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Questioni aperte di Voga alla Veneta
La replica e le precisazioni di Ruggero Zannini
agli articoli sul Gazzettino del 13 Aprile. 

Riceviamo da Ruggero Zannini (Soc. Canottieri Mestre) e volentieri pubblichiamo, queste osservazioni indirizzate al Gazzettino quale rettifica agli articoli apparsi nel giornale del 13 aprile scorso


Al Gazzettino di Venezia 

Circa tre anni  fa, a titolo personale, un paio di Soci della Canottieri Mestre allenatori di canottaggio ed amanti della voga alla veneta, si sono messi a disposizione del Coordinamento delle Associazioni remiere  di voga alla veneta,  per realizzare l’indispensabile trasformazione del Coordinamento delle Remiere di voga alla veneta in Federazione Italiana di Voga alla Veneta.

Dopo aver Preparato il nuovo statuto e le bozze dei vari regolamenti, predisposta la convenzione con la Federazione Italiana di Canottaggio che, per i primi quattro anni, avrebbe controllato l’adeguamento operativo del Coordinamento alle norme che il Coni pone come requisito per il riconoscimento del Coordinamento in Federazione sportiva nazionale di voga alla veneta, l’accordo saltò perché il Coordinamento non si sentiva sufficientemente libero nel suo operato.

La conclusione fu che il Coordinamento dopo aver accolto nello statuto alcune norme suggerite dal Coni ha modificato la sua ragione sociale in “ Coordianmento NAZIONALE delle Associazioni remiere di voga alla veneta” senza tuttavia dar corso alla suddivisione dei poteri tra organi Direttivi-  Tecnici e giuridici che avrebbero portato alla creazione di un albo Istruttori/Allenatori e che avrebbe proposto la nuova imbarcazione da usare nelle gare nazionali di voga alla veneta.

In attesa che il Coordinamento si decidesse ad avviare queste riforme e preso atto che tutti gli Istruttori attualmente in esercizio, seppur competenti, esercitano la loro attività privi di una qualsiasi titolo ufficialmente riconosciuto, si è pensato di utilizzare l’opportunità offerta dalla Federazione Italiana Canottaggio sedile fisso, affiliata al C.O.N.I., che prevede nel proprio statuto anche l’attività di voga alla veneta, di riconoscere dopo un corso detti istruttori.

In merito all’articolo del 13 Aprile apparso sul Gazzettino con Firma del sig. Tullio Cardona , preciso che la Canottieri Mestre è iscritta al Coordinamento e partecipa attivamente alle sue iniziative e collabora con proprie proposte: vedi la realizzazione di un DVD promozionale sulla voga realizzato in collaborazione con il coordinamento; vedi corso di voga per insegnanti di educazione fisica in collaborazione con Coordinamento e Provincia di Venezia ; vedi la partecipazione a varie regate promosse dal Coordinamento. Pertanto affermare che "Mestre rema per conto suo" mi sembra inadeguato.

Preciso che la Ficsf ha promosso il corso di allenatori di primo livello di voga alla veneta e la Canottieri Mestre ha reso disponibile le sue strutture per Realizzarlo. Non è assolutamente vero che tra i docenti del corso ci siano la sig.ra Rogliani e Bepi Suste .

Vorrei precisare che ne io sottoscritto Zannini Ruggero e tantomeno soci o simpatizzanti della Canottieri Mestre, hanno mai sostenuto o caldeggiato questo tipo di barca in alluminio ma altresì abbiamo proposto al Coordinamento una barca Monotipo, tecnicamente avanzata , progettata da un gruppo di tecnici qualificati .

Chiedo pertanto la rettifica con le dovute precisazioni del suo articolo.

Disponibile per precisazioni e chiarimenti porgo cordiali saluti.

Zannini Ruggero

ruzanni@alice.it

 

 

 

Voga alla Veneta Università ? 
Federazione ? Coni ? 
Ossia
come vogare in Comune - di Venezia - in 3 direzioni diverse.
Intanto il GSVVM sbarcherà a Praga
con 15 barche e 70 vogatori  !

                                                                                                                                           byRevi 15.4.2010