Gli
Amissi del Piovego, rinnovano l'invito alla cittadinanza
e ai vogatori, anche quest'anno, a partecipare al
Falò con Vogata di Voga alla Veneta dell'Epifania, il giorno MARTEDI' 5
gennaio 2010.
Il
programma prevede:
-
Ore 15 Vogata nel Piovego, nel tratto antistante
la golena San Massimo
-
Ore 16 Visita guidata al bastione Portello vecchio e alla cavana di S.
Prosdocimo
-
Ore 17 Accensione del
Fa
lo' dell'Epifania in golena lungo il Piovego Dolci, vin brulé,
pubblicazioni, per tutti.
Il
falò dell'Epifania, anche detto "pan e vin", è
una manifestazione radicata localmente, identitaria veneta, ma che in
realtà travalica le frontiere, con varie origini e motivazioni, che
si perdono nella notte dei tempi.
Il
"pan e vin" non è il
bruciare
la vecia. Anzi
, tutt'altro.
Il
falò degli Amissi non nasce come gesto di punizione della
"strega". Sarebbe un crimine.
La
pratica del pan e vin o del falò è legata ad altre motivazioni, e
rinunciare a porre il fantoccio della befana in cima al rogo è un
omaggio alle donne.
Un
interessante studio del benedettino Pelagio Visentin, raccolto dagli
Amissi del Piovego nel libretto "I falò e l'Epifania" edito
qualche anno fa, illustrava la genesi e l'evoluzione. Il fuoco è la
rappresentazione della luce, l'uscita dalle tenebre
dell'inverno.
Da
anni assistiamo, dopo un periodo di oblio, soprattutto nella provincia
padovana, ad una ripresa del fenomeno del falò. Per l'importanza ora
assunta dal fenomeno stesso sono state emanate delle disposizioni
volte a garantire la sicurezza delle operazioni, memori di alcuni
fatti gravi. Si sono levate anche perplessità di chi vede una
ulteriore fonte di inquinamento dalla combustione di fascine e magari
pure qualche copertone, buttato sconsideratamente all'interno delle
pire.
Da
decenni gli Amissi del Piovego organizzano il falò, di antica
tradizione contadina, rilanciato
a Padova
, dove stava sparendo per la progressiva inurbazione e
cementificazione di tutte le superfici agricole o comunque a verde.
I
terreni, d'inverno, sono infatti il luogo adatto al falò, in quanto
privi di colture per la messa a riposo della terra. Offrono
sterpaglie, vegetazione spontanea rimossa, rami degli alberi tagliati
periodicamente. Il tutto diventa materia prima per il rogo.
Oggi
il pan e vin è anche la celebrazione sociale della speranza
collettiva che
la madre Terra
ci possa dare da vivere anche per il futuro.
L'ambientalismo
diventa il fattore strategico di governo della società da oggi ai
prossimi anni. Non a caso, dopo il
summit mondiale a Copenhagen, anche
il Papa
ha dato risalto al tema dell'ambiente, nel
suo messaggio per la giornata della Pace del primo gennaio:
"Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato". Tutti
siamo responsabili della protezione e della cura del creato: questo è
uno dei concetti richiamati in particolare dal Santo Padre. Come
cercano di fare ogni giorno nell'habitat della golena di San Massimo,
gli Amissi del Piovego. Quest'anno 2010 ricorrono 30 anni
dell'associazione padovana culturale e ambientalista di voga alla
veneta. Con la luce del falò si
celebra anche l'anniversario per la valorizzazione dell'ambiente
fluviale cittadino.
Amissi
del Piovego
Antica
mappa di Padova
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