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LUNEDÌ, 07 SETTEMBRE 2009    Pagina 9 - Cronaca


La beffa di fronte al Molo, davanti ai loro tifosi. Che non si rassegnano

 

Ivo e SuperD ’Este si rovesciano 

  

Non s’era mai visto alla Storica

 

Partenza sprint, poi il sorpasso dei Vignotto Infine il fattaccio

 

Nessuno, anche tra i vecchi regatanti, ricorda di un gondolino rovesciato nella Regata storica, addirittura la barca che punta alla bandiera rossa in Canal grande. 

E, ironia della sorte, Paolo D’Este e Ivo Redolfi Tezzat sono finiti nelle acque del Bacino proprio davanti ai loro sostenitori più sfegatati, i gondolieri del Molo da cui loro stessi provengono. 

 
E’ stato un attimo, al piede del 45enne muranese che detta le strategie con il suo remo di poppa, è mancato l’appoggio, è scivolato ed è caduto. 

Quando SuperD’Este ha capito, a molti è sembrato che - sconsolato - si sia lanciato anche lui in acqua, ma più probabilmente è stato sbilanciato dalla caduta del compagno ed è andato giù, rovesciando anche l’imbarcazione.

 

Gli amici gondolieri, subito, non hanno avuto dubbi: «Il gondolino celeste è stato stretto dai Vignotto, forse lo hanno anche toccato, per quello Ivo ha perso l’equilibrio» ha raccontato uno di loro. 

Ma per la giuria non è andata così: Redolfi Tezzat ha fatto tutto da solo e anche la stessa reazione dei due regatanti a confermarlo. 

Appena sono stati tirati fuori dall’acqua se ne sono andati veloci a bordo del barchino di un amico, senza aprire bocca, arrabbiati più con se stessi che con altri. Se solo il loro gondolino fosse stato sfiorato da uno dei concorrenti non sarebbero di sicuro rimasti in silenzio. 

La Regata, a quel punto, è finita: l’ordine d’arrivo, infatti, rispecchia sostanzialmente le posizioni che le imbarcazioni avevano già acquisito nell’entrata in Canal grande. Tutto è accaduto all’altezza della palazzina della Capitaneria di Porto, di fronte alla Punta della Dogana. In cavata, fino all’uscita dalle corsie delimitate dalle boe, la forza di D’Este si era imposto e il celeste sopravvanzava di mezza barca gli equipaggi inseguitori, nonostante il numero d’acqua peggiore rispetto agli avversari di sempre. L’estrazione, infatti, aveva favorito i Vignotto, che con il 3 erano partiti puntando subito ad allargarsi verso le bricole, mentre Redolfi Tezzat, partito con l’8 sotto Riva, ha scelto di rimanere al centro del Bacino. Anche Andrea Bertoldini e Martino Vianello hanno seguito la scelta dei due cugini di Sant’Erasmo, rimanendo loro appiccicati.

All’altezza di palazzo Ducale, quando sia i Vignotto che il verde dei due pellestrinotti hanno cominciato a tagliare il campo di regata per puntare al lato destro del Canal grande, il marron era primo di un soffio. Ma alla Capitaneria i Vignotto avevano mezza barca di vantaggio sia sul gondolino che li affiancava sulla destra, quello di D’Este, sia su quello di sinistra, dove Bertoldini e Vianello spingevano per superare dall’esterno. Dietro al terzetto il bianco di Guglielmo Marzi e Gaetano Bregantin, quarti la sorpresa della gara di ieri, gli esordienti Gianni Valentini e Tiberio Sabbadin con il loro canarin.

 In Canal grande le posizioni non sono cambiate, anche perchè al giro del paleto, a piazzale Roma, dove spesso le imbarcazioni si toccano, i gondolini nelle prime quattro posizioni erano distanziati di alcuni metri uno dall’altro e, dunque, anche volendo non c’è stata possibilità per nessuno di ideare trucchi o furbizie. Ma non c’è dubbio che della Regata storica del 2009 si parlerà a lungo: difficilmente, infatti, i sostenitori di D’Este, che si attendevano la decima vittoria e il coseguente titolo di re del remo, accetteranno la sconfitta causata da un errore, continuando a pensare a un gesto irregolare dei Vignotto, che comunque di fronte alla Capitaneria erano già primi e difficilmente sarebbero stati sorpassati.

(Giorgio Cecchetti)


  

[foto sotto da
 "Il Gazzettino on Line]
  

    

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