
L'esercizio é interessante per le prime dieci virate, poi diventa
avvincente e appassionante fonte di infiniti duelli.
Soravento incrocia con Vento di Venezia in versione domestica, con Radioso, Sisa e San Marco, si smarca da
Kostadinova e attacca su Caprera un confronto all'ultimo sangue. Dopo
sfiancante inseguimento passa in testa, riperde posizione nell'incrocio successivo, infine riguadagna.
In lontananza compaiono barca e boa
d'arrivo... Si ! Sicuramente hanno accorciato il
percorso... logico con una regata così... Bravi ! Ottima scelta ...
non potevano fare altrimenti...
Ancora
un paio di bordi, Caprera oramai é dietro... davanti non si
intravvede granché, forse siamo primi in Blu ! Si tagliaaaaaaaa !!!
Silenzio assoluto.
.................. E il beep ?! Perché non suonate ??!
Ehi ! Abbiamo tagliato o no !?
Avere rotto il Beeep ?? .... Neanche un colpo di fischietto ....
? Una voce !!!!
«SIETE FUORI TEMPO MASSIMO...» sentenziano con flemma di routine
dalla barca giuria... «LEGGETE IL BANDO»
E' il 3°
e ultimo topic-point
della giornata.
A bordo di Soravento i commenti e le considerazioni sono lunghi, articolati ma non
riproponibili.
Il finale é noir. Tutti morti ammazzati.
Una vera e propria strage.
Al ristorante Al Pescatore, poco prima del pasticcetto di pesce, il
comitato delle vittime sembrava sull'orlo della sommossa.
Si elencano le mille soluzioni che avrebbero potuto evitare la
strage.
Quella di maggior successo attiene alla compilazione del Bando.
Come si fa a non tener conto del ritardo del vento .... Come si può
non aver pensato a questo e a quello ...
Tabasco - con grande simpatia -
confessa di essere
tornato indietro solo dopo aver visto il cartello indicatore di Jesolo.
Quattro, diconsi quattro, le barche classificate.
Silia (1a) ha infilato Marmotta (2a) quando il comitato stava cercando
di portare la linea d'arrivo il più vicino possibile alla Boa Rossa.
Dolfin é primo e unico in categoria Blu. Leon idem in Verde. Nessun
arrivato per la categoria Arancio ne' per la Marron.
Considerazioni positive: la bonsai-classifica di regata era già
pronta nel sito web AVT neanche 24 ore dopo. Altri tre minuti sono
stati necessari per aggiornare anche la classifica
Generale 2009.
Non era mai successo.
(... nella classifica Generale c'é anche
la terza prova, guardate bene... Lasciate perdere la categoria marron
e andate dritti a Leon, in verde...)
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La
mappa del percorso di regata: non é stato accorciato a sufficienza,
oltre il 90% delle barche é finito fuori tempo massimo.
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