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Un milione di €uro stanziato per le barche tradizionali

Assieme a sandòli,  topi, mascarete, sanpieròte e gondole 

ne beneficeranno anche i ... TAXI

«... sémo de legno, miga mone !» i primi commenti di alcune

sanpieròte a Sangiu...


Veramente singolare la notizia che eleva i Taxi - ancorché di legno e "storici", quindi non di "plastegòn" - al rango di barche tradizionali di Venezia.

Riprendendo "Venessia.com" stupisce dunque che dalla torta siano esclusi i "barchini" [non pochissimi sono di legno] da alcuni decenni indiscutibilmente la tipologia più comune - quindi tipica - dei "veneziani" d'oggi. 

Si accettano scommesse per le percentuali di assorbimento dei fondi. Quanti devolti all'autentica - e ben identificabile - vera tradizione e quanti ai Taxi ? 10% a 90% ? 1% a 99% ? Nell'attesa di scoprire che - molto probabilmente - le statistiche non si cureranno di  dettagli così insignificanti, rimane la speranza per un refuso del giornalista, che ci rimanda ad ansiosa apprensione dell'improbabile rettifica.
   


 


Un milione per chi costruisce gondole e "tope"

Contributi della Regione anche per il restauro di imbarcazioni tipiche lagunari. 
Le domande entro settembre


Domenica 9 Agosto 2009,

Boccata d’ossigeno per i cantieri: contributi per un milione di euro erogati per la costruzione e il restauro di imbarcazioni tipiche e tradizionali della laguna di Venezia.

La Regione Veneto h a a pprovato recentemente il bando per l’accesso ai contributi, riferendosi alla legge regionale del 1996 intitolata “Marchio e incentivi per la tutela e la produzione di imbarcazioni in legno tipiche e tradizionali della laguna di Venezia”.
 
«La Regione - ha spiegato Vendemiano Sartor, assessore alle Politiche dell ' economia e dello sviluppo - persegue l ' obiettivo di tutelare le capacità professionali sia nella costruzione, che nel restauro di imbarcazioni tradizionali in legno. 
L ' ormai ridotta o saltuaria produzione di molte tipologie di imbarcazioni tradizionali ha provocato una marcata riduzione delle figure professionali in grado di realizzarle. Le difficoltà nel ricambio generazionale delle maestranze specializzate rischia di vanificare la possibilità non solo di provvedere alla costruzione di nuove imbarcazioni lagunari nel rispetto dei procedimenti tradizionali, m a a nche di procederne al restauro». 
«Con l ' istituzione del marchio collettivo - ha proseguito Sartor - la Regione si è proposta di venire incontro alle esigenze delle imprese del settore, cercando di avvicinare i giovani a quest a a ttività tradizionale e favorire il loro inserimento nei cantieri, dove sono attive maestranze specializzate in tutte le fasi lavorative e costruttive delle imbarcazioni tipiche e tradizionali. 
  
La legge regionale del ‘96 prevede la possibilità di erogare contributi ai soggetti concessionari del marchio, che presentino progetti di costruzione di imbarcazioni tipiche e tradizionali. Il bando è stato predisposto recependo le osservazioni espresse dalle imprese artigiane del settore nel corso di alcuni incontri che si sono tenuti a Venezia».
  
 Possono beneficiare dei contributi le imprese aventi sede operativa nel territorio della Regione del Veneto e concessionarie del marchio "Imbarcazioni in legno tipiche e tradizionali della laguna di Venezia". 
Tale requisito dovrà essere acquisito entro 120 giorni dalla data di presentazione della domanda di contributo e permanere anche al momento dell’erogazione del beneficio. 
Le imbarcazioni tipiche contemplate, sia per il restauro che per la fabbricazione, sono:
sandolo, mascareta, sciopon, puparin, gondola, topo, topa, sanpierota, batela, caorlina, batelon, peata, gondolino, cofano, bragosso, imbarcazioni tipo taxi nelle varie dimensioni. 

Le domande, in carta legale, devono essere inviate tramite raccomandat a a .r. o consegn a a mano, alla Regione Veneto - Giunta Regionale, Direzione Artigianato, Corso del Popolo 14, 30172 Venezia-Mestre, entro e non oltre il 30 settembre 2009, utilizzando l’apposita modulistica.

Le imprese, oltre ai normali riferimenti di locazione e d’attività, dovranno descrivere il programma d’intervento, le commesse ricevute, i preventivi per i quali è richiesto il contributo e gli altri eventuali contributi pubblici ricevuti e cumulabili.

     
 Tullio Cardona

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                                                                           byRevi 12.8.2009